Maria Enrica
Festeggiando il lancio del remake di The Legend of Zelda: Link’s Awakening avvenuto lo scorso venerdì, il produttore della saga Eiji Aonuma ha condiviso per la prima volta dopo tanti anni un curioso retroscena riguardante l’ideazione di Ocarina of Time.
L’autore nipponico rivestì nel titolo datato 1998 il suo primo ruolo di rilievo nella saga di Zelda, nello specifico come director. Intervistato dal portale EDGE, Aonuma ha rivelato di aver preso ispirazione proprio dall’originale capitolo ambientato nell’isola di Koholint per lavorare al primo gioco in 3D di Zelda:
Quando ho iniziato a lavorare su Ocarina of Time, era davvero la prima volta che molti di noi gestivamo lo sviluppo di un gioco 3, e quindi è stata una sfida. Non sapevamo cosa fosse giusto fare e quale risposta corretta dare a determinati quesiti di progettazione. Ma a guidarmi è stata la mia visione sui dungeon e sulle meccaniche di gameplay del primo Link’s Awakening
La dichiarazione ha sorpreso e non poco lo stesso intervistatore, al punto che il director ha specificato che ne stava parlando pubblicamente per la prima volta.
“Prima di adesso non l’avevo mai detto a nessuno in modo specifico, ma al tempo avevo sempre questa visione e così ho cercato di convertire in un mondo 3D le sensazioni che provavo giocando a Link’s Awakening”.
Un esempio per dimostrare il legame fra i due giochi è rappresentato dalla Piuma di Roc, che in Link’s Awakening consente al piccolo protagonista di compiere dei balzi. Ebbene, da questa abilità è scaturito il salto automatico di Ocarina of Time.
The Legend of Zelda è uno dei marchi distintivi di Nintendo, la quale, a proposito, ha appena festeggiato i 130 anni dalla sua fondazione!
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