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Trinity Trigger, Recensione: un JRPG vecchia scuola

Trinity Trigger è un JRPG abbastanza semplice che anche adottando delle idee interessanti e ispirate non riesce a dare il meglio di se.

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   · 3 min lettura Recensioni
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Trinity Trigger arriva su Nintendo Switch donandoci un JRPG che si rifà ai capisaldi del genere cercando di aggiungere alcune interessanti novità sul lato gameplay.

Il titolo sviluppato da FuRyu e pubblicato da Marvelous Games ci porterà in un mondo fiabesco ambientato da misteriose creature che svolgono un ruolo importante all’interno dei combattimenti ma che purtroppo presenta alcune imperfezioni che non riescono a farlo brillare del tutto.

La guerra degli Dei

La storia di Trinity Trigger narra della tremenda lotta tra gli Dei dell’Ordine e gli Dei del Caos, misteriose entità che bramano il controllo della terra di Trinitia. In questo conflitto si inserisce Cyan, il nostro protagonista scelto per diventare uno dei Guerrieri degli Dei, che si imbarcherà in un classico viaggio per salvare il mondo in compagnia di Elise e Zantis.

Trinity Trigger

La trama del gioco è abbastanza semplice, non brilla per originalità e segue gli standard dei più classici JRPG di un tempo incentrati sul cammino dell’eroe, città da visitare e mostri da sconfiggere. Potrete accettare delle missioni secondarie che verranno segnate da una bandiera sulla minimappa oppure parlare con gli NPC anche se quest’ultimi non presentano interazioni degne di nota.

Alle sequenze di esplorazione si aggiungono i combattimenti che in Trinity Trigger avvengono in tempo reale con la possibilità di passare a piacimento tra un personaggio e l’altro magari scegliendo il tipo di attacco che più ci aggrada tra quello a distanza e quello ravvicinato. Tuttavia la difficoltà è abbastanza bassa anche a causa dell’intelligenza dei nemici, e in alcuni casi anche dei compagni, che non brilla per arguzia, infatti spesso i mostri vi caricheranno frontalmente senza una particolare strategia.

Una ventata di novità la portano i famosi Trigger che danno il nome al gioco. Si tratta nella fattispecie di mostriciattoli che si trasformano nelle armi che andremo a imbracciare, ognuno dei quali con un’affinità elementale ben specifica e con la possibilità di essere personalizzati per quanto riguarda attacchi e potenza.

Trinity Trigger

Inoltre visitando particolari santuari è possibile far acquisire forme alternative ai nostri mostriciattoli, ad esempio Cyan parte armato di spada ma poco dopo potremo evocare anche un arco con la possibilità di cambiare arma a nostro piacimento grazie a una ruota di selezione richiamabile col tasto R.

Si aggiunge la possibilità di utilizzare degli attacchi speciali che però richiedono una buona dose di tempo per ricaricarsi e quindi è meglio tenerli da parte per le lotte coi boss. Come già detto la difficoltà è bassa e molto difficilmente raggiungerete la schermata di Game Over, vi basterà usare un minimo di accortezza mentre esplorate i labirintici dungeon per arrivare agli scontri finali.

La questione estetica

Se andiamo ad analizzare il comparto grafico di Trinity Trigger ci troviamo di fronte a due aspetti totalmente in contrasto tra loro. Le sequenze animate sono ben realizzate e piacevoli da vedere con uno stile che le fa somigliare a un episodio animato di qualche serie televisiva e, seppur di breve durata, donano il giusto enfasi a tutta l’avventura.

Di tutt’altra pasta è l’aspetto estetico generale del gioco che purtroppo sembra la trasposizione di un titolo uscito su Nintendo 3DS. Gli ambienti sono semplici e piccoli pur avendo una minima varietà generale mentre i modelli dei personaggi risultano più definiti rispetto a quelli dei mostri che incontreremo.

Anche nei dungeon che andremo a esplorare si nota una certa ripetitività di fondo e ci sembrerà sempre di trovarci in posti che abbiamo già esplorato con giusto qualche lieve elemento per diversificarli gli uni dagli altri. Il tutto denota purtroppo una realizzazione poco definita che va a rovinare l’estetica generale del gioco e non invoglia a girovagare per i livelli alla ricerca di forzieri segreti.

In conclusione Trinity Trigger è un buon titolo che nel bene e nel male rimane ancorato a meccaniche del passato e, pur inserendo una buona dose di personalizzazione delle creature, viene affossato da un comparto grafico non all’altezza delle aspettative. Potete trovare il gioco sul Nintendo eShop al prezzo di 49,99 €, un po’ troppo secondo il nostro parere, probabilmente potreste dargli una possibilità durante il periodo di sconti che spesso vengono applicati sullo store di Nintendo Switch.

Voto: 7

Pro
Buona personalizzazione delle armi
Avventura semplice…
Contro
…ma mai impegnativa
Comparto grafico datato

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JRPG Nintendo Switch

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