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Furiatonante e Capoferreo: due colossi in bilico tra passato e futuro

In attesa dell’uscita dei DLC di Pokémon Scarlatto e Violetto, proviamo a ricostruire le origini di Capoferreo e Furiatonante.

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Il Pokémon Presents dell’8 agosto ha portato con sé tante novità relative ai DLC di Pokémon Scarlatto e Violetto. Tra queste figura il debutto di due inediti Pokémon Paradosso, ovvero Furiatonante (versione alternativa di Raikou esclusiva di Pokémon Scarlatto) e Capoferreo (rivisitazione di Cobalion che apparirà in Pokémon Violetto). Le due creature avranno un ruolo chiave nella seconda parte del DLC (Il disco indaco), previsto per l’inverno 2023. In attesa di conoscerli in maniera diretta, vi proponiamo degli approfondimenti relativi all’origine e alle possibili ispirazioni di questi nuovi Pokémon.

Capoferreo, l’eroe indistruttibile venuto dal futuro

La ricerca delle possibili ispirazioni di Capoferreo non può che partire dall’analisi dei dati di gioco attualmente disponibili.

Pokémon Capoferreo

Capoferreo

Altezza: 1,6 m
Peso: 156,0 kg
Tipo: Acciaio/Psico
Categoria: Pokémon Paradosso
Abilità: Carica Quark (Quark Drive): quando il Pokémon ha con sé una Capsula energetica o è in presenza di un Campo Elettrico, la sua statistica più alta aumenta.

Estremamente utile per l’indagine è anche un confronto con la versione originale di questo Pokémon Paradosso, ovvero Cobalion.

Pokémon Cobalion

Cobalion

“La leggenda narra che abbia lottato assieme a Terrakion e Virizion contro gli esseri umani per proteggere i Pokémon di Unima”.

Altezza: 2,1 m
Peso: 250,0 kg
Tipo: Acciaio/Lotta
Categoria: Pokémon Metalcuore
Abilità: Giustizia (Justified): quando il Pokémon subisce un attacco di tipo Buio, il suo forte senso di giustizia fa sì che l’Attacco aumenti di un livello.

Entrambe le creature sono accomunate dall’appartenenza al tipo Acciaio, un elemento che viene però declinato in due modi differenti. Cobalion è infatti uno dei componenti de I Solenni Spadaccini, un quartetto ispirato ai protagonisti del romanzo I tre moschettieri (1844). Per la precisione, il Pokémon Metalcuore è ricalcato su Athos, leader del gruppo al servizio del re di Francia e punto di riferimento per il giovane D’Artagnan (Keldeo). Dagli eroi dell’opera di Alexandre Dumas, abilissimi spadaccini, i quattro Pokémon hanno ereditato anche la mossa esclusiva Spadasolenne (Sacred Sword). Nel caso di Cobalion, il tipo Acciaio si inserisce all’interno dell’ambito militare seicentesco, periodo storico in cui è ambientata la vicenda del libro.

i tre moschettieri romanzo

Capoferreo conserva nel nome un chiaro rimando al ruolo di leader di Athos e all’arma bianca che utilizza per mantenere l’ordine. Lo stesso discorso si applica anche alla versione giapponese, ovvero Tetsunokashira (テツノカシラ). Essa è infatti formata dai vocaboli tetsu (鉄, ‘ferro’) e kashira (頭, ‘testa o leader’) ed è traducibile come “il leader di ferro“. Il design del Pokémon lascia però intendere che, alla base preesistente, possano esser state aggiunte ispirazioni di natura più moderna. La versione futuristica di Cobalion ha infatti un corpo interamente metallico, possiede occhi elettronici e sfoggia imponenti corna luminose dalle quali fuoriescono lame lucenti; un aspetto che lo rende simile a un robot proveniente da un universo fantascientifico.

Keldeo Terrakion Cobalion Virizion

Ancora una volta, è Cobalion a sbloccare altre chiavi di lettura per approfondire l’origine di Capoferreo. Ciò è possibile attraverso un’analisi del nome Cobalion, composto, presumibilmente, dalle parole cobalto e leone. L’associazione con il leone sembrerebbe perlopiù simbolica e legata a concetti quali coraggio ed eroismo, valori incarnati dal moschettiere Athos. Tra le possibili fonti d’ispirazione di Cobalion e Capoferreo potrebbero esserci il markhor (o Capra falconeri), una specie diffusa in Afghanistan, e il kudu maggiore, un’antilope che popola le aree boschive dell’Africa orientale e meridionale. In entrambi i casi si tratta di due specie erbivore, caratterizzate da imponenti corna attorcigliate.

