Ieri, 16 marzo 2016, ha finalmente aperto il nuovo Pokémon Center in terra nipponica, ultima neonata sede fisica della catena di negozi più amata dagli Allenatori, e che è stata inaugurata a Kyoto (città sede, tra l’altro, di Nintendo) al 4° piano del centro commerciale Kyoto Takashimaya. In una giornata ricca di promozioni esclusive e prodotti unici da collezionare in edizione limitata, sono state diverse le apparizioni della mascotte per eccellenza del negozio, ovvero del leggendario Ho-Oh, che ha colto di sorpresa tutti i clienti intenti nei loro acquisti. Ed è proprio da questo Pokémon così affascinante e significativo, che con l’articolo di oggi affronteremo un discorso che va a toccare con mano la grande forza spirituale e tradizionale della cultura giapponese, che si nasconde dietro questo brand di successo mondiale. E ancora una volta, importante è stato l’alacre zampino di Kotaku, che ovviamente ringraziamo sia per le foto, sia per lo spunto ricco di idee e riflessioni che hanno permesso il seguente post.
Ho-Oh rappresenta, come forse già saprete, la mitica creatura Hou-ou (鳳凰), il cui nome viene spesso tradotto con l’inglese “Phoenix“. Tuttavia questa fenice nipponica fa parte di una tradizione molto diversa rispetto a quella che vede protagonista la fenice occidentale. Questo mitico uccello che risorge dalle proprie ceneri, infatti, rappresenta in Oriente il buio e la luce, l’uomo e la donna, ed è noto come il “re degli uccelli”, tanto che appare agli uomini che sono al potere e solamente se il governante è una persona giusta e retta.
L’origine di Hou-ou è in realtà cinese e comprende moltissimi aspetti, i quali non tutti sono importanti e trapiantati anche in Giappone. C’è da sapere, comunque, che la prefettura di Kyoto è sede di un tempio buddista chiamato Byodo-in; l’edificio più famoso del complesso è il cosiddetto Phoenix Hall, in cima al quale sono arroccate due statue della fenice. L’importanza da un punto di vista tradizionale e culturale di questo complesso, è data dal fatto che il Phoenix Hall appare sulla moneta da dieci yen e sul retro della banconota da 10.000 yen.
Queste associazioni rendono la statua del negozio assolutamente perfetta nel contesto situazionale del nuovissimo Pokémon Center, e sono anche il motivo per cui Pikachu e la “fenice” appaiono in tutti gli altri prodotti venduti nel negozio. Come qualsiasi altro Pokémon Center in Giappone, ci sono migliaia e migliaia di cose carine in vendita, ma probabilmente il motivo più importante che spinge ogni Allenatore che si rispetti a visitare questo Pokémon Center in particolare, è proprio il fatto che al suo interno sono presenti degli elementi unici in tutti i sensi, cartoline, peluche, ed altri oggetti che ruotano tutti intorno alla figura del leggendario e mitico Ho-Oh.
Tra questi prodotti, non possono mancare le caratteristiche bambole giapponesi, “interpretate” da Pikachu e modellate sul tema “Hina-Ningyou” (雛 人形), bambole che tradizionalmente vengono mostrate in occasione dell’ Hinamatsuri, il festival della bambola che si tiene ogni anno nel mese di marzo. Anche se il Pokémon Center è stato appena inaugurato ieri, e considerando che il festival in realtà è già finito, dal momento che tutte le famiglie con figlie femmine iniziano ad esprorre le proprie bambole già verso la fine di febbraio per poi togliere tutto entro il 3 marzo, la tempistica è stata comunque piuttosto buona. E non solo la tempistica: il collegamento con Kyoto e le bambole, infatti, va al di là del periodo di apetura del nuovo negozio, ed è inevitabilmente più profondo rispetto alla semplice vendita di peluche di Pikachu a tema. Le bambole rappresentano l’imperatore e l’imperatrice e risalgono al periodo Heian ( databile tra il 794 e il 1185): durante questo periodo, la capitale venne trasferita da Kyoto a Nara, e culturalmente, tutte le classiche influenze cinesi erano già al loro apice. Ancora una volta questo è il motivo per cui la statua di Ho-Oh si integra perfettamente nel contesto della città insieme a queste belle bambole Hina-Ningyou, realizzate in morbidose versioni in peluche di Pikachu.
In questo negozio intercorre, con gli articoli, un profondo legame che attraversa i motivi tradizionali coesistenti in Giappone. Pur non essendo un posto estremamente sensazionale – come è, ad esempio, la stupenda Palestra Pokémon che ha aperto lo scorso anno a Osaka – o originale, dal momento che ricalca lo stile degli altri punti vendita della catena, è comunque ricco di piccoli e particolari dettagli, che riescono ad infondere a questo Pokémon Center un senso di tradizione giapponese che semplicemente non esiste altrove. Ad esempio, i prodotti in vendita ora sono “stagionali”, ovvero saranno probabilmente disponibili finchè la primavera non giunge al termine. Adatti al periodo primaverile, infatti, sono stati infatti inseriti nel design dei prodotti le peonie (che sono di origine cinese) e il fiore di ciliegio, l’iconico fiore giapponese. E se volessimo tornare al lato storico e culturale, scopriremmo che è stato durante la metà del periodo Heian, quando i poeti giapponesi hanno tanto decantato l’amore sotto i fiori di ciliegio e lodato questo bellissimo fiore, che è in qualche modo entrato a far parte di una tradizione eterna e senza tempo, diventando anche un simbolo nazionale.
Da notare sono anche i crisantemi, che rappresentano il sigillo reale (l’emblema della famiglia imperiale giaponese, nella cui forma stilizzata è costituito da un fiore disegnato con 16 petali) e che, pur essendo più adatti per la stagione autunnale, elogiano ed elevano il design regale che è stato volutamente impresso all’immagine di Pikachu.
Ma se volessimo fare ancora di più i pignoli, ci sarebbero inequivocabilmente altri cenni a Kyoto e alla sua lunga tradizione cerimoniale e alimentare; simbolo eclatante sono gli snack al sapore di tè verde disponibili in questo punto vendita. Non a caso, infatti, Uji, che si trova proprio nella prefettura di Kyoto, e che per di più è anche la sede del già citato Phoenix Hall, è il luogo di nascita del tè verde. Vedete allora come ogni cosa, ogni tassello, ritorna al proprio posto?
Ad ogni modo, oltre ad essere un importante polo tradizionale che in qualche modo mette in stretta relazione il vecchio e il nuovo mondo culturale giapponese, il Pokémon Center di Kyoto – che rimane, prima di tutto, un negozio a marchio Pokémon – come accennato in precedenza, vende anche prodotti che sono disponibili negli altri punti vendita nazionali. Un esempio è dato dalle ultime foto qui di seguito, che mostrano oggetti simpaticissimi e acquistabili, volendo, anche online:
Si ringrazia Brian Ashcraft per le meravigliose foto.
Allora, cosa ne pensate di questo nuovo Pokémon Center, aperto a Kyoto? Vi aspettavate che nascondesse un legame così profondo con la cultura del paese? E se foste nei paraggi, ci fareste un salto ora che avete scoperto tutte queste cose?
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