Il brand Pokémon festeggia quest’anno il ventesimo anniversario. Junichi Masuda, compositore di casa Game Freak, è uno degli sviluppatori più importanti e responsabili del successo ottenuto negli anni dai mostriciattoli tascabili.
Di seguito l’intervista rilasciata da Masuda per la rivista EDGE:
“Esistono talmente tante variabili nel mercato dei videogiochi che non è facile capire perché i Pokémon abbiano mantenuto il loro successo negli anni. Non c’è dubbio che elementi quali il collezionismo, battling e scambio abbiano un fascino duraturo per i giovani giocatori. Ma ciò che unisce tutti i nostri progetti è un solo punto di partenza: pensare al pubblico più giovane e successivamente aggiungere altri elementi. Ciò significa che anche chi non ha mai giocato a Pokémon può facilmente approcciarsi al brand”.
Masuda ha inoltre commentato il lato competitivo dei Pokémon spiegando come tale meccanica abbia aiutato il franchise ad arrivare oltre i propri limiti.
“Ci sono diverse attività che gli adulti possono svolgere accanto ai bambini. Pensate, per esempio, al calcio. I più giovani potrebbero non comprendere del tutto le meccaniche del gioco ma insieme entrambi possono divertirsi mostrando ognuno le proprie capacità individuali. Siamo sempre alla ricerca di elementi da aggiungere ai nostri giochi che possano unire differenti generazioni”.
Un aspetto su cui lavora sempre Game Freak è l’unire proprio nuove e vecchie generazioni. Junichi Masuda a riguardo ha dichiarato:
“Quando si ha una formula che funziona, è necessario continuare a proporla per soddisfare i fan. Tuttavia, è anche importante riuscire a trovare innovazioni che stimolino vecchi e nuovi giocatori”.
Rimanendo sulle tradizioni della serie principale, il compositore di casa Game Freak ha dichiarato che è fondamentale che i Pokémon rimangano su console dove i giocatori possano incontrarsi facilmente nel mondo reale, scambiare e lottare:
“Quando realizzammo per la prima volta l’idea dei Pokémon, decidemmo di creare qualcosa che potesse riunire i giocatori tramite scambi, lotte e collezionismo. Le console portatili rappresentano il miglior modo per raggiungere tali obiettivi”.
Un altro punto fondamentale per il brand è la comunicazione:
“Vogliamo che i Pokémon siano anche comunicazione. Ciò che voglio realmente è connettere le persone, fare in modo che parlino tra loro delle avventure vissute in gioco. Voglio che la gente abbia ricordi memorabili condivisi con altre persone grazie ai Pokémon”.
Infine, Masuda ha concluso l’intervista ringraziando i fan per il supporto mostrato in tutti questi anni.
“Sono infinitamente grato ai nostri fan per il supporto mostrato in tutti questi anni. Senza di loro, i Pokémon non sarebbero arrivati dove sono adesso e Pokémon GO non avrebbe avuto il successo mondiale che ha riscosso. Amo discutere con i fan e devo a loro molti ricordi meravigliosi degli ultimi anni. Per esempio, di recente mi sono recato al Japan Expo di Parigi, dove oltre tre mila persone sono venute per ascoltare. Tutto ciò è ben oltre le mie aspettative”.
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