Megaton Musashi W: Wired, Recensione: CHANGE!!! Musashi One!

Level-5 mette momentaneamente da parte il pallone e ci regala Megaton Musashi W: Wired, ossia il sogno segreto di ogni amante dei robottoni che finalmente diventa realtà.

Uscito in contemporanea su tutte le piattaforme e col supporto al cross play, il gioco è la summa di un progetto sfaccettato che ha visto anche una versione uscita solamente nel suolo nipponico e una trasposizione animata che riprende perfettamente le vicissitudini che affronteremo sul nostro gigante d’acciaio.

Partenza

Protagonista iniziale della storia è Yamato Ichidaji, studente dal temperamento focoso che prima fa a botte e poi si presenta, un atteggiamento che a tratti ricorda il Ryoma Nagare di Getter Robot. A lui si aggiungeranno inizialmente Ryugo Hijikata e Teru Asami, ragazzi che quasi per caso abbandoneranno la vita scolastica per intraprendere la carriera di piloti di Megaton.

Si perché il nostro protagonista scoprirà che i ricordi di tutti gli abitanti della città sono stati modificati per metterli al sicuro dalla terribile verità: quasi il 99% della popolazione è stato decimato durante l’invasione degli alieni Draktor che hanno rimosso il nucleo terrestre sostituendolo con un reattore in grado di modificare l’atmosfera.

La città è finta e i suoi confini sono delimitati da una cupola che la esclude dal mondo esterno e tutti i cittadini vivono vite fittizie basate sui loro precedenti ricordi. Tuttavia esiste un gruppo di dissidenti che si occupa degli Affari Alieni e all’intero della Baia dell’Oblio allenano piloti e preparano robottoni per tentare di sopravvivere.

Contrariamente a Inazuma Eleven, la trama di Megaton Musashi si prende molto più sul serio e assume dei toni decisamente più cupi, il tutto narrato da dei dialoghi sottotitolati in italiano e de delle splendide sequenze animate a cui Level-5 ci ha abituati e che in un titolo del genere donano enfasi al tutto, soprattutto quando il Megaton, che è formato da tre mezzi distinti, si aggancia a mezz’aria.

La trama avanza proprio come se fossimo in una serie animata e si dimostra ricca di dialoghi e colpi di scena con sequenze che spaziano tra le battaglie e le attività in città, piccolo nucleo con interazioni ridotte al minimo ma che ci permetterà di scoprire alcuni retroscena dei nostri amici.

Esplorando e interagendo si riempirà un’icona a forma di robot situata in basso a destra e in quel momento potremo affrontare la missione principale che manderà avanti la trama, nel mentre potremo affrontare combattimenti per procurarci parti e accessori per dedicarci alla parte più divertente del gioco: la personalizzazione dei robottoni.

Agganciamento

Di base il gameplay di Megaton Musashi W: Wired riprende quello già sperimentato con la serie LBX solo che qui siamo alla guida di giganti d’acciaio grandi quanto palazzi e non semplici modellini. Il Musashi è solo uno dei guerrieri che potranno scendere in campo mentre altri verranno sbloccati col progredire della trama e presenteranno delle caratteristiche specifiche per differenziarsi gli uni dagli altri.

Le missioni sono semplici e di breve durata e ci ricompenseranno con loot di vario tipo e rarità che permetterà di personalizzare l’estetica e le armi del nostro alleato. Avremo la possibilità di combinare assieme testa, braccia e gambe per creare l’eroe perfetto a cui affiancare dei set di armi che spaziano dalle doppie lame ai bazooka, inoltra alcune armi influenzano il movimento, come mazze e spadoni, rendendo il robot più pesante.

Tutto è personalizzabile nei minimi dettagli e la necessita di scoprire nuovi materiali rende meno pesante il dover ripetere più volte le missioni alla ricerca del loot perfetto e soprattutto delle parti speciali che appartengono a nomi illustri della storia robotica. In base al nostro livello infatti sbloccheremo delle missioni speciali grazie alle quali potremo utilizzare in battaglia Vultus 5, Combattler, Maligna Z e Getter Robot, tutti con le loro armi e soprattuto le loro mosse speciali.

