Pokémon Scarlatto e Violetto stanno facendo discutere animatamente la community, incerta sul destino dei nuovi titoli e insicura su ciò che l’attende. Su Facebook abbiamo voluto porre ai fan dei mostriciattoli tascabili una domanda:”Quali sono le cose che non vorreste vedere in Pokémon Scarlatto e Violetto?” e le risposte che abbiamo ricevuto sono state tante e, spesso, concordi. A seguire, le 10 cose che i fan non vorrebbero vedere nei titoli di nona generazione!
L’ordine in cui sono elencati gli elementi che non vorrebbe l’utenza nei nuovi titoli Pokémon è casuale, perciò questa non è una classifica. Il progetto ha visto la collaborazione di Alessandro Furriolo, Simone Gennaro e Giorgia Pelliccia.
1) Una storia principale scontata
Negli anni i titoli della saga principale di Pokémon ci hanno regalato incredibili storie come quella di AZ e del suo amato Floette, quella di Cyrus e il suo desiderio di distruggere l’universo per ricrearne uno senza emozioni oppure un evergreen come il diario della nascita di Mewtwo sull’Isola Cannella. Negli ultimi capitoli, invece, le avventure si sono molto semplificate fino a diventare un banale scontro tra il bene e il male come in Pokémon Spada e Scudo. Ovviamente anche la storia che prende vita a Galar ha avuto dei momenti emozionanti, ma sicuramente non al livello dei precedenti capitoli.
Il compito è sicuramente difficile: creare una storia e dei personaggi di prima classe non è un lavoro semplice per nessuno, specialmente per un mondo come quello dei Pokémon che ha fan di ogni età sparsi in tutto il mondo. Il desiderio delle community è quindi quello di trovare in Pokémon Scarlatto e Violetto una trama avvincente ed emozionante con dei personaggi non piatti ma bensì pieni di sfaccettature e con un background coerente, mossi da ambizioni e convinzioni non banali.
2) Pokédex ridotto, mai più!
Un’altra cosa che i fan non vorrebbero vedere in Pokémon Scarlatto e Violetto è l’assenza del Pokédex Nazionale. Questo problema si protrae da diverse generazioni di giochi, addirittura da Pokémon Sole e Luna, incontrando da subito il disappunto degli Allenatori. Il completamento del Pokédex è infatti uno degli obiettivi più interessanti e soddisfacenti dei giochi Pokémon, e l’impossibilità di poter ottenere tutte le oltre ormai 900 creature in unico titolo è diventato frustrante.
Le voci del Pokédex aiutano infatti a conoscere nuove informazioni su ogni singolo Pokémon e sul loro comportamento. In molti casi è anche interessante vedere i diversi punti di vista che la gente ha su un determinato Pokémon in base alla regione di appartenenza. Sicuramente dopo Leggende Pokémon: Arceus il completamento del Pokédex è tornato ad avere un ruolo centrale nel gameplay del gioco. La speranza è che quindi in Pokémon Scarlatto e Violetto ritorni il Pokédex Nazionale in modo da scoprire nuovi dettagli su tutti i Pokémon conosciuti finora: dal numero 001, Bulbasaur, al numero 905, Enamorus.
3) Post-game non all’altezza della storia
Un elemento che ha messo in accordo molti utenti è stato quello che generalmente consideriamo il post-game, ovvero ciò che accade dopo aver completato il gioco principale. Negli ultimi titoli abbiamo assistito a una diminuzione sempre più evidente della qualità della storia una volta sconfitta la Lega. In alcuni giochi, infatti, c’era poco altro oltre alla cattura dei leggendari e il completamento del Pokédex. Il tutto condito da trame discutibili con l’intento di allungare il brodo oppure, come accaduto in Pokémon Spada e Scudo con i suoi DLC, abbiamo dovuto pagare un degno proseguimento del gioco, anche se un po’ slegato dalla storia principale.
Ciò che vorrebbe l’utenza è la presenza di un post-game corposo, ricco di nuovi elementi e aree esplorabili. Ricordiamo tutti il Settipelago di Kanto, composto da nove isole di cui tre accessibili durante il viaggio per la regione, quattro solo dopo aver sconfitto il Campione della Lega e due raggiungibili esclusivamente tramite evento. La presenza di attività come questa al termine del gioco ha reso i titoli ancora più coinvolgenti e divertenti, consacrandoli come indimenticabili. Quello che la community vorrebbe è proseguire l’avventura arricchendo ciò che abbiamo vissuto con qualcosa di inedito, che ci faccia capire che oltre alla storia appena vissuta c’è un mondo di segreti da scoprire, di aree da visitare e di Pokémon da catturare.
