Da sempre, la serie Ninja Storm ha tentato di portare sulle nostre console la versione migliore dell’anime di Masashi Kishimoto. Naruto x Boruto: Ultimate Ninja Storm Connections è il settimo titolo della serie, iniziata nel 2008 con Naruto: Ultimate Ninja Storm. In 15 anni, CyberConnect2 e Bandai Namco hanno contribuito al mondo del picchiaduro con videogiochi che alternano combattimenti appassionanti a modalità storia nel segno della nostalgia. A distanza di 20 anni dall’uscita del primo adattamento anime di Naruto, questo videogioco punta a celebrare il capolavoro di Kishimoto nel miglior modo. Ci sarà riuscito?
Recensire questo picchiaduro significa naturalmente concentrarsi sulle dinamiche del gameplay. Ciò equivale a rispondere a questa domanda: è piacevole picchiarsi tra ninja? In un gioco su Naruto, e particolarmente in uno che ci vuole far rivivere la storia del mondo ninja, non può essere tutto. La seconda domanda portante a cui risponderemo sarà quindi: la storia è soddisfacente?
Gameplay: (quasi) niente di nuovo sul fronte di Konoha
Più di 130 personaggi, dal primo Naruto all’ultimo Boruto. Un roster sicuramente vario, il più ampio di sempre, è un primo fattore apprezzabile. Le dinamiche di gioco sono le stesse dei capitoli precedenti: una scelta fra nostalgici ring circolari, due personaggi (con la possibilità di sceglierne due di supporto) che si sfidano e combinazioni di pulsanti da sviscerare.
I più avvezzi al genere avranno pane per i loro denti nel tentativo di memorizzare le combo migliori da alternare a momenti di ricarica del chakra (che ora si ricarica anche in movimento), mentre chi cerca un approccio più rilassato al gioco può sfruttare una (l’unica) novità di gameplay: un sistema di comandi semplificato.
L’inserimento di tale semplificazione è una scelta azzeccata da parte degli sviluppatori, che rendono il gioco non solo accessibile a chi non abbia tempo o voglia di imparare le combinazioni più complesse, ma anche ai piccini, in grado così di sconfiggere i più potenti nemici premendo a ripetizione due o tre pulsanti. Dare questa libertà al giocatore è un approccio che funziona.
Per quanto riguarda le modalità di gioco, ne esistono quattro: Battaglia Libera, Battaglia Online, Storia e Storia Speciale. Mentre la storia sarà oggetto della prossima sezione, qui concentriamoci sulle prime. Ecco allora la prima domanda citata in precedenza: è piacevole picchiare l’intelligenza artificiale o un amico?
In questo ambito ci sentiamo di premiare Bandai Namco: squadra che vince non si cambia. La scelta dei livelli di complessità del gameplay data dalle due varianti di comandi funziona per qualsiasi tipo di giocatore, mentre le animazioni delle tecniche ninja sono sicuramente spettacolari. Aggiungiamo la grande quantità di personaggi e il gioco vale la candela.
Anche le modalità Sopravvivenza e Torneo (parte di Battaglia Libera), in cui dobbiamo affrontare una serie di nemici in serie senza mai far esaurire la barra della vita, oppure organizzare tornei dalla variabile difficoltà, risultano soddisfacenti e offrono una sfida piacevole anche in compagnia.
L’unica pecca che ci sentiamo di sottolineare è la poca complessità dell’intelligenza artificiale, che troppo spesso sembra passiva, ripetendo pochi pattern non esattamente minacciosi o allontanarsi dal giocatore senza un apparente motivo. La difficoltà negli scontri va cercata online o tra amici, sicuramente non nelle boss fight della storia.
Storia: operazione nostalgia
Si potrebbe riassumere il lato narrativo del gioco in una parola: incompleto. All’inizio della modalità in questione, un discorso del Saggio delle Sei Vie ci spiega la necessità di ricostruire i pezzi di un racconto andato perduto. Con questo espediente narrativo ci vengono presentati 8 capitoli contenenti gli eventi principali provenienti da Naruto e da Naruto: Shippuden. Appunto, eventi principali… Solamente quelli.
È questo il problema principale del gioco: un picchiaduro che nasce con l’intento principale di farci rivivere le avventure del nostro ninja preferito non può permettersi di presentare una storia a metà. Un’operazione nostalgia che funziona quindi a singhiozzi; certo, singhiozzi di pianto in alcuni momenti iconici (come lo scontro finale tra Sasuke e Itachi o il primo tra Gaara e Naruto), ma anche singhiozzi nel senso di pesanti interruzioni.
La storia è quindi un grande riassunto, dove battaglie secondarie vengono saltate, eventi raccontati nell’arco di stagioni intere dell’anime vengono raccolti in poche frasi e pochi minuti di gameplay si alternano a lunghe sequenze riassuntive della trama. Il risultato?
