Trucchi sempre più complicati nelle speedrun di The Legend of Zelda: Breath of the Wild

Come abbiamo imparato nel precedente articolo a riguardo, gli speedrunner sono quei giocatori che prediligono la velocità alla completezza, un record al piacere della scoperta. Da quando abbiamo riportato le loro gesta su The Legend of Zelda: Breath of the Wild, questi peculiari individui hanno scoperto numerosi nuovi trucchetti in grado di aiutarli nelle loro imprese. Andiamo a scoprirli.

Stasys? No, grazie

La runa Stasys non è disponibile sin dai primi minuti del gioco. Come saprete, essa è in grado di bloccare un oggetto (o, più in avanti, un nemico) nel tempo, in modo da riempirlo di energia cinetica e spazzarlo via una volta che l’effetto della runa si è esaurito. Gli speedrunner riescono adesso a simulare questo effetto grazie solamente all’uso di bombe e ampie lastre di metallo o pietra, dalle quali vengono catapultati in aria. Sembrerebbe infatti che, se poniamo Link sopra una lastra sotto la quale vi si trovano una o più bombe, alla esplosione di queste ultime il gioco reagisca facendolo volar via molto più in alto rispetto a come farebbe utilizzando la runa Stasys, rendendo una passeggiata a piedi un volo di prima linea e abbreviando i tempi di parecchio.

Datemi uno scudo e salterò il mondo!

Completare la storia principale nel minor tempo possibile non è l’unica sfida che gli speedrunner si sono posti su The Legend of Zelda: Breath of the Wild. Una nuova, sebbene meno praticata, battaglia consiste nel completare i 120 Sacrari nel minor tempo possibile. Attualmente il record mondiale di riuscita nell’impresa è di 11 ore, ma molto probabilmente lo vedremo abbassarsi a breve. Per riuscire in ciò viene fatto uso di difficoltosi, quasi impossibili salti e l’abuso dello scudo, il quale si è scoperto fornire una maggior seppur minima altezza raggiunta dai salti di Link se estratto al momento giusto.

Viaggiare leggeri

All’uscita di The Legend of Zelda: Breath of the Wild gli speedrunner preferivano infliggere un danno minore seppur costante alla Calamità Ganon, in modo da essere sicuri di bandirla da Hyrule per l’ennesima volta senza imprevisti. Un mese dopo eccoli invece viaggiare con lo stretto indispensabile: niente pozioni di resistenza agli elementi o di difesa, giusto un paio di piatti per aumentare la velocità e una manciata di pozioni che aumentino la loro capacità di attacco. Perché Hyrule ha bisogno di un eroe e ne ha bisogno adesso e, soprattutto, un nuovo speedrunner potrebbe affacciarsi da un momento all’altro e rubare il tanto sudato record dalle loro mani.

L’amiibo di Link appartenente alla serie prodotta in occasione del trentesimo anniversario di The Legend of Zelda fornisce proprio il necessario per queste ricette, risultando ad oggi una delle statuette collezionabili Nintendo preferite per questo stile di gioco.

Il trucco finale

In seguito alla scoperta, 15 anni dopo l’uscita di The Legend of Zelda: The Wind Waker, di un bug che permette al giocatore di saltare una enorme porzione del gioco, numerose menti si sono adoperate mettendosi alla ricerca di un simile errore tra i dati di The Legend of Zelda: Breath of the Wild. A oggi nessuno è riuscito nell’impresa, ma se qualcuno trovasse mai il modo, si riuscirebbe a passare dai primi minuti di gioco, quando Link non è ancora nemmeno entrato in possesso della Paravela, direttamente ai titoli di coda. Il Santo Graal degli speedrunner è lì fuori, ma attualmente risulta irraggiungibile. Dovremo aspettare altri 15 anni affinché esso venga trovato?