Non è un caso che sia la critica americana che quella giapponese abbiano di questo titolo un’opinione ben più positiva dei capitoli precedenti: Pokémon Super Mystery Dungeon è, a tutti gli effetti, il miglior Mystery Dungeon sin ad ora uscito, e riesce a regalare ai fan Pokémon una qualitativa installazione dello spin-off Pokémon su Nintendo 3DS, dopo un “Portali sull’infinito” con troppe incertezze e difetti. In un mondo fatto di famiglie Pokémon, emozioni e colori, è stato davvero un piacere giocare questo titolo in anteprima e vedere le aggiunte che Game Freak ha inserito qua e là per correggere gli errori passati e rendere il gioco decisamente più godibile dei precedenti.
Pokémon Super Mystery Dungeon si apre con un consueto questionario, che indirizza il giocatore verso la scelta del suo starter, il Pokémon con il quale affronterà la storia principale: è proprio il roster di starter ad essere il primo fiore all’occhiello, grazie alla presenza di tutti i Pokémon iniziali di ogni generazione Pokémon, compresi i nuovi arrivi Froakie, Chespin e Fennekin; non mancano poi i veterani di questa serie, come Riolu o Pikachu. Nell’introduzione, è possibile anche scegliere una compagna di avventure, sempre dal suddetto roster, che fungerà da co-protagonista della storia.
Dopo questo breve passaggio, si viene gettati all’interno della storia di Pokémon Mystery Dungeon, che mantiene sì il suo incipit standard mettendo il giocatore nei panni di un umano tramutato in Pokémon, ma rinnova il suo stile impostando la narrativa sotto una luce diversa: i dialoghi sono stati rivisitati completamente, e hanno ora un pizzico di ironia davvero notevole che rende ogni scena della storia principale divertente e scorrevole. Che abbiate dieci o vent’anni, alcuni intermezzi non potranno che strapparvi un sorriso: tanto per citarne uno memorabile, durante le prime battute di gioco il vicepreside Watchog dichiara di avere poteri sovrannaturali e di poter proiettare determinate immagini nella mente dei suoi alunni. In realtà non si tratta che di disegni su tela, ma gli alunni reggeranno il gioco per non far dispiacere il loro insegnante, mostrando stupore e meraviglia.
C’è da dire che, dall’altra parte, la storia di Pokémon Super Mystery Dungeon è lineare e non presenta grandi colpi di scena, ma del resto il fulcro principale del gioco rimane quello di esplorare i tanti dungeon che circondano Borgo Quieto, paese nel quale risiedono i Pokémon protagonisti.
Parlando del Gameplay, come sempre il giocatore dovrà esplorare numerosi dungeon, nei quali dovranno essere portati a termine svariati obiettivi come il ritrovamento di oggetti o il salvataggio di alcuni Pokémon in pericolo. Se da una parte rimane saldo il sistema di spostamento a caselle, e nulla cambia riguardo al combattimento a turni fra Pokémon con consueta scelta di mosse congeniali alla situazione, Pokémon Super Mystery Dungeon aggiunge alla serie qualcosa che i fan chiedono da tempo, non solo per questo spin-off ma più in generale per la serie Pokémon: una difficoltà maggiore. All’interno di questo titolo non sarà possibile effettuare sessioni di gioco “passive”, ma sarà necessaria una concentrazione costante da parte dei giocatori che dovranno accuratamente selezionare oggetti e risorse per riuscire a completare i dungeon che, se falliti, dovranno essere ricominciati da capo.
Forse, in alcuni punti, il bilanciamento della difficoltà poteva però essere fatto meglio: ci sono dei picchi incredibili fra dungeon e boss, alcuni di quest’ultimi richiederanno davvero diversi tentativi per riuscire a sconfiggerli e a superarli.
