La grande N è da sempre una delle aziende maggiormente simbolo di innovazione. La casa di Kyoto, nel corso della sua storia, ha portato sul mercato alcune delle più grandi rivoluzioni del mondo videoludico. Basta pensare alla batteria per il salvataggio dei dati di gioco introdotta con il primo The Legend of Zelda, all’Adattatore Wireless per Game Boy Advance, al WiiMote di Wii o alle numerose innovazioni introdotte con il nuovo Nintendo Switch.
È quindi inevitabile che Nintendo sia spesso costretta a scontrarsi con altre aziende per proteggere i propri brevetti. Nel 2011 la RecogniCorp fece causa alla grande N sostenendo che il sistema di creazione dei famosi Mii fosse copiato da un loro software creato per effettuare identikit da parte della Polizia.
Questo venerdì la corte d’appello federale ha ufficialmente respinto le accuse della compagnia e stabilito che nessun brevetto è stato violato da Nintendo.
Ajay Singh, di Nintendo of America, ha dichiarato in merito:
Siamo molto soddisfatti della decisione presa dalla corte. Questa rappresenta l’ennesimo caso in cui un’originale idea di Nintendo si è trasformata in una minaccia di violazione di brevetto. Nintendo produce da sempre prodotti innovativi e continueremo sempre a difendere vigorosamente tutti i nostri prodotti da cause sui brevetti intentate senza motivo.
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