Capra falconeri markhor
Capra falconeri

Ben più interessante per l’analisi di Capoferreo è la parola cobalto. Il termine, oltre a essere associato a una gradazione del colore blu nel linguaggio comune, indica un metallo con molteplici applicazioni in campo scientifico. Il cobalto appare, per esempio, nelle leghe metalliche impiegate nella realizzazione di turbine per motori d’aereo e nella produzione di acciai per utensili ad alta velocità. Una funzione che potrebbe spiegare sia la presenza di ali stilizzate sul corpo di Capoferreo sia l’origine della mossa Tachiontaglio (Tachyon Cutter).

Cobalto

Questo nuovo attacco di tipo Acciaio potrebbe esser basato sul tachione (dal greco ταχύς, ovvero veloce), una particella ipotetica con massa immaginaria e velocità superiore a quella della luce. L’unità appare inoltre nelle storie di fantascienza come strumento per la produzione di tecnologie per velocizzare le comunicazioni o consentire viaggi nel tempo. Tutte suggestioni che si abbinano perfettamente alla trama principale di Pokémon Violetto, incentrata sull’incontro tra presente e futuro.

Capoferreo Tachiontaglio

L’isotopo radioattivo del cobalto (cobalto 60) viene inoltre utilizzato nella produzione di raggi gamma per la radiografia industriale, per la radioterapia e per la sterilizzazione delle attrezzature mediche. Il richiamo alla radioattività potrebbe spiegare sia il doppio tipo Acciaio/Psico sia la capacità di Capoferreo di emettere scariche di energia dalle corna. Insomma, a giudicare da queste informazioni, questo Pokémon Paradosso rappresenta un vero e proprio tributo alla scienza e al progresso tecnologico.

The Pokémon Company potrebbe però anche essersi divertita a mescolare elementi proveniente dal futuro e dal passato. Athos, non è infatti solo il nome del celebre moschettiere. Nella mitologia greca, era uno dei giganti appartenente alla fazione che aveva sfidato gli dei celesti durante la Gigantomachia. Deceduto per mano di Poseidone, sarebbe stato seppellito sotto un monte che oggi porta il suo nome. Il monte Athos, situato in Grecia, il più grande centro monastico ortodosso al mondo. All’imperscrutabile Capoferreo, dotato di un corpo incorruttibile, potrebbe essere stato assegnato il tipo Psico proprio in virtù di un legame invisibile con la spiritualità.

Furiatonante, un antico e potente dinosauro

Proprio come nel caso di Capoferreo, per proporre delle ipotesi sull’origine di Furiatonante è necessario partire dall’analisi dei dati ufficiali di gioco.

Furiatonante

Furiatonante

Altezza: 5,2 m
Peso: 480,0 kg
Tipo: Elettro/Drago
Categoria: Pokémon Paradosso
Abilità: Paleoattivazione (Protosynthesis): quando il Pokémon ha con sé una Capsula energetica o la luce solare è intensa, la sua statistica più alta aumenta.

Per conoscere meglio questo Pokémon Paradosso è però indispensabile fare un confronto anche con la creatura di cui rappresenta una versione alternativa, ovvero Raikou.

Raikou

Raikou

“Raikou rappresenta la velocità del fulmine. Il suo ruggito crea terrificanti onde d’urto nell’aria e scuote il suolo come se fosse percosso dalla furia di un fulmine durante il temporale”.

Altezza: 1,9 m
Peso: 178,0 kg
Tipo: Elettro
Categoria: Pokémon Tuono
Abilità: Pressione (Pressure): il Pokémon mette pressione agli avversari, facendogli consumare più PP.

Il filo conduttore che lega Furiatonante a Raikou è rappresentato dall’appartenenza al tipo Elettro, un elemento che, associato a un’analisi dei nomi, consente di gettare luce su un ricco ventaglio di suggestioni legate all’origine del nuovo Pokémon Paradosso.

Furiatonante in giapponese è chiamato Takeruraiko (タケルライコ), termine composto dal verbo takeru (猛る, vale a dire essere furioso) e dalla parola raiko (雷鼓, tamburi del tuono). Quest’ultimo vocabolo attinge direttamente dalla mitologia nipponica. I raiko sono infatti i tamburi che, tradizionalmente, accompagnano Raijin (雷神), il dio del tuono e dei fulmini giapponese. Questi strumenti devono probabilmente questa denominazione alla combinazione di rai (雷, tuono) e taiko (太鼓, tamburo).

