Atsushi Nagashima, game director del Gioco di Carte Collezionabili Pokémon, ha spiegato in una intervista il processo creativo che ha portato alla ideazione delle GX ALLEATI.
Seguite con noi i passi più importanti di questa intervista, potrebbe essere che Mr. Nagashima abbia lasciato qualche indizio sul futuro delle carte Pokémon GX ALLEATI.
Qual è stata l’ispirazione dietro queste nuove carte e la loro meccanica?
Volendo dare una visione più ampia, la meccanica dei Pokémon-GX ha debuttato nell’era di Sole e Luna. Si è iniziato con le prime Blue GX, le GX classiche pensate per ispirare un senso di giustizia. In una seconda fase si è passati alle Red GX, le GX legate alle Ultracreature, a tinte rosse pensate per esprimere un senso di estraneità di queste creature provenienti da altri mondi. Per la terza fase dell’era Sole e Luna volevamo compiere un ulteriore passo in avanti.
Abbiamo deciso di cambiare strada, non cercando più di generare carte interessanti dal punto di vista del gioco vero e proprio, ma esplorando la natura dei Pokémon stessi. Spesso si pone sotto i riflettori il rapporto tra un Allenatore e il suo Pokémon, adesso volevamo raccontare il rapporto tra due specie Pokémon differenti.
Partendo da questo presupposto le parole chiave sono state: inaspettato, non convenzionale, dream team. Procedendo con il processo ideativo si è arrivati al concetto di joining forces, ovvero unire le proprie forze e questo ha portato alle GX ALLEATI.
In base a cosa, oltre alla condivisione del tipo, avete scelto gli abbinamenti?
Siamo partiti da combinazioni che avrebbero entusiasmato i giocatori e gli appassionati, ma in un secondo momento abbiamo iniziato a seguire idee più profonde. Ci siamo domandati quale storie potessero celarsi dietro un particolare rapporto tra Pokémon, come e perché quel rapporto potesse formarsi. Compagni fidati, rivali che si migliorano a vicenda, Pokémon simili tra loro e persino Pokémon che sembrano non avere nulla in comune ma che potrebbero nascondere un rapporto più complesso dietro le scene.
La scelta dei Pokémon da abbinare è stata certamente tra le fasi più divertenti e creative dell’intero lavoro.
Come avete bilanciato le carte di questa nuova meccanica per non renderle troppo forti all’interno delle regole del GCC Pokémon? Ci sono state altre idee oltre la regola dei 3 premi?
Quando si introducono nuove tipologie di carte si vuole sempre scuotere almeno un po’ l’ambiente del gioco competitivo. Allo stesso tempo bisogna garantire un equilibrio, mantenendo le carte più utilizzate e contestualmente dando la possibilità a carte poco giocate di trovare il loro spazio.
In termini di bilanciamento di questa nuova meccanica le idee sono state molte tra cui: prendere ben 4 carte premio, oppure lasciare all’avversario la possibilità di utilizzare due attacchi GX in una partita o ancora dare ai GX ALLEATI più di una debolezza.
Come pensi le GX ALLEATI influenzeranno il processo di costruzione dei mazzi?
I Pokémon GX ALLEATI hanno attacchi potenti, ma richiedono molte carte Energia. Sarà fondamentale per i giocatori inserire carte di supporto a questi Pokémon nei loro mazzi. D’altro canto, fare troppo affidamento sulle GX ALLEATI potrebbe far durare una partita molto poco, prendendo 3 premi a ogni KO di uno di questi Pokémon.
In conclusione la possibilità di inserire attaccanti non GX nelle proprie strategie valorizzerà ancora di più le capacità individuali dei giocatori.
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