Redazione
Uno dei principali problemi che ha afflitto Nintendo durante la passata generazione è stato il travagliato rapporto con le terze parti, che purtroppo ha limitato in modo irrimediabile le potenzialità e il parco titoli di Wii U.
Nonostante ciò, sembra che il colosso di Kyoto stia imparando dai propri errori. A sottolineare questo cambiamento è Image & Form, la software house che si occupa di Steamworld Dig 2, la quale ha dichiarato che Nintendo si sarebbe ispirata a Steam e App Store per la pubblicazione dei videogiochi su Nintendo Switch.
La Grande N, quindi, ha sensibilmente modificato la propria strategia di dialogo nei confronti delle terze parti.
“In passato pubblicare su console Nintendo è stato qualcosa di molto simile a un incubo”, spiega il community manager Julius Guldbog. “Si assicurano che il controllo qualità sia realizzato a dovere. Servono mesi, bisogna farlo per ogni regione e se fallisci i tempi si dilatano ancora di più.”
Lo stesso Guldbog ha dichiarato che pubblicare su Nintendo Switch permette di risparmiare tempo prezioso, dato che per ogni titolo esiste un’unica versione e un unico lancio per tutto il mondo.
Lo sviluppatore ha quindi sottolineato che un processo di approvazione così snello rispetto al passato è sicuramente un vantaggio, che sprona gli sviluppatori indipendenti a rilasciare su Nintendo Switch i propri prodotti senza dover più rispettare paletti estremamente severi, esattamente come avviene per Steam e App Store.
“È cambiato persino l’approccio di Nintendo all’ingresso di nuovi indie nella famiglia di Switch; attualmente se vedono un buon gioco ad una convention, parlano con lo studio e gli chiedono di sviluppare per Switch.”
“Da quello che so, non l’hanno mai fatto prima, quindi credo che si stiano portando al passo con i tempi”, dichiara Guldbog, fiducioso in un promettente e radioso futuro per la nuova ibrida della Grande N.
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