Ivan Romano
Durante l’ultima puntata del programma giapponese Image-Nation, in cui si è trattato del prossimo videogioco picchiaduro prodotto grazie alla collaborazione di The Pokémon Company e Bandai Namco, Pokkén Tournament, sono stati intervistati i presidenti delle due aziende, rispettivamente Tsunekasu Ishihara e Katsuhiro Harada, i quali hanno rilasciato numerose dichiarazioni riguardo il gioco in uscita il 16 luglio nelle sale giochi giapponesi.
Una delle domande più interessanti poste ai due presidenti riguarda il possibile rilascio del videogioco per l’Occidente; Ishihara ha quindi commentato: “Penso che la possibilità sicuramente esiste. In sostanza, in pieno stile arcade, vorremmo allargare i confini del mondo Pokémon con nuovi ed inaspettati tipi di battaglie. Vogliamo mostrare alla gente altre caratteristiche utilizzabili da diversi Pokémon.“
Come spesso accade per i titoli contraddistinti dal marchio Pokémon, uno dei grandi dubbi riguarda il tipo di pubblico per cui è stato deciso di creare il gioco. Anche in questo caso Ishihara non ha avuto dubbi sulla risposta, dichiarando: “Considerando che molte delle persone della generazione che ha conosciuto Pokémon Rosso e Verde si avvicina ai 30 anni, e di conseguenza che chi era alle elementari ora si ritrova a studiare all’università, abbiamo voluto creare un gioco per chi è cresciuto giocando a Pokémon, piuttosto che solo bambini. La linea di fondo consiste nel voler mostrare agli adulti che questo è una nuova visione di Pokémon, e farli giocare.“
Riguardo gli aspetti più tecnici della programmazione del gioco è invece intervenuto Haruda, trattando in particolare le difficoltà nel gestire in battaglia i personaggi dell’universo Pokémon.
Il presidente di Bandai Namco ha così dichiarato: “I giocatori vogliono muoversi con una grande libertà e fare una vasta gamma di cose, ma la giocabilità non deve essere complicata. Ad essere sinceri, negli ultimi 20 anni ho lavorato per trovare una migliore organizzazione di un’immensa quantità di animazioni per giochi come Tekken e Soulcalibur, per creare prodotti animati senza intoppi e comodi per i giocatori. Questo lavoro mi ha portato al punto in cui ora mi trovo, nel senso che dando tutto quello che ho sono riuscito a tirar fuori questo prodotto.“
Altra battuta è stata riferita in merito alla dura competizione all’interno del mercato dei videogiochi arcade, Haruda ha così analizzato: “I giocatori possono abbandonare un gioco anche dopo solo una prova se questo viene trovato noioso. Vedere la gente smettere di giocare dopo aver speso 100¥ o addirittura analizzare le loro sensazioni durante il gioco può essere molto difficile. Ci sono stati molti giochi che non sono riusciti a coprire i costi di produzione dopo che i clienti avevano dichiarato cose del tipo <<Questo non è divertente!>> o <<Questo non è adatto a tutti!>>. Voglio dire, è tutto per nulla se nessuno vuole giocare, anche dopo aver speso una quantità stupefacente di tempo per realizzare il software, per coprire le spese di carico del cabinato ed i sistemi costosi che ne stanno alla base. Sì, può davvero essere un mercato spietato…“
Ultima curiosità, infine, riguardante il controller creato appositamente per il videogioco. Harada ha voluto commentare anche questo lavoro, dichiarando: “Immaginando che i nostri clienti fossero fan dei Pokémon e quindi novizi nel mondo arcade, abbiamo deciso di rinunciare ai classici joystick a bottoni utilizzati solitamente per i giochi arcade; abbiamo invece optato per un controller di cui le persone dovrebbero essere già a conoscenza in quanto simile a quelli per console di casa, con un pad direzionale ed i pulsanti L ed R. Quando si visiteranno le sale giochi, vedendo questo controller anche quelli che giocano in casa avranno la tendenza a pensare di essere capaci di giocare.“
Un’intervista molto interessante quella rivolta ai due presidenti che hanno deciso di collaborare per la creazione di questo nuovo interessante titolo. Tante dichiarazioni che sembrano affermare ciò che da mesi era stato diffuso come un semplice rumor: Pokkén Tournament potrebbe effettivamente essere rilasciato in Occidente come gioco da console a patto di un buon successo per la versione arcade giocabile esclusivamente nelle sale giochi giapponesi.
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