Un piacevole ripasso per tutti gli appassionati, ma anche un filone narrativo difficile da seguire per i giocatori più casual. Sembra che in Naruto x Boruto: Ultimate Ninja Storm Connections sia stata data attenzione ai fan di lunga data, lasciando per strada chi e cosa non era essenziale.
Per quanto riguarda la Storia Speciale, le premesse sono state rispettate solo in parte. Naruto x Boruto: Ultimate Ninja Storm Connections offre la possibilità di affrontare un arco narrativo inedito, non presente nel manga di Boruto e scritto da Kishimoto.
In questa corposa storia impersoneremo Boruto durante un’indagine su un misterioso videogioco che sta causando problemi al Villaggio della Foglia. L’idea è interessante, ma la realizzazione lascia a desiderare: troppo spesso queste 5 o 6 ore di gioco dedicate al figlio del Settimo sono trascorse a guardare la storia ma non a giocarla. In altre parole, molta narrazione e poco gameplay.
Rispondiamo quindi alla seconda domanda iniziale: le storie sono soddisfacenti? In parte. L’operazione nostalgia funziona per i fan di lunga data perché tutte le battaglie fondamentali sono affrontabili, ma i tagli fanno storcere il naso a chi ha giocato ai capitoli precedenti della serie videoludica. Oltre a questo, altri due punti vanno posti sotto una lenta di ingrandimento.
Così come la storia in generale, le singole battaglie convincono a metà. Se da una parte le animazioni delle scene più concitate sono spettacolari, dall’altra ci è capitato spesso di chiederci: “Se devo cercare di rubare i campanelli a Kakashi, come mai l’obiettivo dello scontro è semplicemente picchiare il maestro?”. In altre parole: le uniche battaglie che si differenziano dal ripetitivo picchiare l’avversario sono quelle con i boss. Rendere alcuni scontri più singolari avrebbe dato una ventata d’aria fresca alla serie, visto anche che quasi tutti gli scontri con i boss sono comunque riciclati dai capitoli precedenti.
Manca il vero Boruto. Il gioco si chiama “Naruto x Boruto”, ma di questo ultimo possiamo vivere solo la storia inedita, che, come detto, non entusiasma né a livello narrativo né a livello di gameplay. Il predecessore, Naruto: Ultimate Ninja Storm 4, aveva quanto meno incluso una parte delle vicende canoniche di Boruto in un DLC. Qui è stato tagliato tutto, una scelta inspiegabile visto che, recentemente, il primo arco narrativo del seguito di Naruto si è concluso. Il materiale non mancava, ma si è preferito puntare sulla mediocre storia inedita, dando per scontato che il giocatore conosca già il mondo dei ninja post Quarta Grande Guerra Ninja.
Conclusioni
Naruto x Boruto: Ultimate Ninja Storm Connections è un titolo dedicato solamente ai fan del manga di Masashi Kishimoto. Il sistema di combattimento non è variato dai capitoli precedenti della serie, ma aggiunge solamente una modalità che lo rende più accessibile. I più romantici saranno soddisfatti, a patto che apprezzino la scelta di accorciare la storia del mondo ninja.
Le battaglie con i boss sono riciclate dalle versioni precedenti, ma pur sempre divertenti, ben bilanciate e con scene davvero spettacolari. A questo aggiungiamo che combattere con tutti questi personaggi è emozionante; ciascuno ha tecniche peculiari e potrà sorprendere i nostri avversari online o in locale.
Ciò che sorprende in negativo nel picchiaduro di Bandai Namco è una sorta di pigrizia generale: storia tagliata, animazioni spesso sommarie, battaglie riciclate, colonna sonora asettica (persa l’occasione di sfoderare le colonne sonore dell’anime), Boruto non come ce lo aspettavamo e la costante sensazione di guardare una serie TV interattiva piuttosto che videogiocare una storia. Il risultato è un titolo che riesce solo parzialmente a celebrare i 20 anni di uno degli anime più amati di sempre. La sensazione, invece, è che si sia fatto il minimo indispensabile per riempire la pancia dei fan di lunga data, quando forse era il momento di un più ricercato piatto di ramen per convincere il grande pubblico.
Ricordiamo che Naruto x Boruto: Ultimate Ninja Storm Connections è disponibile dal 17 novembre 2023 su Nintendo Switch a 59,99 euro tramite il Nintendo eShop. Potete trovarlo in forte sconto su Instant Gaming a questo link.
Voto: 7
Comandi semplificati per favorire l’accessibilità
Sistema di combattimento ben rodato, specialmente con amici
Storia di Boruto originale nonostante la semplicità…
L’intelligenza artificiale non convince
Storia di Naruto mutilata
Boss fight riciclate
Animazioni non sempre eccezionali
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