È ormai passato un anno dal rilascio di Pokémon GO, la nota applicazione sviluppata in collaborazione con Niantic. Sin dall’inizio il gioco si è rivelato estremamente popolare, tanto che l’associazione Big Heritage, occupata nella salvaguardia del patrimonio culturale inglese, ha deciso di impiegarlo per riportare sotto la luce dei riflettori la stupenda Chester!
Chester è una città inglese situata nella contea di Cheshire e possiede un centro storico veramente caratteristico! Per valorizzare al meglio il suo immenso patrimonio artistico-culturale, l’associazione Big Heritage ha stretto un accordo con Niantic: sabato 22 e domenica 23 luglio, durante il Chester Heritage Festival, in città verranno organizzate diverse attività basate su Pokémon GO e i monumenti principali si tramuteranno in Pokéstop.
Le attività riguarderanno sia scolaresche che famiglie e saranno svolte nei pressi di luoghi di grande importanza storica, come il castello cittadino, chiuso al pubblico ormai da circa venti anni. Il motivo di questo connubio è da rintracciare nella possibilità che, visitando i Pokéstop associati e intrattenendosi con le attività dedicate, persone e turisti possano imparare divertendosi!
Sia John Hanke, CEO di Niantic, che Dean Paton, fondatore di Big Heritage, si sono mostrati entusiasti dell’accordo e si augurano che questa collaborazione possa essere duratura nel tempo:
Hanke: “Sono incredibilmente felice di questa partnership che collega la storia locale e Pokémon GO. Amiamo l’idea che i giochi per smartphone possano essere una motivazione per le famiglie per andare a giocare fuori, insieme, e forse per apprendere qualcosa di interessante mentre lo fanno!”
Paton: “Siamo entusiasti di lavorare con Niantic, dei veri innovatori nel loro campo, e appassionati come noi nel far esplorare e conoscere il mondo che ci circonda. Si tratta di una cooperazione genuina per Chester nonché un “campo di prova” per altre fantastiche idee, speriamo di poter usare il gioco basato sull’iconico e amato brand dei Pokémon come uno strumento per aiutare maggiormente le persone a interessarsi al passato.”
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