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Pokémon GO ha ricevuto più di 70 denunce!

Pokémon GO, applicazione dal successo incredibile, si trova ora a dover rispondere ad alcune denunce che evidenziano alcuni difetti e problemi della stessa.

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   · 2 min lettura Giochi
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Pokémon GO, l’applicazione che quest’anno ha battuto ogni record nel mercato mobile, è ora al centro di una vera e propria bufera legale!
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Secondo quanto riportato da Polygon, pare che da luglio – mese di rilascio ufficiale di Pokémon GO – siano state sporte oltre 70 denunce, 56 delle quali rivolte a Niantic, mentre le restanti a Nintendo e The Pokémon Company. Varie sono le ragioni che hanno spinto i cittadini a rivolgersi alla Federal Trade Commission, ossia l’ente che si occupa di prevenire pratiche commerciali ingiuste per il consumatore.

La maggior parte dei reclami riguarda soldi spesi in microtransizioni. In particolare, un cliente si è lamentato del fatto che, dopo aver speso 450 dollari (circa 400 euro), Niantic abbia bloccato alcuni software di terze parti e bannato account che ne facevano uso senza dare alcun preavviso, compreso il suo. Il malcapitato ha dunque chiesto di poter riavere indietro i soldi spesi, oppure il proprio profilo in modo da poter continuare a giocare.

“Il mio account è stato bannato senza alcun preavviso né contatto da parte di Niantic, così ho mandato loro una e-mail per fare ricorso […]. Vorrei che mi rimborsassero tutti i soldi che ho speso per fare acquisti in app, oppure che mi restituissero il mio account così che io possa continuare a giocare”.

Altre segnalazioni fatte dai cittadini riguardano invece la posizione delle palestre all’interno del gioco, in quanto alcune di esse si trovano in proprietà private o in aree non accessibili. Ad esempio, in un ospedale ad Oregon, dei giocatori avrebbero richiesto di poter accedere ad alcune stanze non aperte al pubblico per poter ottenere punti per il gioco. La richiesta a Niantic sarebbe quindi quella di poter rimuovere ospedali e cliniche dall’applicazione, evitando di renderli punti di interesse per il giocatore.

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Infine, ulteriori denunce arrivano per motivi legati alla privacy policy dell’applicazione, che richiede di poter accedere a tutti i dati dell’account (potendo quindi ottenere informazioni sui giocatori attraverso il calendario, la rubrica e via dicendo), e alla sicurezza di tutti i giocatori, in quanto se non si presta attenzione all’ambiente circostante mentre si gioca si può incorrere in gravi conseguenze.

Che Pokémon GO sia veramente così pericoloso come descritto nei reclami?

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