Pokémon Millennium è lieta di annunciare la rubrica “Ultravarco”, una serie di sette appuntamenti dove verranno analizzati alcuni luoghi del mondo Pokémon videoludico e animato che si sono ispirati alla nostra realtà. Non è infatti una novità che le regioni stesse siano riconducibili a località note della nostra geografia, in particolar modo al Giappone, protagonista assoluto delle prime quattro generazioni.
Questo appuntamento è dedicato alla prima storica generazione Pokémon e alla nostalgica Kanto, corrispondente all’omonima regione situata nel Paese del Sol Levante. La nostra Kanto comprende le sette prefetture di Tokyo (Gunma, Tochigi, Ibaraki, Saitama, Chiba, Kanagawa e ovviamente Tokyo, la capitale) ed è stata il cuore pulsante del Giappone feudale prima di diventare l’indiscussa protagonista dello sviluppo moderno nipponico.
La regione che invece abbiamo esplorato da giovani Allenatori Pokémon ha un prestigioso esordio risalente al 27 febbraio 1996 insieme ai primissimi titoli Pokémon Versione Rossa e Versione Verde. Il Professor Oak ci ha dato il benvenuto affidandoci l’arduo compito di completare il Pokédex in compagnia di Bulbasaur, Charmander o Squirtle e per farlo abbiamo sconfitto il malvagio Team Rocket, visitato dieci villaggi o città e perso chissà quanti Pokédollari al Casinò di Azzurropoli (Casinò Rocket per i puristi).
Biancavilla
Biancavilla, nota inizialmente come città di Pallet, è il piccolo villaggio dove ha inizio l’avventura nella regione di Kanto. Si basa su Machida (città natale del creatore dei Pokémon Satoshi Tajiri) ed è attraversata da un fiume in maniera simile alla controparte videoludica. Le principali attrazioni di Machida sono il Museum of Graphic Arts e il Machida Squirrel Garden.
Monte Luna
Il Monte Akagi, la cui vetta vanta oltre 1800 metri, è situato nella prefettura di Gunma ed è l’anima gemella del Monte Luna. Quest’ultimo, celebre per le piogge di meteore e le conseguenti Pietrelunari, è in realtà passato alla storia per essere il covo per eccellenza degli Zubat a causa della frequenza con cui sono soliti interrompere l’esplorazione. In Pokémon Versione Oro e Argento e in Pokémon HeartGold e SoulSilver è presente il cratere ispirato al lago del Monte Akagi.
Aranciopoli
Aranciopoli è la città costiera dove tutti gli Allenatori hanno provato almeno una volta a catturare l’inesistente Mew sotto il furgone. Si ispira a Yokohama, seconda città più popolata del Giappone e capoluogo della prefettura di Kanagawa. Un curioso aneddoto lega Yokohama alla controparte videoludica: la città nipponica fu infatti il primo porto del Sol Levante aperto alle comunicazioni con gli stranieri (soprattutto americani), motivo per cui il Capopalestra di Aranciopoli è Lt. Surge.
Zona Safari
La Zona Safari è fortemente legata al Fuji-Hakone-Izu National Park, un parco nazionale che si estende nelle prefetture di Yamanashi, Shizuoka, Kanagawa e Tokyo. L’aneddoto più interessante riguarda la struttura stessa dei due parchi a confronto: entrambi sono divisi in quattro grandi aree. Il Fuji-Hakone-Izu è suddiviso infatti nella Zona del Monte Fuji, l’Area Hakone, la Penisola Izu e infine le Isole Izu.
Isola Cannella
L’attività vulcanica è ciò che connette entrambe le regioni di Kanto quando si fa riferimento all’Isola Cannella e a Izu Oshima. Il protagonista di quest’ultima isola vulcanica è infatti il Monte Mihara, la cui ultima eruzione risale al 1986. Terra natia di Mewtwo, Izu Oshima vanta tra le attrazioni turistiche le spiagge e le bellissime camelie rosse.
Il prossimo viaggio ci condurrà nella tradizionale regione di Johto, patria della seconda generazione Pokémon. Nell’attesa, fateci sapere quale di questi confronti vi ha affascinato maggiormente e quali luoghi sperate di vedere nel prossimo capitolo della nostra rubrica Ultravarco!
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