The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel III è il nuovo capitolo della fortunata saga JRPG prodotta dalla Nihon Falcom e distribuita in tutto il mondo dalla NIS America. In questo nuovo capitolo impersoneremo Rean Schwarzer alla prese con la sua nuova carriera di insegnante all’interno di un’accademia militare.
Un antico male
Il gioco è ambientato nel mondo di Zemuria pochi anni dopo lo scoppio di una guerra civile all’interno dell’Impero Ereboniano che ha portato alla conquista di buona parte dei territori sotto il controllo dello Stato di Crossbell e di North Ambria. A causa di questo conflitto innumerevoli vite sono andate perdute e ancora oggi ci sono tensioni all’interno delle nuove aree sotto il controllo imperiale.
Il protagonista della storia è Rean Schwarzer: un ex-studente che durante la guerra si è distinto per il suo coraggio, determinazione e per essere il controllore dell’armatura divina conosciuta con il nome di Valimar. Alla fine del conflitto è stato assunto come insegnante di storia presso la Thors Military Academy Branch Campus: una scuola militare situata nella cittadina di campagna di Leeves. Al suo interno Rean avrà il compito di istruire degli studenti per fare in modo che diventino degli ottimi soldati.
Infatti dovrà addestrare i componenti della nuova classe VII, composta da Juna Crawford: una ragazza energica con un profondo senso della giustizia proveniente da Crossbell, la quale fin da subito dimostrerà una certo astio nei confronti del suo professore a causa delle sue origini visto che la sua cara cittadina è stata conquistata e soggiogata dall’Impero Ereboniano, patria appunto di Rean.
Il secondo membro è Kurt Vander, un ragazzo proveniente da una famiglia con un’importante tradizione per quanto concerne l’uso della spada e dal carattere pacato e tranquillo. Il terzo invece è Altina Orion: minuta, dal temperamento freddo, distaccato e alle volte un po’ apatica anche se nel corso dell’avventura si aprirà sempre di più nei confronti delle persone attorno a essa. Dopodiché troviamo gli ultimi due componenti che sono Musse Egret: una ragazza dal comportamento estroverso e allo stesso tempo bizzarro in quanto fin da subito dimostrerà una certa avversione per il suo professore. Invece l’ultimo è Ash Carbide: arrogante, sfrontato e con delle eccellenti capacità di combattimento.
Nella scuola ci saranno anche dei vecchi compagni del protagonista, e dei capitoli precedenti, pronti a dargli una mano nel caso in cui ne avesse bisogno. Tra di essi troviamo: Towa Herschel nelle vesti di una insegnante di economia militare, Randolph Orlando anche egli insegnante in questo caso di tattiche militari e infine troviamo Aurelia Le Guin: la preside dell’istituto e rinomata combattente durante il conflitto.
Il protagonista dopo essere entrato a far parte del corpo docenti, partirà assieme ai suoi studenti per una spedizione organizzata dalla direttrice dell’istituto su espressa richiesta dell’impero per risolvere diversi disordini in corso. Tuttavia i nostri eroi durante lo svolgimento di una di queste missioni, entreranno in contatto con un’associazione segreta chiamata Ouroboros che ha come obiettivo quello di rovesciare gli equilibri di tutta Zemuria. Tuttavia, man mano che si procederà nella storia, si scoprirà che un male ben più temibile e pericoloso si sta per abbattere sul mondo.
Nel complesso la trama di Trials of Cold Steel III è molto ben curata e strutturata, con tantissimi colpi di scena specialmente nelle fasi più avanzate di gioco. Inoltre un altro aspetto da lodare di questo titolo è la cura con cui i personaggi sono stati caratterizzati, in quanto ognuno di essi presenta una storia alle spalle molto complessa. Infatti ognuno avrà le sue debolezze, timori ma anche punti di forza che verranno fuori man mano che avanzeremo nella storia.
Tuttavia la trama, benché sia pressapoco perfetta, presenta alcuni piccoli difetti. Uno di essi riguarda la comprensione di certi eventi antecedenti al terzo capitolo della saga in quanto molte delle volte nel corso della storia verranno citati e nel caso in cui il giocatore non abbia giocato gli episodi precedenti potrebbe risultare un po’ difficile capire certi aspetti della trama.
Dopodiché un’altra problematica riguarda i dialoghi troppo lunghi, i quali alle volte vanno a rallentare le fasi più concise del gioco specialmente quando si è all’interno di un dungeon oppure quando si sta per affrontare un boss.
Un gameplay variegato e originale
Ma è qui che il gioco dà il meglio di sé, in quanto presenta un gameplay molto ben strutturato, variegato e innovativo in particolar modo per quanto riguarda i combattimenti che rispetto ad altri JRPG sono molto più incentrati sull’azione.
