Luca Sirico
Era l’ormai lontano 28 aprile 2020, una data molto vicina alla parziale ma prima riapertura delle attività dopo il lockdown nazionale. In quel giorno è stato rilasciato SnowRunner, uno dei giochi che segue la saga Spintires di simulatori su PlayStation 4, Xbox One e PC.
A distanza di un anno e un mese, gli sviluppatori di Saber Interactive hanno permesso il debutto di SnowRunner anche su Nintendo Switch, sempre sotto il nome dell’editore videoludico Focus Home Interactive. Acquistabile dal 18 maggio 2021 sul Nintendo eShop per 39,99€, SnowRunner offre un’esperienza particolare come guida di mezzi pesanti.
Uno squarcio di vita proletaria
Sei un camionista, alla guida di un pickup (Chevrolet CK1500) un po’ “fuori forma” nelle campagne fangose del Michigan. Il tuo compito è raggiungere una torre di osservazione distante qualche centinaio di metri per avere uno sguardo più completo della zona circostante. Raggiunto il punto di vedetta, il tuo primo incarico è quello di portare a termine la costruzione di un ponte in metallo e legno al di sopra del fiume. Come? Portando a destinazione un carico di assi lavorate.
Ambientazioni azzeccate per quello che è il senso del gioco. Il gameplay si diversifica a seconda del luogo, della stagione e del meteo, per imparare a padroneggiare l’aderenza al suolo degli pneumatici sui diversi terreni. Il ciclo giorno-notte rende il tutto più realistico, accompagnato dalla fitta vegetazione e dalla fauna non sempre visibile. Da ogni posizione di partenza si possono sbloccare luoghi più lontani, a partire dalle torri di osservazione e dagli incarichi portati a termine.
Tutto comincia nella Black River del Michigan, zona deforestata e parecchio fangosa. Sbloccabili più in avanti un’Alaska particolarmente aspra e fredda, con strade sdrucciolevoli perché ricoperte di ghiaccio. Mentre quel poco di vegetazione presente è sommersa per metà dalla neve, essa è diventata meta di numerose compagnie petrolifere. Ci si sposta di continente raggiungendo la grande area siberiana della Russia, precisamente a Tajmyr, circondata da boschi che ospitano fabbriche desolate. C’è, però, ancora la possibilità di lavorare per i camionisti temerari.
Un’esperienza concreta e realistica
L’inizio in medias res del titolo è stato particolarmente apprezzato. Un tutorial che ti immerge non solo in modo diretto e spedito nelle meccaniche, ma anche nelle modalità di sviluppo del gioco stesso. Non mancano ovviamente gli avvisi successivi durante il gameplay, che svelano di volta in volta nuove funzioni durante il susseguirsi degli eventi. Questo fattore rende SnowRunner un gioco in perenne sviluppo, cosa non da poco dati i suoi evidenti e non mascherabili “paraocchi” da simulatore.
Quella di SnowRunner è un esperienza ibrida. Ciò di cui si nota l’equilibrio è la sua natura tecnica da vero e proprio simulatore di guida off-road unita alla sua natura più da quest game, cioè quella fetta del gioco che rende attivo e continuo il gameplay. Se lo scomparto pratico-tecnico è molto curato, in termini di meccaniche di gioco che avvicinano questo titolo alla realtà della vita da camionista, questo non basterebbe per far scorrere un gioco così massivamente univalente. Le possibilità di scelta tra i diversi incarichi che si possono accettare rende il gioco vario, e ciò non è separabile dal vasto open space che si ha a disposizione in più regioni degli Stati Uniti d’America.
Ciò che forse rende tutto troppo “macchinoso“, soprattutto nei primi passi fatti in gioco, è il cosiddetto effetto matriosca. Piccolo esempio esplicativo: per completare la missione bisogna superare un ponte, i cui materiali vanno recuperati alla segheria più vicina, la quale si trova al di là di un altro ponte di cui serve recuperare le assi di legno. Dopo aver fatto questi passaggi, però, il gioco torna ad essere poco vincolante.
Attenzione al freno a mano
Niente da dire sull’apparato tecnico riguardante la guida in sé. Ogni veicolo ha le sue caratteristiche: rapporto peso-potenza, resistenza, consumo etc. Qualcuno più leggero è tendenzialmente più rapido e meno goffo nei movimenti, grazie alla presenza del sistema antipantano ma di conseguenza meno adatto a trasporti consistenti. Il realismo della guida si nota dall’inizio: cambio marce (bassa per il fango, le classiche cinque automatiche), il freno di stazionamento.
