Redazione
Non più solo psicologi, genitori di tutto il mondo e persino Netflix: il ciclone Fortnite investe anche l’industria sportiva. Peter Moore, presidente della società calcistica del Liverpool nonché ex direttore operativo di Sega ed EA Sports (con un passato da dirigente anche in Microsoft), ha espresso la sua preoccupazione su quanto il titolo free-to-play di Epic Games possa risucchiare il tempo e l’attenzione dei più giovani.
Moore ha avuto modo di esplicitare la propria posizione in occasione di un evento dedicato ai professionisti del settore. “Quando penso alla partecipazione dei millennial di sesso maschile, in qualità di amministratore delegato di una squadra che fa affidamento sulla prossima generazione di fan in arrivo non posso che esprimere la mia preoccupazione. Se, a livello di club, non investiamo nel settore tecnologico, perderemo quei fan”.
Per chi non lo sapesse, si definiscono convenzionalmente millennial quanti sono nati tra il 1981 e il 1996; fanno parte dei cosiddetti echo boomer, o generazione Y, e rappresentano i successori culturali della generazione X (tutti coloro, cioè, che sono venuti al mondo tra gli anni ’60 e gli anni ’80). I millennial sono stati e sono tuttora oggetto di indagine per il loro profondo rapporto con il mondo digitale, essendo cresciuti contemporaneamente all’affermazione di mezzi quali televisione, videogiochi, internet (perlopiù nei suoi risvolti social) e via di seguito. Non sorprende, quindi, che il mondo dell’intrattenimento – in tutte le sue forme, anche sportive – guardi con estremo interesse all’evolversi della tecnologia, perché questa ormai è una delle pedine fondamentali nella scacchiera del mercato.
Un mercato, quello digitale, che si nutre soprattutto di attenzione. La capacità di concentrazione è la moneta di scambio sempre più cara in questo universo fatto di pop up e notifiche. Un rapporto pubblicato nel 2014 da Microsoft, del resto, parla chiaro: facendo riferimento a uno studio in Canada tra il 2000 e il 2013 (comprendendo, quindi, un periodo antecedente la nascita degli smartphone), è emerso che la soglia media di attenzione dei soggetti osservati è scesa da 12 a 8 secondi; uno in meno rispetto al livello dei pesci rossi.
L’indagine non deve certo essere sfuggita a Moore, forte di una lunga esperienza da manager nel segmento videoludico: “Novanta minuti seduto su un divano sono un tempo lungo per un maschio millennial“, ha spiegato, orientando il proprio riferimento perlopiù al pubblico maschile. “[…] Siamo un’industria che ha bisogno di sfruttare la tecnologia per assicurarci di non perdere un’intera generazione di giovani che non prova un grande amore per il calcio. Abbiamo bisogno di impacchettare i contenuti in blocchi da 60 a 90 secondi per mantenere viva la loro attenzione”.
Su questo fronte, gli sforzi del CEO del Liverpool sono stati ripagati: l’account Instagram della società ha infranto il muro dei 10 milioni di seguaci (attualmente è a quota 11,6 milioni), facendo diretta concorrenza ai profili di altri top club quali Barcellona e Manchester United. Contemporaneamente, il profilo YouTube della squadra risulta essere il canale inglese più seguito, al quarto posto nella classifica mondiale delle pagine calcistiche.
La formula di Moore è chiara, quindi: ingaggiare con la corazzata Fortnite una battaglia a colpi di “tempo“, nella speranza di rosicchiare un po’ dell’attenzione che i millennial concedono quotidianamente al gioco. Affinché questa strategia paghi, tuttavia, l’amministratore delegato ammette la necessità di saperne di più sul suo pubblico, citando l’esempio di alcuni calciatori: “È qualcosa che ho imparato dall’industria dei videogiochi. Posso spingere su determinati giocatori, ma se un fan è interessato solo a Mohamed Salah e io non me ne rendo conto, il mio raggio d’azione è sprecato. Potrebbe piacergli Gini Wijnaldum. Più cose apprendiamo dal pubblico, più posso spingere su contenuti legati a Wijnaldum, sui quali gli utenti cliccano e si appassionano. La chiave è sapere chi siete“.