4) Un team malvagio ridotto a comparsa
Da sempre una parte fondamentale nella storia dei giochi Pokémon, è la presenza di un team malvagio e di un rivale come antitesi del protagonista, ma prendendo in considerazione le ultime generazioni, questo aspetto è venuto decisamente a mancare. L’assenza è oggettivamente figlia della scelta di Game Freak di rimescolare la formula classica dell’avventura principale, rimasta da questo punto di vista abbastanza immutata per gran parte dei vecchi giochi Pokémon.
Avversari come il Team Rocket, il Team Plasma, o anche quelli più stravaganti come il Team Idro e Magma, hanno contribuito a rendere le prime generazioni Pokémon indimenticabili anche per la loro storia. Gli ultimi giochi, a partire da Pokémon Sole e Luna, hanno proposto dei team avversari decisamente sui generis. Pensiamo al Team Skull, i cui membri durante gran parte dell’avventura agiscono come dei semplici teppisti, per poi lasciare spazio al reale antagonista del gioco (scelta che alcuni hanno anche apprezzato, vista l’ottima caratterizzazione dei principali esponenti del gruppo), o il criticato Team Yell di Pokémon Spada e Scudo, che non ha alcun ruolo se non fare il tifo per l’Allenatrice Mary e ogni tanto fungere da dimenticabile stop sul nostro percorso.
Allo stesso modo, si sente l’assenza di un rivale che realmente metta i bastoni fra le ruote al nostro protagonista, infatti nel tempo è stato mutato in semplice compagno di viaggio, un vero e proprio supporter nella nostra avventura, che ha però perso ogni funzione di reale sfida o forza motivante per spingerci a diventare sempre più forti.
Come dimenticare personaggi come Blu, Silver o N (che rappresentava sia un rivale e sia l’esponente principale del team antagonista), rimasti nel cuore di tutti i giocatori grazie al loro ruolo fortemente contrapposto a quello dell’Allenatore protagonista, oltre che alla loro caratterizzazione iconica. Ci auguriamo perciò che in Pokémon Scarlatto e Violetto ci sia un ritorno alle origini, con la presenza di un rivale e di un team malvagio che possano costituire un vero ostacolo sulla strada per diventare Campioni e salvare la regione dal pericolo incombente.
5) Un gioco senza la scelta della difficoltà e senza rompicapi
Una modifica che i fan richiedono da tempo è la possibilità di scegliere il livello di difficoltà del gameplay. Il target principale dei titoli Pokémon sono sicuramente i bambini e quindi un gameplay troppo difficile non sarebbe adatto alla loro giovane età. Allo stesso tempo, però, è vero che Pokémon Versione Verde e Pokémon Versione Rossa sono stati rilasciati ormai 26 anni fa e ci sono, dunque, molti giocatori adulti che vorrebbero poter godere di una difficoltà più alta. Il giusto compromesso sarebbe la possibilità di poter scegliere tra diversi livelli di difficoltà per far così divertire sia i giocatori esperti che i novizi.
Stessa cosa può essere detta per gli NPC che ti suggeriscono cosa fare per andare avanti con la storia, o addirittura come nel caso di Galar la mappa dello Smart Rotom che indica direttamente dove andare e che cosa fare. In passato il giocatore doveva capire cosa fare senza l’aiuto degli NPC presenti nel gioco. Uno degli esempi più eclatanti è sicuramente il rompicapo della Sala Incisa di Pokémon Rubino, Pokémon Zaffiro e Pokémon Smeraldo. Alcuni fan sperano sicuramente che in Pokémon Scarlatto e Violetto torneranno delle quest e dei rompicapi impegnativi come lo era stato decifrare un codice in braille per catturare Regirock, Regice e Registeel.
6) Un gameplay troppo facilitato dalla meccanica dell’amicizia
Ciò che ha caratterizzato i giochi dalla sesta generazione in poi è l’amicizia, un’innovativa meccanica introdotta in Pokémon X e Y. Diversa dall’affetto presente già dai primi giochi, l’amicizia è una statistica espressa da 0 a 5 cuori che cresce attraverso le interazioni con il Pokémon. Più è alto il livello, più benefici avrà l’Allenatore durante i combattimenti. Ed è proprio questo l’elemento criticato dall’utenza: la facilità del gioco una volta che l’amicizia con i propri compagni di squadra aumenta.
