Durante il Pokémon Presents dell’11 giugno è stato presentato Pokémon Smile, app per dispositivi mobili che promette di aiutare gli utenti a lavarsi i denti in maniera divertente, e dopo avervi fatto leggere una recensione goliardica abbiamo deciso di giudicare il nuovo gioco con un occhio più critico.
Partiamo col dire che la recensione di Pokémon Smile è un po’ complicata quando hai più di 30 anni, quindi il modo migliore per approcciarsi al gioco è cercare di immedesimarsi nel suo target di riferimento: i bambini.
Ho un Pokémon d’erba tra i denti
Lavarsi i denti è di per se un’operazione noiosa e che facciamo meccanicamente, se poi parliamo di bambini piccoli è molto probabile che debbano essere convinti e spronati a farlo. Utilizzare degli espedienti simpatici può essere la carta vincente, e questo Pokémon Smile lo sa bene!
Una volta avviato, il gioco ci chiede il permesso di accedere alla fotocamera in modo da inquadrare il nostro volto e decorarlo con cappellini ispirati a Pikachu, Eeevee, Charmander, Bulbasaur e Squirtle. Durante le nostre partite avremo poi modo di sbloccare altri copricapi per personalizzare il nostro avatar.
Lo scopo principale di Pokémon Smile è quello di seguire i comandi che appaiono sullo schermo mentre cerchiamo di ripulire una bocca virtuale dai batteri che la abitano. Il gioco riesce a tracciare i movimenti dello spazzolino usando la fotocamera frontale del nostro telefono e certe volte ci dice se stiamo strofinando troppo forte o troppo piano, mostrandoci sempre su quale area dovremmo concentrarci di più. Peccato che a volte il rilevamento non sia molto preciso, costringendoci a spostare in angolazioni particolari lo spazzolino o a ricominciare la spazzolata.
Durante il lavaggio, può spuntare improvvisamente una macchia più grande che rappresenta un Pokémon selvatico intrappolato nella nostra bocca (come ci sia arrivato non è dato saperlo, ma il dubbio ancora ci tormenta). Liberare il mostriciattolo dalla sporcizia è l’unico modo che ci permetterà di catturarlo, sì perché anche in questa versione avremo un Pokédex da completare!
In Pokémon Smile sono infatti presenti 151 Pokémon, e il metodo per acchiapparli è lo stesso utilizzato in Pokémon GO: prepara la Poké Ball, lanciala e… potresti vederlo scappare davanti ai tuoi occhi lasciandoti il sapore amaro del collutorio in bocca! Esatto, la cattura dei Pokémon non è certa! Una trovata del genere, per quanto simpatica, potrebbe scoraggiare i bambini dal continuare a giocare, o addirittura nel peggiore dei casi potrebbe farli arrabbiare poco prima di andare a letto per dormire.
D’altra parte, effettuare una cattura ci ricompenserà con un adesivo o un nuovo cappello.
Il fascino della semplicità
Graficamente Pokémon Smile è piacevole da vedere. Lo stile scarabocchiato e l’estetica “pucciosa” dei mostriciattoli sono ben curati, mentre i colori pastello contribuiscono a comunicare un giusto senso di rilassamento e spensieratezza. Avere una grafica semplice ma dall’effetto immediato è una mossa vincente per il target del gioco. Le musiche, invece, sono dei semplici motivetti senza infamia e senza lode e tendono ad essere ripetitive.
I menu sono molto intuitivi in quanto si basano su tre icone che ci daranno accesso ai cappelli, al Pokédex e alla possibilità di iniziare a spazzolare i denti. Una volta finita la pulizia il gioco scatterà automaticamente (e senza il vostro consenso) quattro foto che potrete salvare nel rullino del telefono.
Inutile dire che molto spesso queste foto sono una sorta di esposizione da museo degli orrori ma più che altro puó dar fastidio il fatto che vengano scattate senza permesso. Tuttavia questa opzione è tranquillamente bloccabile sia dal giocatore o, nel caso di bambini, dal genitore stesso.
Cosa pensano le mamme?
Per la recensione di Pokémon Smile e per immedesimarci ancora di più nel target, abbiamo deciso di far provare il gioco ai nostri cugini e abbiamo chiesto anche alle loro mamme cosa ne pensano di questa nuova app e quali migliorie vorrebbero veder introdotte.
Ad esempio ci hanno riferito che la “prima partita” sembra durare un po’ troppo e ciò rischia di far diminuire l’attenzione da parte dei bimbi che sicuramente preferirebbero un approccio più rapido e immediato. La selezione della durata, scoperta solo alla fine della prima run, dovrebbe poter essere decisa all’avvio del gioco stesso.
Rendere il titolo più “veloce” e accessibile porterebbe il bambino a ripetere lo spazzolamento con più interesse e divertimento, ma la sensazione di eccessiva durata della prima partita potrebbe essere semplicemente data dalla presenza del tutorial necessario per apprendere le basi dell’app. Altra funzione da migliorare è la scelta delle foto scattate in automatico che sono solamente quattro e il più delle volte poco presentabili.
Mostrami un sorriso smagliante
Pokémon Smile si presenta per quello che è, un simpatico passatempo per i più piccoli, che sicuramente apprezzeranno l’idea di lavarsi i denti indossando particolari cappelli e catturando Pokémon come ricompensa.
Ameranno la grafica e poco gli importerà se alcune volte la precisione dello spazzolino non è adeguata oppure se la videocamera non riesce a centrarli in maniera perfetta. Sapranno che prima di andare a dormire ci sarà il loro Pokémon preferito a fargli compagnia mentre svolgono un’attività che altrimenti sarebbe noiosa e ripetitiva.
Vi ricordiamo che il gioco è disponibile gratuitamente su dispositivi iOS e Android e che la versione provata girava su iPhone X. Ora basta leggere che si è fatto tardi! Di corsa a lavarsi i denti!
Voto: 7
Ottimo metodo per incoraggiare l’igiene orale dei più piccini
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