Raijin

L’analisi dell’origine dei taiko apre inoltre la strada a ulteriori suggestioni. In passato, nel Sol Levante si riteneva che avessero la capacità di tenere lontani gli spiriti maligni e i parassiti dannosi per le colture. Il loro suono, simile a quello del tuono, era considerato anche un modo per evocare lo spirito della pioggia e generare un raccolto abbondante. Al giorno d’oggi, i taiko sono tra gli elementi distintivi dei matsuri, feste tradizionali giapponesi organizzate nelle strade e nei parchi. Questi eventi, derivati dalle antiche celebrazioni shintoiste, omaggiano ancora oggi le divinità dei templi con incredibili danze, spettacoli musicali, parate e processioni.

matsuri

In relazione ai matsuri, è interessante ricordare che il DLC La maschera turchese porterà il giocatore a Nordivia, dove si organizzano festival ispirati a quelli nipponici. Questo Pokémon Paradosso, esclusivo di Pokémon Scarlatto, apparirà invece nel corso di un evento che si svolge all’interno de Il disco indaco. Non è da escludere che Furiatonante sia stato inserito nel DLC che non è legato ai matsuri per amplificare il senso di complementarità dei titoli e dei contenuti scaricabili.

Pokemon DLC maschera turchese

Anche l’etimologia del nome Raikou permette di tracciare un legame con il mondo mitologico. Esso potrebbe infatti derivare da rai (雷, tuono) o raikō (雷光, fulmine) e kō (公, signore) o kō (皇, imperatore). La parola kō (公), abbinata a rai (雷), in cinese va a comporre il nome Léigōng (雷公), il dio del tuono nella mitologia cinese. Proprio come Raijin, Léigōng è associato a dei tamburi, che vengono suonati dalla divinità con un martello. Anche in questo caso, la contrapposizione tra la cultura cinese e quella giapponese potrebbe rispondere all’esigenza di delineare differenze e somiglianze delle realtà temporali alternative.

Se si prende in esame il campo del design, il confronto tra Raikou e Furiatonante spalanca le porte a tante altre riflessioni inedite. L’aspetto di Raikou, dotato di striature nere e denti affilati, ricorda infatti quello di una tigre. Per la precisione, esso potrebbe ricollegarsi al raijū (雷獣, l’animale tuono), una creatura soprannaturale (yōkai) della mitologia nipponica. Questa belva, compagna del dio Raijin, secondo la tradizione, si manifesterebbe assumendo la forma di molteplici creature, tra cui quella di una tigre. La duttilità di questo essere mostruoso l’ha reso un modello per molti altri Pokémon di tipo Elettro come Raichu, Jolteon e Manectric. Il dio Raijin, che nei miti si sposta a bordo di una nuvola, potrebbe inoltre aver ispirato l’anello di pelliccia che avvolge il collo di Furiatonante. Un elemento che reimmagina il design originale di Raikou, dotato di un lungo mantello di pelo a forma di nuvola sulla schiena.

Raijuu
Raijuu

A livello visivo, Furiatonante conserva le striature che lo avvicinano, idealmente, al raijū con l’aspetto di una tigre. La lunghezza esagerata del collo di questo Pokémon Paradosso apre però una serie di nuovi interrogativi relativi alla sua origine. L’ipotesi più probabile è che questa esclusiva di Pokémon Scarlatto, titolo incentrato sull’incontro con creature provenienti dal passato, possa essere basata su un dinosauro.

brachiosauro

Per la precisione, potrebbero aver usato come fonte i Sauropodi, quadrupedi erbivori dalle dimensioni colossali (alti fino a 17 m), dotati di collo lungo, cranio piccolo e coda lunghissima. Le specie appartenenti a questa famiglia, che include al suo interno i più grossi animali che siano mai esistiti sulla Terra, sono numerosissime. Furiatonante, gigante di 5,2 m dal pelo giallo e striato, potrebbe essere una fusione di più sottocategorie legate al brachiosauro, che ricorda un’odierna giraffa.

Acquecrespe

L’associazione con il mondo dei dinosauri sembra poi confermata prendendo in esame altri fattori, come l’aspetto di Acquecrespe, un’altra creatura esclusiva di Pokémon Scarlatto. La versione paradosso di Suicune sembrerebbe infatti ispirata ai teropodi, dinosauri bipedi carnivori con zampe anteriori corte dotate di artigli e zampe posteriori grandi e robuste. Per tale ragione, le probabilità che anche il Pokémon Paradosso ispirato a Entei sia basato su un dinosauro sono molto alte.