Ogni robottone è dotato infatti di una scheda madre ricca di componenti e abilità da equipaggiare in modo da potenziarlo al meglio, una pratica che porta via del tempo ma che regala grandi soddisfazioni soprattutto quando riusciamo a sbloccare le tecniche distruttive più potenti e spettacolari da utilizzare in battaglia.

Gli scontri ci vedranno impegnati nello sgominare prima dei nemici generici che nella parte finale della sfida si fonderanno per dare vita a una loro versione gigantesca che presenterà dei pattern d’attacco da memorizzare per non subire troppi danni, salvo poi sbattergli in faccia un potentissimo MEGATON PUNCH!

Insomma pur essendo un sistema di scontri molto semplice e che non rivoluziona il genere il divertimento e la sensazione di pilotare il vostro robot preferito sono ricreati alla perfezione, pensate che si può anche passare alla visuale in soggettiva che permette di osservare il mondo circostante dall’interno dell’abitacolo del pilota.

Come ogni anime di robottoni che si rispetti alcuni scontri saranno intervallati da scene animate o da potenziamenti dei protagonisti che rendono ancora più epica l’esperienza, inoltre è presente un selettore di difficoltà che permette di riaffrontare gli scontri in versioni più impegnative di quella standard.

Si aggiungono poi gli scontri online 3 contro 3 che potremo affrontare nel Colosseum dove l’utilizzo di oggetti o regole particolari puó far ribaltare in un attimo l’esito delle battaglie.

Pronto al combattimento

Gli scontri di Megaton Musashi W: Wired sono molto spesso caotici e pieni di nemici a schermo ma per fortuna il lavoro svolto sul comparto grafico è ottimo e tutto è reso alla perfezione. A partire dall’effetto metallico dei Megaton fino ai meravigliosi attacchi speciali, il gioco è un tripudio di colori e azioni frenetiche che sono una vera gioia per gli occhi, il tutto senza mai subire un rallentamento.

Lo stesso dicasi per le scene di vita mondana dei protagonisti che richiamano a tratti, nel bene e nel male, una visual novel, con i personaggi che eseguono semplici movimenti ed espressioni in ambienti statici ma ricchi di dettagli.

Il fatto che l’espressività e la cura nei dettagli sia così elevata è ottimo anche perché i dialoghi a cui assisteremo saranno parecchi e non sempre di vitale importanza per la trama. Comunque il titolo è totalmente tradotto in italiano e i testi a schermo sono perfettamente leggibili mentre, dato il tipo di gioco, il doppiaggio giapponese è d’obbligo per enfatizzare mosse speciali e grida durante gli scontri.

Perfetta anche la colonna sonora con il tema principale che viene utilizzato per dare enfasi alle fasi più importanti della storia e che incornicia un doppiaggio ottimo e molto espressivo.

Attacco finale

Senza mezzi termini Megaton Musashi W: Wired è il titolo perfetto per gli amanti degli scontri tra robottoni. Il combat system è molto semplice ma allo stesso tempo appagante e la personalizzazione totale di mech, schede madri e mosse speciali tiene impegnati per molto tempo e fa volare la fantasia di chi negli anni 80 e 90 era davanti alla televisione a gasarsi con le creature partorite dal maestro GO Nagai.

Forse un po’ meno riuscite le parti da “visual novel” con lunghi dialoghi non sempre importanti e che in alcune sezioni spezzano il ritmo, mentre non sempre le missioni secondarie si sono dimostrate in grado di intrattenere e divertire come le principali.

Potrete acquistare il gioco sia su Nintendo Switch, versione da noi provata, sia su PlayStation, Xbox e Steam al prezzo di 49,99 € e facendolo vi ritroverete tra le mani un titolo che farà felici sia i fan del genere sia chi cerca il giusto mix tra anime e videogioco.