Di particolare rilievo l’aggiunta dei Cerchi, dei bracciali da assegnare ai propri Pokémon e nei quali incastonare delle gemme, i Litos, che possono essere trovate nei dungeon e che servono ad incrementare le statistiche dei mostriciattoli tascabili. I Litos appaiono nell’overworld di gioco con sopra un countdown, di volta in volta diverso, che scatta ad ogni passo compiuto dal giocatore nella griglia di gioco: solamente calcolando attentamente il numero minimo di passi necessari per raggiungerli è possibile ottenerli, perché qualora il countdown scenda a 0, questi andranno in frantumi. Inoltre, i Litos vengono rimossi dalla borsa al completamento del dungeon, e quindi sarà necessario ripetere l’operazione per ogni nuovo livello di gioco, aumentando il coinvolgimento mentale del giocatore.
Apprezzatissima anche l’innovazione dell’Isola Pelipper, un’area visitabile solo quando il proprio Pokémon è andato K.O. all’interno di un dungeon; tramite una squadra di Pokémon formata ad hoc sarà possibile, partendo dall’isola, ripercorrere tutti i piani del livello precedentemente fallito fino a raggiungere il proprio avatar e revitalizzarlo. In questo modo sarà dunque possibile ricominciare il dungeon da dove ci si è fermati, con il ghiotto bonus di non dover rinunciare agli oggetti presenti nella propria borsa; se questo può sembrare un aiuto fin troppo grande che il titolo fornisce al giocatore, i ricorsi all’Isola Pelipper sono presenti in numero limitato, e questo bilancia in maniera eccellente la difficoltà di gioco.
Come già detto in precedenza, Pokémon Super Mystery Dungeon vuole che si utilizzino con parsimonia gli strumenti a propria disposizione, è un titolo che si lascia giocare solo alle “sue regole”.
Il difetto principale del gioco è quello di risultare ripetitivo dopo le prime dieci ore, visto che per quanto difficile il sistema di esplorazione rimane sempre lo stesso, anche se i dungeon cambiano di aspetto; questo problema è tuttavia arginato da un comparto musicale eccellente ed una resa grafica dei dungeon che rilassa l’occhio e la mente, vista anche la grande varietà di ambientazioni implementate nel gioco.
C’è da dire che il punto di forza di Pokémon Super Mystery Dungeon risiede nella vastità di Pokémon catturabili: 720 Pokémon, tutti i Pokémon conosciuti attualmente meno Volcanion, annunciato di recente, sono disponibili all’interno del titolo e potranno essere utilizzati come compagni di avventura durante il corso della storia. In altre modalità sarà addirittura possibile giocare impersonando altri Pokémon, diversi dagli starter, che si è riusciti a catturare durante le sessioni di gioco; giocare nei panni di un leggendario come Groudon o Kyogre è sempre stato il sogno di grandi e piccini, e Pokémon Super Mystery Dungeon lo realizza egregiamente attraverso dei modelli poligonali precisi e curati. Un peccato invece il fatto che tale possibilità sia preclusa nella citata modalità storia, visto che i capitoli da completare sono veramente tanti e farlo sempre nei panni dello stesso Pokémon, per altro non completamente evoluto, può risultare frustrante.
La longevità di Pokémon Super Mystery Dungeon è davvero superlativa, visto che la modalità storia principale conta la presenza di 22 capitoli più epilogo, e ogni capitolo porta via almeno quaranta minuti di gioco se lo si vuole completare esplorando tutte le aree disponibili. Inoltre, dopo il completamento della campagna principale, ci sarà comunque la possibilità di continuare a spolpare il titolo cercando di catturare centinaia di Pokémon ancora disponibili che non sono alla portata del giocatore durante la storia principale.
Pokémon Super Mystery Dungeon è effettivamente il miglior Mystery Dungeon mai uscito fino ad ora, anche se permangono alcuni piccoli difetti ora smussati da notevoli aggiunte. Il titolo, pur rimanendo principalmente indirizzato ai fan dei Pokémon, già affezionati al brand, può con questa installazione puntare ad arrivare nelle console di quegli utenti> che ancora non sono riusciti ad avvicinarsi al mondo Pokémon, ormai vicino al compimento dei suoi vent’anni.