La serie di The Legend of Zelda ha sicuramente segnato un’epoca, considerata da molti il capostipite di un genere particolare, ovvero quello del GDR d’avventura. Phoenotopia: Awakening può essere inserito perfettamente in questo filone di videogiochi, ispirandosi fortemente alla sopracitata serie di Nintendo, ma allo stesso tempo arricchendo l’esperienza di gioco con caratteristiche peculiari.
Phoenotopia: Awakening ha uno sviluppo molto particolare, è sostanzialmente il reboot di un browser game del 2014 denominato “Phoenotopia” che aveva appassionato i fan del genere. Gli sviluppatori di Cape Cosmic, dunque, hanno voluto riportare il titolo su Nintendo Switch (sul quale è in esclusiva temporanea) con una veste grafica più dettagliata e più adatta alle console di nuova generazione.
Un misterioso rapimento
Nel gioco vestiamo i panni di Gail, una ragazzina dai capelli rosa molto coraggiosa che vive in un ridente villaggio di campagna. Nonostante la sua giovane età, ama l’avventura e durante una notte si addentra da sola in una fitta foresta che pullula di rospi mutanti per recuperare i bambini del villaggio dispersi.
Una volta recuperati i bambini ed esplorato il misterioso tempio presente ai confini della foresta, succede l’impensabile: una navicella aliena scende dal cielo rapendo i bambini per poi sparire nel nulla. Gail, intenta a scoprire i segreti dietro queste sparizioni, parte per l’avventura armata solo del suo bastone e del suo incredibile coraggio.
Si parte per l’avventura!
Phoenotopia: Awakening, come detto, si presenta come un titolo dai tratti molto avventurosi e una buona controparte di gioco di ruolo, sviluppando il suo gameplay su due fasi principali: l’esplorazione e i combattimenti. Sebbene possa sembrare qualcosa di già visto, l’esperienza di gioco è caratterizzata da un aspetto particolare, ovvero lo scorrimento laterale: la protagonista si muove esclusivamente su un piano in due dimensioni passando repentinamente da uno scenario all’altro spostandosi da destra a sinistra, come in un classico metroidvania.
Nonostante il side-scrolling possa penalizzare l’aspetto grafico del gioco, i luoghi di Phoenotopia: Awakening sono molto dettagliati con villaggi pieni zeppi di strutture da esplorare, ponti diroccati, città infestate, castelli, foreste e tanto altro. Ad arricchire, poi, il contenuto delle ambientazioni è presente anche un gran numero di NPC, fondamentali sia per acquistare armi, armature o altri oggetti utili per l’avventura, sia per ottenere suggerimenti sull’avanzamento della storia.
In alcuni luoghi, però, il numero elevato di personaggi può anche risultare controproducente: alcuni di loro, infatti, fungono solo da comparse e spesso utilizzano dialoghi pressoché inutili per il giocatore che si ritroverà a parlare con loro senza ottenere vantaggi spezzando inevitabilmente il ritmo incalzante del gioco.
La fase esplorativa di Phoenotopia: Awakening è comunque ricca di emozioni dati i numerosi dungeon che pullulano di tesori e nemici. All’interno delle strutture da visitare, però, non sono presenti solo esseri mutanti da uccidere, ma anche numerosi enigmi ambientali che rendono l’avventura molto più sorprendente e dinamica per il giocatore.
Un altro elemento particolare di Phoenotopia: Awakening è la mappa interattiva. Il giocatore, una volta lasciato un villaggio già esplorato, può camminare sulla mappa del gioco per raggiungere il luogo successivo, stando attento a evitare i nemici nelle circostanze per non essere catapultato in luoghi remoti pregni di pericoli e perdere eccessiva salute, il che potrebbe risultare fatale in combattimenti successivi.
La soluzione migliore è, dunque, fuggire per rimettersi in carreggiata e raggiungere il prima possibile il villaggio successivo. Sebbene questo aiuti ad aumentare la difficoltà complessiva del titolo, già elevata, spesso l’esplorazione risulta frustrante proprio perché non si ha la possibilità di controllare la mappa con tranquillità e pensare al modo più facile e veloce per raggiungere il punto d’interesse successivo.
