Quando pensiamo a un mondo post-apocalittico siamo abituati ad immaginarci lande deserte e prive di vita, cui splendore è ormai perduto, ma Cloud Gardens porta una prospettiva diversa su questi paesaggi. Sviluppato da Noio, una piccola casa di sviluppo che ha lavorato anche a Kingdom: New Lands, il videogioco mostrerà ai giocatori la bellezza e il fascino nascosti degli scenari distopici.
Ridurre, riutilizzare e… riciclare!
Il gameplay di Cloud Gardens è tanto semplice quanto efficace: il giocatore avrà a disposizione dei semi che, una volta piantati, potranno crescere grazie al riciclaggio. Macchine, gnomi da giardino e lattine saranno necessari per fare fiorire le nostre piante e piantarne delle nuove; il livello sarà completato quando l’indicatore raggiungerà il 100%, ossia una volta che lo scenario sarà riempito di vegetazione. Le piante potranno essere piantate ovunque, dai segnali stradali alle macchine, producendo magnifici microcosmi ricolmi di natura.
Nell’avanzare dei 7 mondi di gioco – che conteranno oltre 100 livelli – si sbloccheranno meccaniche e nuove piante. Ognuna di queste avrà un ruolo specifico: alcune potranno espandersi sui muri, altre sui pavimenti e alcune potranno crescere rigogliose verticalmente; il giocatore potrà sfruttare le peculiarità delle singole piante per completare i vari scenari. La difficoltà dei singoli livelli non è alta, ma si adatta perfettamente al clima di tranquillità e spensieratezza che il gioco vuole offrire.
Cloud Gardens offre inoltre una modalità creativa in cui il giocatore può utilizzare liberamente oggetti ed edifici sbloccati mano a mano con il proseguire dei livelli. Non sarà necessario per far crescere le piante piazzare oggetti in questa modalità: una volta piantate essere cresceranno autonomamente al massimo. Si potrà inoltre accedere alla modalità foto dove sarà possibile regolare a piacere luci e colori dello scenario, al fine di ottenere lo scatto perfetto del paesaggio creato.
Armonie minimaliste per rilassarsi
Durante il gameplay il giocatore sarà accompagnato da una costante musica lo-fi – di Amos Roddy – che si sposa perfettamente all’ambiente di gioco. La colonna sonora è inoltre interattiva: ad ogni azione del giocatore, che sia piantare un seme, raccogliere i fiori o piazzare un oggetto, si produrranno effetti sonori che contribuiranno al surrealismo onirico che caratterizza il gioco. In sottofondo una corrente d’aria sarà sempre udibile dalla distanza: ci troviamo tra le nuvole.
I modelli low poly e le texture in pixel art sono perfetti per creare gli scenari: il minimalismo permette al giocatore di orientarsi anche nelle situazioni in cui altrimenti non sarebbe possibile per via dell’accatastare degli elementi. Con pochi e semplici pixel e poligono Cloud Gardens riesce a creare panorami magnifici, che ci ricordano l’importanza della natura.
Le proprie opere potranno essere ammirate a 360° grazie ad un giroscopio ed è inoltre possibile zoomare avanti e indietro sui vari scenari. Il touch, nonostante si potesse adattare bene ad un contesto simile, non è stato implementato, così come le possibili funzionalità dei Joy-Con, utilizzati prettamente come un normale controller.
Un’esperienza onirica
Cloud Gardens offre al giocatore un viaggio in cui il surreale è parte integrante dell’esperienza di gioco, e aiuta nel rendere l’aspetto grafico immersivo e piacevole. Non sarà importante scervellarsi per risolvere i rompicapi, il gioco ha infatti come obiettivo un relax totale per liberare la mente e in questo riesce alla perfezione. Come molti titoli simili può risultare alla lunga ripetitivo, ma ha il vantaggio di non avere “scadenza” o un ritmo frenetico da seguire, il che permette di riprenderlo ogni volta che si vuole.
Il titolo è disponibile sul Nintendo eShop a 14,99 € ed è ideale per chi vuole lasciare da parte le tensioni per godersi un’avventura dove la frustrazione e lo stress quotidiano non saranno altro che lontani ricordi.
Voto: 7.5
Effetti visivi e sonori perfetti per rilassarsi
Gli scenari sono unici e caratteristici
Porta una nuova prospettiva sui paesaggi distopici
Le piante non hanno meccaniche totalmente uniche e risultano simili tra loro
Cosa ne pensi? Facci sapere la tua sulla nostra chat Telegram, sul Forum o sui canali Social!