La formula con cui essi si svolgono è quella classica: due schieramenti che si affrontano su più turni, tuttavia gli scontri all’interno di questo titolo si discostano rispetto ad altri titoli del genere grazie alla presenza di due meccaniche molto innovative. La prima è la cosiddetta “abilità link” che permette di effettuare degli attacchi, che possono essere scelti dal giocatore, da due membri del gruppo e di ottenere dei potenziamenti nel corso della battaglia come far si che uno dei due protegga l’altro durante un attacco o fare in modo che recuperi vita, addirittura in certi casi questa abilità permetterà di effettuare battaglie senza mai far attaccare il nemico. Questa tecnica può essere migliorata nel corso del tempo tramite l’ottenimento di punti esperienza e così facendo verranno sbloccati nuovi miglioramenti.
La seconda meccanica è quella dei “Brave Points”, i quali consistono in dei punti che si possono ottenere durante i combattimenti proprio tramite l’abilità link o gli attacchi normali e permettono di utilizzare mosse o abilità molto potenti. Difatti anche in questo caso i Brave Points permettono di sbloccare dei potenziamenti chiamati “Brave Orders” con i quali è possibile ridurre i danni subiti, raddoppiare il danno inflitto, recuperare vita e aumentare la velocità.
Per poter attaccare l’avversario il giocatore può fare uso di due attacchi: quelli fisici che si effettuano mediante l’utilizzo dei Crafts Point con i quali è possibile utilizzare delle mosse speciali che richiedono un elevato quantitativo di punti, ma che vanno a infliggere ingenti danni. Per poterli recuperare nel caso in cui siano pochi o siano finiti, bisognerà combattere contro i mostri.
Dall’altra parte invece troviamo gli Elemental Point che permettono di lanciare magie offensive o difensive per curare i propri compagni o aumentare temporaneamente le statistiche del gruppo. Gli incantesimi possono essere di tipi come per esempio fuoco, acqua, terra, vento, oscurità e ognuno di essi avrà una efficacia diversa in base al nemico che incontreremo.
Gli incantamenti si possono utilizzare grazie all’Arcus II: un dispositivo in cui si possono inserire i cosiddetti “Quartz”, ognuno di un elemento diverso. Inoltre queste gemme conferiranno al personaggio un aumento generale delle statistiche. Per poterli potenziare e per sbloccare i vari compartimenti all’interno di questo strumento si dovranno utilizzare i Sepith, delle piccole pietre che si otterranno tramite gli scontri con i mostri.
Per poter vincere più facilmente gli scontri con i nemici, bisognerà portare a zero la barra dell’equilibrio, poiché l’avversario sarà molto più debole alle nostre mosse e per uno o due turni non potrà attaccare. Altro aspetto fondamentale sono gli status che possono essere sia positivi che negativi. In totale ce ne sono 20 e tra di essi troviamo la scottatura, l’avvelenamento, il congelamento, il sonno, la confusione e molto altro. Infine sarà molto importante anche la posizione con cui attaccheremo l’avversario, poiché nel caso in cui lo attaccassimo alle spalle otterremo dei vantaggi come ad esempio l’ottenimento di turni in più per agire.
Man mano che avanzeremo nel gioco alcuni combattimenti verranno effettuati all’interno dei Panzer Soldat: dei robot che per certi versi ricordano i Mobile Suit di Gundam. Questi scontri si svolgeranno proprio come quelli normali in quanto avremo delle mosse fisiche da utilizzare con i Crafts Point e degli incantesimi, inoltre si potrà utilizzare anche l’abilità link.
Come ogni JRPG che si rispetti durante l’avventura potremo migliorare l’equipaggiamento del nostro personaggio per aumentare le sue statistiche come attacco, velocità, difesa e così via. Le armature e le armi possono essere acquistate presso i vari negozi presenti in città oppure in specifiche postazioni che si trovano all’interno dei vari dungeon, lo stesso vale anche per i potenziamenti e per oggetti curativi.
Un’altra caratteristica molto interessante del gameplay riguarda la moltitudine di attività secondarie che si possono effettuare che spaziano dalla pesca fino alle missioni secondarie, addirittura completando alcune di esse si otterranno delle skin personalizzate da dare ai membri del proprio gruppo.
Tra di esse quella più divertente e meglio strutturata è quella riguardante il miglioramento del rapporto con le altre persone, infatti in specifici giorni sarà possibile ottenere dei “Bonding Points” che permetteranno a Rean di svolgere delle attività speciali assieme ai propri studenti o con altre persone disseminate nel mondo di gioco. Una volta completati questi eventi, si riempirà una barra composta da cinque stelline e nel caso in cui venga completamente riempita si potranno ottenere dei potenziamenti o dei dialoghi speciali nelle fasi più avanzate di gioco.
Come già accennato nel paragrafo precedente, una delle attività da svolgere è la pesca con la quale si otterranno pesci da poter scambiare per ricevere determinati oggetti. Questa si svolge come un vero e proprio minigioco dove bisogna far roteare un cerchio dove sono presenti tre aree colorate: una blu, una verde e una gialla che indicano rispettivamente la qualità del pescato. Dopo aver centrato una di queste aree, partirà un secondo minigioco dove bisognerà tirare verso di noi il pesce evitando di rompere la canna da pesca.