Quando si raggiunge il massimo dell’amicizia con il proprio Pokémon, le agevolazioni ottenute in battaglia sono tante e, a volte, fondamentali per stabilire l’esito positivo della lotta. Ricordiamo, per esempio, che è possibile guarire dalle condizioni di stato, mandare a segno un brutto colpo o restare in vita con un PS per fare bella figura sull’Allenatore. Ciò che vorrebbe la community è la totale assenza dei vantaggi durante i combattimenti, poiché facilita fin troppo un gioco già relativamente semplice. Malcontenti causati dall’affetto li abbiamo visti ultimamente con Pokémon Diamante Lucente e Perla Splendente, titoli criticati soprattutto per questo elemento troppo invadente.
7) Battaglie e gameplay poco reattivi e dinamici
Senza alcun dubbio, uno degli elementi più apprezzati di Leggende Pokémon: Arceus è il ritmo del gameplay. Passare dalle fasi di esplorazione alle battaglie e viceversa risulta dinamico, veloce e incredibilmente soddisfacente. E proprio questo dinamismo invoglia gli Allenatori a continuare a giocare per arrivare a quello scontro o cattura in più. Lo stesso non si può certo dire con i capitoli principali precedenti. Le transizioni tra mappa e fase di lotta, l’intro in cui il Pokémon spunta fuori dall’erba alta, le lente distribuzioni di Punti Esperienza, i livelli che aumentano e le nuove mosse apprese spezzano continuamente l’azione.
Quanti di voi rinunciano totalmente a esplorare un percorso se prima non si è fatta scorta di repellenti, per evitare di perdere troppo tempo in incontri casuali interminabili? Questo è un elemento che dovrebbe decisamente cambiare, prendendo spunto proprio da Leggende Pokémon: Arceus. Basti pensare alla comodità di poter riprendere subito a giocare dopo un combattimento, mentre i Punti Esperienza e le altre statistiche aumentano senza bloccarci in schermate statiche e noiose.
Le immagini di Scarlatto e Violetto, diffuse nel primo trailer, mostrano l’Allenatore in pose simili a quelle viste in Leggende Pokémon: Arceus, con i Pokémon intenti a darsi battaglia presumibilmente nello stesso luogo in cui ci si trovava prima dell’inizio della lotta (apparentemente senza le classiche transizioni degli incontri casuali, tipiche dei JRPG e delle precendenti generazioni Pokémon). Per quanto non crediamo che il gameplay di Arceus verrà riproposto in toto nei nuovi giochi, la speranza è che ne vengano quantomeno mantenuti dinamismo e velocità di gioco.
8) La vecchia gestione delle mosse
Spesso ci si dimentica che la serie di Pokémon è prima di tutto un JRPG, ossia un Gioco di Ruolo di stampo giapponese. Uno dei capisaldi del genere è senza dubbio la possibilità di utilizzare i membri del proprio gruppo, o in questo caso i Pokémon della propria squadra, in combattimenti a turni contro avversari e nemici, selezionando di volta in volta le tecniche e le mosse più appropriate. In questo genere di giochi, la gestione e la personalizzazione delle abilità dei propri personaggi rappresenta uno degli elementi più amati dagli appassionati.
Per tale motivo, una delle evoluzioni maggiormente apprezzate dai fan di Pokémon è stata quella di poter intervenire in maniera sempre più approfondita sulla gestione dei nostri mostriciattoli tascabili: affidando strumenti, scegliendo le loro mosse attraverso sistemi sempre più liberi (si pensi all’abbandono delle MN, o la possibilità di riutilizzare le MT all’infinito), o alterando le loro statistiche in maniera diretta o indiretta. Tuttavia, pur introducendo una maggiore possibilità di modificare le mosse e le abilità dei nostri Pokémon, alcuni elementi risultano essere ancora eccessivamente arcaici.
Si pensi per esempio alla necessità di rivolgersi a determinati NPC, come i famigerati Cancellamosse, in modo da poter recuperare o insegnare attacchi specifici, rendendo tutto il procedimento lento e macchinoso. Leggende Pokémon: Arceus ha però fatto un enorme passo in avanti, dandoci la possibilità di modificare in ogni momento la lista di mosse di ogni membro della nostra squadra, scegliendo tra tutte quelle imparate in precedenza. Questo permette di poter affrontare ogni sfida che ci si para davanti essendo sempre preparati e, allo stesso tempo, evitando di spezzare il ritmo di gioco a causa di continue visite presso il Ricordamosse di turno.
Speriamo che nei giochi di nona generazione questa innovazione venga riproposta e ampliata, permettendoci magari di conoscere in anticipo quali mosse i nostri Pokémon impareranno salendo di livello, in modo da pianificare e costruire ancora meglio la squadra dei nostri sogni.