La scelta di collegare le versioni esclusive di Pokémon Scarlatto a questi antichi abitanti del pianeta Terra potrebbe anche essere una citazione letteraria. Pokémon Scarlatto e Violetto attingono infatti largamente al romanzo fantascientifico Viaggio al centro della Terra (1864) di Jules Verne.

Viaggio al centro della Terra illustrazione Édouard_Riou

Il celebre libro segue l’avventura di alcuni esploratori addentratisi nel cratere di un vulcano spento per raggiungere il punto più profondo della Terra. Lungo il cammino, il gruppo si imbatte in minerali sconosciuti, funghi giganti, dinosauri terrificanti, mammiferi ritenuti estinti e, addirittura, in tracce di uomini primitivi. Un contenuto sovrapponibile al Libro Scarlatto e al Libro Violetto, resoconti di una spedizione nella voragine di Paldea avvenuta 200 anni prima degli eventi della trama principale.

Callugaris Cyclizar

Anche l’assegnazione del doppio tipo Elettro/Drago potrebbe essere spiegata indagando a fondo il campo delle ricerche relative ai dinosauri. La storia della paleontologia moderna, nata all’inizio del XIX secolo, è infatti relativamente recente. I ritrovamenti di fossili di dinosauro sono molto più antichi e accompagnano l’umanità da millenni. In passato, le popolazioni non avevano però gli strumenti scientifici e teorici per classificare questi reperti in maniera adeguata. Sarebbero quindi state proprio queste scoperte insolite a far viaggiare la fantasia dei nostri antenati e a generare svariate leggende.

drago cinese

Secondo diversi studiosi, il mito dei draghi si sarebbe sviluppato in diverse aree geografiche del mondo proprio a partire dal ritrovamento di ossa di dinosauro. I racconti sui draghi cinesi, quadrupedi dalla stazza colossale con il corpo di serpente e la testa di coccodrillo, sarebbero nati dai ritrovamenti di fossili di dinosauro. Nello specifico, queste leggende potrebbero essere scaturite dalla presenza massiccia di resti di mamenchisauro (una specie sauropode dal collo lunghissimo) in Cina. In questo territorio il legame tra draghi e dinosauri ha un lascito anche linguistico: in cinese, i dinosauri (dal greco lucertole terribili) vengono infatti chiamati kónglóng (恐龍, drago terribile). Il suffisso lóng (龍, drago) è invece incluso nella denominazione scientifica delle specie autoctone rinvenute in Cina.

La predominanza di suggestioni legate alla cultura orientale (giapponese e cinese) non deve però escludere la presenza di ispirazioni prelevate da altre aree del mondo. Proprio come Capoferreo potrebbe essere collegato al gigante Athos, Furiatonante potrebbe essere ispirato a Zeus, dio del cielo e del tuono nella mitologia greca.

Zeus mitologia greca

Secondo gli antichi miti, il potente sovrano dell’Olimpo, a colpi di fulmini e saette, avrebbe portato il suo schieramento alla vittoria nella guerra contro i giganti (Gigantomachia). Lo stesso conflitto a cui avrebbe preso parte il gigante Athos che, secondo una versione del mito, sarebbe stato sepolto sotto il monte Athos proprio in quell’occasione. Furiatonante, circondato da un anello di pelliccia sul collo, potrebbe anche fungere da incarnazione del monte Olimpo, la cui vetta era perennemente circondata da nubi. Tutti dettagli che permetterebbero di intrecciare i destini, apparentemente lontani, dei due Pokémon Paradosso presentati durante il Pokémon Presents dell’8 agosto.

Conclusioni

L’analisi di Capoferreo e Furiatonante ha messo in evidenza una grande quantità di possibili ispirazioni che contrappongono e rimescolano passato e futuro. Le considerazioni qui elencate sono solamente frutto di speculazioni, che uniscono passatopresentecultura occidentale e tradizioni orientali. Sfortunatamente, al momento non abbiamo modo di sapere quante e quali di queste teorie abbiano influenzato la nascita di Furiatonante e Capoferreo. Speriamo però che questo approfondimento abbia accresciuto la vostra curiosità nei confronti di questi nuovi Pokémon Paradosso!

In attesa dei rilascio dei DLC di Pokémon Scarlatto e Violetto, vi rimandiamo ai nostri PokéQuark e agli approfondimenti dedicati a creature di nona generazione come Farigiraf, Koraidon, Miraidon, Bellibolt e Cetitan.

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