Pokémon vince la causa contro il gioco mobile cinese Pocket Monster: Remake

Il 19 febbraio, The Pokémon Company ha annunciato di aver raggiunto un accordo mediato nella causa per violazione del copyright contro il gioco mobile cinese Pocket Monster: Remake. Questo aggiornamento arriva dopo la sentenza di settembre, quando la compagnia aveva rivelato di aver ottenuto un verdetto favorevole in tribunale. All’epoca, due delle aziende condannate a risarcire The Pokémon Company avevano presentato ricorso contro la sentenza. Ora sembra che la vicenda si sia finalmente conclusa.

Il gioco

Pocket Monster: Remake è un gioco mobile di ruolo a turni che, in modo piuttosto evidente, riprende molte delle meccaniche classiche della serie Pokémon, concentrandosi esclusivamente sul combattimento. I giocatori possono collezionare e allenare creature molto simili ai mostriciattoli tascabili originali, sfidando altri allenatori in battaglie strategiche. Tuttavia, il titolo non presenta alcuna esplorazione di un mondo aperto, limitandosi a una selezione di aree accessibili da una semplice mappa interattiva.

L’azione legale di The Pokémon Company

La causa era stata inizialmente intentata nel dicembre 2021 contro diverse società coinvolte nello sviluppo e nella pubblicazione di Pocket Monster: Remake, noto anche come The Pocket Journey. Rilasciato per la prima volta nel 2015, questo gioco mobile a turni presentava design di personaggi e creature che copiavano in modo evidente la serie Pokémon, inclusi personaggi iconici come Ash e Pikachu.

Poiché il gioco incriminato aveva generato oltre 42 milioni di dollari di entrate in un solo anno, The Pokémon Company aveva inizialmente richiesto circa 72 milioni di dollari di risarcimento e una pubblica dichiarazione di scuse da parte delle aziende coinvolte su tutte le principali piattaforme social.

Nel settembre scorso, il Tribunale Intermedio del Popolo di Shenzhen ha emesso una sentenza a favore di The Pokémon Company, accusando gli imputati di aver violato la legge sulla prevenzione della concorrenza sleale e ordinando loro di pagare 107 milioni di yuan (circa 15 milioni di dollari). Tuttavia, due delle aziende coinvolte (Guangzhou Maichi Network Technology e Khorgos Fangchi Network Technology) hanno presentato ricorso contro la decisione.

Il 18 dicembre si è tenuta una seconda udienza, durante la quale le parti coinvolte hanno raggiunto un accordo mediato riguardo al risarcimento, che Guangzhou Maichi Network Technology ha descritto come “una somma enorme”. Inoltre, le società coinvolte sono state obbligate a pubblicare dichiarazioni di scuse su testate online e cartacee in Cina.

Con questo accordo, The Pokémon Company mette la parola fine a una lunga battaglia legale, riaffermando la propria determinazione nel difendere la proprietà intellettuale del franchise Pokémon a livello globale.

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