9) Lotte monotone e Allenatori con sempre gli stessi Pokémon
Diciamocelo chiaramente: quante volte durante il corso del vostro viaggio in giro per le regioni del mondo Pokémon avete sbuffato alla vista di un Allenatore nel percorso e cercato di non incrociare il vostro sguardo con il suo? Le lotte tra mostriciattoli sono l’elemento che simboleggia il brand più di ogni altra cosa, perciò trascurarle non è una scelta vincente. Ritrovarsi nel classico percorso di mare e dover affrontare diversi Pescatori con sei Magikarp di fila non è propriamente divertente, ma questo vale in generale per quasi tutti gli Allenatori con cui bisogna scontrarsi nel corso dell’esperienza di gioco.
Nei giochi Pokémon è difficile trovare una grande varietà di componenti delle squadre degli Allenatori e questo era giustificabile nei primi titoli, quando le creature esistenti erano ancora relativamente poche. Ma, ormai, abbiamo raggiunto la quota di 905 mostriciattoli (comprese le forme regionali ed escluse quelle che verranno aggiunte con Pokémon Scarlatto e Violetto): creare delle squadre con tanti Pokémon diversi in modo da non risultare ridondanti è assolutamente fattibile e potrebbe dare una marcia in più al gioco, rendendo le lotte un minimo più frenetiche ed entusiasmanti.
Inoltre, gran parte dei combattimenti sono semplici sfide in singolo, sono relativamente poche le Lotte in Doppio presenti all’interno dei giochi. Sarebbe bello se in Pokémon Scarlatto e Violetto ci fosse un incremento di combattimenti particolari, magari aggiungendo nuove meccaniche come quella della Lotta in Triplo e della Lotta a Rotazione, introdotte in Pokémon Nero e Bianco. Insomma, i fan vorrebbero un po’ di pepe non solo durante le sfide contro i Capopalestra, i Superquattro e il Campione, ma anche quando incrociano lo sguardo con un Bullo o un Avventuriero nei vari percorsi.
10) Charizard e tutte le forme dei Pokémon di Kanto
Non potevamo ovviamente non parlare di Charizard, il Pokémon Fiamma è sicuramente uno dei mostriciattoli più amati e più famosi al mondo ma, allo stesso tempo, molti fan sono stufi di vederlo con una nuova forma praticamente in ogni gioco Pokémon. Nel corso degli anni Charizard ha infatti ricevuto ben due megaevoluzioni, quali MegaCharizard X e MegaCharizard Y (è stato l’unico mostriciattolo insieme a Mewtwo a ricevere due megaevoluzioni diverse) oltre a una nuova forma Gigamax in Pokémon Spada e Scudo. Ovviamente questo ha fatto storcere un po’ il naso ai fan che preferirebbero vedere delle forme alternative di altre creature altrettanto amate ma che troppo spesso vengono snobbate.
Questo discorso può anche essere esteso ai Pokémon di Kanto in generale. I primi 140 Pokémon della storia appaiono quasi sempre in ogni titolo del brand e molti di loro hanno delle forme speciali che altre creature più recenti non hanno. Per esempio, per quanto riguarda le megaevoluzioni, introdotte con Pokémon X e Y, ben 14 Pokémon di Kanto hanno ricevuto una nuova forma. Una cosa simile si è poi vista in ottava generazione con l’introduzione del fenomeno Gigamax. In Pokémon Spada e Scudo infatti, oltre al sopracitato Charizard, altri 11 Pokémon di Kanto hanno una forma Gigamax. Per quanto riguarda le altre regioni: Galar ha 18 forme Gigamax (includendo le due forme diverse di Urshifu) e Unima solamente 1 (Garbodor), e infine c’è Melmetal che non è di nessuna regione specifica. Salta subito all’occhio che le regioni di Johto, Hoenn, Sinnoh, Kalos e Alola siano state completamente ignorate per questa meccanica.
Le speranze per la nona generazione
Al momento non possiamo dire per certo se Game Freak deciderà o meno di intervenire su questi punti, o se Pokémon Scarlatto e Violetto manterranno un eccessivo legame con i giochi passati. Di sicuro i fan della serie sono sempre più ansiosi di scoprire quali novità saranno introdotte per rivoluzionare la formula che tanto amiamo, nonostante ci siano ancora degli elementi che preferiremmo veder totalmente rinnovati nei giochi di nona generazione. Nell’attesa di scoprire di più, vi ricordiamo che Pokémon Scarlatto e Violetto sono già pre-ordinabili direttamente sul sito di GameStop!
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