Istinto di sopravvivenza
L’altro aspetto cruciale di Phoenotopia: Awakening è sicuramente la sopravvivenza. I dungeon da esplorare sono pieni zeppi di nemici che attaccano da tutti i lati e ogni salto sbagliato o passo falso può costare la vita per Gail. Un ottimo tempismo e una buona dose di fortuna possono aiutare il giocatore a evitare il game over che lo farà ripartire inevitabilmente dall’ultimo salvataggio.
I nemici del gioco sono molteplici, ognuno con il proprio schema di attacchi e spesso ben caratterizzati all’interno dell’ambiente in cui si trovano. Dai rospi mutanti delle foreste ai cavalieri armati di ascia all’interno delle fortezze sotterranee. Sopravvivere non è affatto semplice, il gioco risulta punitivo e spesso c’è troppo dislivello tra i danni inflitti dal giocatore e quelli subiti. Se non si hanno abbastanza punti salute e delle buone armi, sarà quasi impossibile avere la meglio su nemici più forti o, ancor peggio, i Boss.
Phoenotopia: Awakening, in ogni caso, offre al giocatore delle soluzioni per sconfiggere i nemici più facilmente. Nel gioco, infatti, è presente una buona quantità di armi differenti, sia a distanza che corpo a corpo, che possono essere acquistate dai mercanti nei villaggi tramite le monete, le quali sono nascoste all’interno delle casse, dei vasi e degli scrigni all’interno delle strutture.
Dalla mazza chiodata alla balestra, dalla lancia alla fionda; le possibilità sono molteplici e permettono al giocatore di scegliere l’arma migliore per sconfiggere quel determinato nemico o quel determinato Boss. Mediante l’inventario rapido, inoltre, il giocatore può selezionare l’arma o l’oggetto che desidera in maniera facile e veloce senza aprire il menù del gioco.
Se da una parte i danni inferti ai nemici possono essere aumentati dalle armi più potenti, i danni subiti dal giocatore possono essere diminuiti grazie alle armature, anch’esse acquistabili dai mercanti, oppure aumentando i punti salute mediante i cuori nascosti nella mappa di gioco. Ogni cuore fornisce 4 punti salute in più a Gail, ma scovarli è molto difficile e spesso è necessario risolvere enigmi complessi o affrontare dungeon specifici per ottenerli.
Oltre alla vita, il giocatore deve stare attento anche alla stamina: questa barra di colore verde si consuma ogni volta che Gail compie un azione come correre o attaccare con le armi. Una volta che l’energia scende sotto il limite, il giocatore non sarà più in grado di correre, saltare e attaccare, ma è costretto ad attendere che la barra si ricarichi. Questo forse è l’aspetto che punisce di più il giocatore che, spesso, è costretto a fuggire dai nemici proprio perché la barra della stamina si è consumata.
Anche la barra dell’energia, così come quella della vita, può essere aumentata mediante speciali cristalli che possono essere trovati all’interno della mappa di gioco.
Un mix di colori e dettagli
Phoenotopia: Awakening non presenta gravi difetti tecnici, il comparto artistico del titolo è piuttosto regolare con una pixel art dai colori accessi, ma che spesso non rendono giustizia ai molteplici dettagli presenti all’interno delle città. C’è stato comunque un grosso passo avanti dal punto di vista artistico rispetto al browser game del 2014.
I comandi sono piuttosto intuitivi, ma spesso poco responsivi e il giocatore è costretto a premere più di una volta per poter saltare o attaccare. Questo aspetto risulta ancor più frustrante in un gioco molto punitivo in cui anche il minimo errore può costare il game over.
Il gameplay, tutto sommato, risulta vario e stimolante, anche grazie alle numerose attività che il giocatore può svolgere: oltre a esplorare e combattere, infatti, è possibile cucinare mediante un simpatico minigioco, pescare, coltivare, fare incantesimi e anche compiere delle sfide secondarie durante l’avventura.
Paura e delirio
Phoenotopia: Awakening è sicuramente un titolo da giocare a piccole dosi, con calma, perché a lungo andare può risultare frustrante per i giocatori poco pazienti dopo numerose morti. In ogni caso l’esperienza di gioco è appagante, offrendo un’avventura ricca di dungeon e nemici diversi, sorprendendo il giocatore con un gameplay vario e stimolante. Il titolo è disponibile in esclusiva temporale su Nintendo Switch dal 20 agosto.
Voto: 6.5
Grande varietà di armi e nemici
Comparto artistico buono
Pixel art non impeccabile
Comandi poco responsivi
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