Infine un altro passatempo molto divertente è Vantage Masters: un gioco di carte che ricorda per certi versi Hearthstone, dove il nostro obiettivo sarà quello di difendere il nostro leader e fare di tutto per sconfiggere quello dell’avversario. Le carte che utilizzeremo possono essere utilizzate per evocare mostri, ognuno con un determinato attacco, difesa ed effetto, o per attivare magie. Per evocarle dovremo usare i punti evocazione che si rigenereranno dopo ogni turno e, una volta sconfitto l’avversario, otterremo delle carte che potranno essere aggiunte al nostro deck.
Ogni volta che finiremo uno dei cinque capitoli all’interno di Trials of Cold Steel otterremo una valutazione che dipenderà da diversi fattori come il numero di missioni secondarie fatte, di collezionabili ottenuti e così via. In base al voto raggiunto ci verranno dati degli oggetti la cui rarità dipenderà appunto dalla valutazione.
Nel complesso la longevità del gioco, considerando solo la campagna, si aggirerà tra le 40/50 ore, se consideriamo tutte le altre attività secondarie da fare la durata aumenterà fino a 80 massimo 100 ore. Una volta finito il gioco si sbloccherà il “New Game+” con il quale si potrà ricominciare da capo mantenendo le proprie caratteristiche della partita precedente oltre ad accedere a dei bonus esclusivi.
L’unico difetto del gameplay di Trails of Cold Steel III, anzi più che altro del gioco in sé, è il fatto che in determinate circostanze il titolo si bloccherà inspiegabilmente e perciò potrebbe causare non pochi problemi, in particolare nel caso in cui non avessimo salvato. Questo problema lo si riscontra principalmente quando si passa dal gioco al menu della Nintendo Switch oppure quando viene tenuto premuto il tasto home che va ad aprire il menu a tendina sulla destra della console. A causa di ciò è raccomandabile salvare più e più volte per evitare di dover rifare dall’inizio i vari dungeon o capitoli.
Un comparto audio e grafico impeccabile
La grafica di Trails of Cold Steel III per quanto un po’ datata risulta essere ben curata: le ambientazioni sia quelle urbane che naturali presentano delle texture molto dettagliate e definite. Nel design delle varie città si possono ritrovare tantissimi richiami all’Europa, infatti Heimdallr, la capitale dell’Impero Ereboniano, ricorda tantissimo Berlino per le sue strutture e strade.
Anche i mostri presentano uno stile assai particolare, in quanto incontreremo esseri dalle sembianze spaventose come spettri o demoni e allo stesso tempo ci saranno anche delle creature dalle sembianze fatate, inoltre si affronteranno bestie meccaniche e marine.
L’unico difetto della grafica lo si può trovare in alcune animazioni che non sono così ben curate in quanto risultano essere meccaniche e poco fluide rispetto alle altre. Tuttavia questo problema è circoscritto ad alcune mosse speciali e a diverse cutscene.
Per quanto riguarda il comparto audio non vi è nulla da dire, in quanto le musiche riusciranno svariate volte a emozionare il giocatore ma anche a generare angoscia specialmente nelle zone più tetre.
Si poteva fare di meglio su Nintendo Switch
Trials of Cold Steel III può essere giocato con tutte e tre le modalità di gioco di Nintendo Switch, ovvero fissa, portatile e table top. L’unico problema lo si potrebbe riscontrare nella modalità portatile in quanto certe volte si noterà un progressivo surriscaldamento della console. Il gioco supporta anche l’utilizzo del Pro Controller e i Joy-Con e la relativa funzione rumble che può essere attivata o disattivata dalle opzioni di gioco.
Infine il giroscopio e il touch screen non vengono sfruttati e questo è un vero peccato, in particolar modo per quest’ultimo poiché avrebbe semplificato moltissimo la pesca e sarebbe stato molto utile durante le varie partite di Vantage Masters.
Conclusioni
The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel III è un JRPG che merita di essere giocato vista la miriade di attività da fare, appunto per questo se siete dei fan di Final Fantasy e di Dragon Quest questo è il gioco che fa al caso vostro. Sicuramente uno degli aspetti più originali, meglio riusciti e che vi terrà incollati allo schermo di questo titolo saranno i combattimenti che riusciranno ad attirare giocatori esperti, ma anche giocatori completamente estranei a questo genere.
Il secondo aspetto da lodare senza ombra di dubbio sono i personaggi e il loro background, che potrà essere approfondito tramite lo svolgimento di diverse missioni assieme a essi e così facendo si scopriranno eventi particolari del loro passato. Proprio per questo ci teniamo a ringraziare Nihon Falcon e NIS America per averci fatto vivere un’avventura straordinaria all’interno di un modo incredibile. The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel III uscirà su Nintendo Switch il 30 giugno e potrà essere acquistato dal Nintendo eShop al prezzo di 59,99€ e nel caso in cui deciderete di preordinarlo riceverete 26 skin personalizzate per i personaggi.
Voto: 8
Combattimenti incentrati sull’azione, la frenesia e la velocità
Personaggi con un background interessante
Freeze fastidiosi del gioco che possono causare non pochi problemi
Alcune animazioni potevano essere curate meglio
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