I danni sono reversibili, proprio perché realistici. Possono riguardare il motore, gli pneumatici, le sospensioni, il cambio e la loro entità è visibile in tempo reale. Sta al giocatore fare la necessaria attenzione a non usare nel modo sbagliato il verricello allungabile, decelerare in procinto di una curva ed evitare acqua e sassi sulla strada. In ogni zona del gioco c’è un meccanico a cui fare affidamento per le riparazioni, come le stazioni di servizio per il rifornimento di carburante (capienza massima indicata per ogni mezzo utilizzato). Ci si può far aiutare anche da un altro veicolo, sfruttando la modalità cooperativa.
Gli errori sono ciò che serve per imparare a muoversi con cautela. Nel peggiore dei casi, ad esempio un impantanamento permanente o un ribaltamento del carico, si può utilizzare la funzione “recupera”. SnowRunner non è un gioco semplice, serve comunque un po’ di allenamento per imparare le meccaniche di gioco. Portare a termine una missione significa farlo seguendo il percorso meno complesso e più sicuro, senza riportare danni né al carico né al veicolo e dando un occhio sempre al carburante.
Una giornata di lavoro “fai da te”
SnowRunner ti da’ davvero la possibilità di creare da te la tua giornata di lavoro. Gli incarichi e i contratti che comporranno la tua impegnativa giornata potrai sceglierli tu: in base alle esigenze, a ciò che ti va di andare a riparare o, più semplicemente, in base a quanto ti serve guadagnare. Il denaro che metterai da parte, visualizzabile direttamente sul tuo “profilo camionista”. Che questa autonomia di gioco sia un aspetto positivo o negativo sta all’opinione soggettiva di ogni giocatore: coloro che preferiscono una campagna tradizionale ne potrebbero sentire la mancanza.
Quaranta veicoli diversi tra loro è una scelta davvero vasta. Più si va avanti nel gioco, più si guadagnano dollari virtuali, più la disponibilità di mezzi è ampia. Chevorlet, Ford, Freightliner e tanto altro nel negozio camion accessibile da qualsiasi garage. Aziende produttrici di fuoristrada, autocarri, autoarticolati, caterpillar e truck mettono a disposizione un tipo di mezzo che soddisfi i requisiti di quella missione da portare a termine.
Per aumentare la portata di carico, sono presenti nel gioco anche dei negozi dedicati ai rimorchi. Acquistabili a prezzi onesti, sono intercambiabili in qualsiasi luogo della mappa in base alle esigenze. Ce ne sono un’infinità, ognuno adatto al veicolo a cui si fa riferimento.
Aspetto che rende l’esperienza di SnowRunner ancor più individuale è quello della personalizzazione dei veicoli in sé. Questa comprende sia l’area tecnica e di composizione del mezzo, con pneumatici e parabrezza che si adattano a un particolare terreno, un cambio bilanciato o da fuoristrada o le componenti del telaio; sia l’area cosmetica, con colori, adesivi, tende e pupazzetti. In questo modo si potrà rendere proprio il veicolo con il quale bisogna lavorare.
Ha senso su Nintendo Switch?
Sì, ha senso. Ma se lo ha ora, perché non avrebbe dovuto avere senso prima? Ovvio che, data la portata del titolo, rispetto alle versioni per PC e per le altre console si notano alcuni tagli grafici. Ciò non rende SnowRunner meno godibile su Nintendo Switch a livello di prestazioni, sia in modalità portatile sia in quella tradizionale.
Si nota qualche rallentamento nel caricare l’overworld durante le missioni, qualche cespuglio o albero che appare in ritardo. Forse Saber Interactive avrebbe dovuto lavorare un po’ di più sulla questione musicale. Accompagnare il gameplay di un titolo che va giocato in tranquillità con una musica adatta avrebbe dato un tocco in più. Per quanto riguarda, invece, l’audio che riprende l’ambiente e i veicoli in moto non c’è molto da dire.
La modalità co-op permette a 4 giocatori online di aiutarsi a vicenda per raggiungere un obiettivo. Quella offline, invece, costringe il giocatore (o i giocatori) all’utilizzo di un altro controller, poiché i due Joy-Con vengono utilizzati assieme per controllare i veicoli.
Conclusioni
Tirando le somme, SnowRunner è un gioco complesso da analizzare. In generale possiamo dire che non garantisce longevità di gameplay, ma se sei un amante di un paesaggio rurale e desolato e ha voglia di sporcare il parabrezza di fango, questo è il gioco che fa per te. Per gli altri, la simulazione di guida off-road che offre il titolo di Saber Interactive è sì impegnativa, ma piacevole.
La personalizzazione compensa il gameplay, assieme alla scelta autonoma della propria giornata lavorativa e delle strade da prendere per completare l’incarico. Ricco di alternative, povero di continuità. SnowRunner non è adatto a tutti: un gioco di sostanza che vacilla su qualche dettaglio.
Voto: 7
Personalizzazione dei veicoli e della scelta delle missioni
Ambientazioni diversificate
Gameplay limitato e ridondante
Comparto audio e musica poco convincente
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