Questa mentalità è ormai ben radicata nelle strategie di business legate al mondo digitale. È la formula dell’algoritmo e dei contenuti correlati, che sperimentiamo in prima persona ogniqualvolta facciamo clic su un video o un articolo. Il punto è capire quanto il modello “alla YouTube” possa funzionare nel contesto calcistico, fatto pur sempre di incontri sul campo e di partite da 90 minuti. Ad ogni modo, pare che sempre più multinazionali stiano mettendo nel mirino Fortnite e i suoi ricavi stellari (solo nel 2018 il gioco targato Epic Games ha incassato 3 miliardi di dollari): un tempo era una questione legata a genitori inferociti, insegnanti e qualche report televisivo; oggi ci troviamo di fronte a un fenomeno di portata ben più ampia.
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💬 Ultimi commenti su questa notizia
adelredmaster
ma no no fen questa piu di tutto e una discusione sull articolo non lo prendo sull personale o altro pero comuncue fen guarda su cio che ai deto sull ragazzo americano lo ricordo quell fato pero ce diferenza guarda in quell caso non si puo incolpare il videogioco su come a reagito per quanto ne sapiamo quello o qualcun altro puo avere ogni tipo di problema ed ogni tipo di cosa nella mente quella e una cosa individuale non lo si puo collegare a gioco in se dato che in quell momento lui poteva aver fato ogni altra cosa invece di solo giocare e chi li garantisce che se avese fato qualcos altro non avrebe reagito cosi fen non si puo vedere in questo modo la cosa prima di tutto non o nulla in contrario su chi pratica sport voglio solo non tutto questo interese ed importanza che li dano ed di imporerlo alle nuove generazioni ad ogni costo per questo non lo trovo dacordo lo sport per quanto puoi protegerlo gia questo articolo dimostra la mia ragione sull discorso se si acaniscono gia cosi tanto ed sono cosi preucupati un interese ce nella facenda non credo che le federazioni le grandi societa alla fine importi cosi tanto della nuova generazione o la fine dei banbini ed comuncue per la parte della beneficenza non lo prendo nemeno in considerazione perche non puoi considerare il guadagnio dell calcio in se con quelle dei videogiochi anche perche molto beneficenze li fano per limagine alla fine ed come ultima cosa questo non e vero che solo i videogiochi posono causare dani a parte un dano minore all masimo se giochi 24 su 24 ma questo non sucede mai mentre il calcio puoi ferirti ed molto anche ci sono calciatori che anno perso la vita giocando ad esempio ed altri dani gravi se si prende tutto da quest optica vorebe dire che ogni cosa fa male alla fine ti poso elencare se vuoi dani causati dall calcio che vano molto ma molto oltre i videogiochi in se capisco che ti piace ed non voglio ofendere il gioco perche alla fine ce chi piace e chi no ma non protegerlo per questo cio che fano i organizatore ed le federazioni ed cetera.
Fenrir
A parte che non credo che i videogiochi possano prevalere in nessuna maniera sullo sport(qualsiasi esso sia),però vorrei fare delle distinzioni se permetti,così come non credo che i giocatori possano rimbambirsi coi videogiochi(a parte qualche soggetto più"fragile"che si può lasciar trasportare da un gioco,film,canzone o che dir altro si voglia),però in molti videogiochi è presente una componente di"violenza",non mi sentirei di dar torto nemmeno a chi puntasse il dito argomentando la discussione,perchè in parte è così,inutile nasconderlo o giustificarlo.Potremmo parlare dell'industria videoludica ma sempre basandoci su ciò che ci viene propinato dai media(e questo vale per ogni tipo di notizia,noi facciamo nostra un tipo di notizia e ne facciamo una bandiera da sventolare in faccia agli altri,questo sempre in merito a nostre convinzioni,perché purtroppo non possono dire tutti la verità,quella è una sola e non è detto che sia quella che ostentiamo continuamente.Il mondo del calcio fa girare un sacco di soldi è vero,ma lo fa anche l'industria videoludica che di sicuro fa meno beneficenza di quella calcistica,riesce a far tirare avanti(pur con quote minime)anche sport minori(cosa che l'industria videoludica non fa,o almeno,non per come lo intendo io),posso capire che le federazioni non siano pulite,qualche giocatore nemmeno,ma vogliamo parlare anche quante volte in America (e cito un caso ad esempio senza andare a toccare paesi orientali o di altre zone per motivi di spazio)quando esce un cretino di turno che si esalta e spara per un gioco o il film di turno?Purtroppo il discorso sarebbe troppo lungo e questo OT si è già protratto fin troppo(nel caso ne parliamo in privato),ma non è mia intenzione continuare a parlarne in topic e nemmeno farti cambiare idea,dico solo che ogni cosa ha dei pro e dei contro e fare discorsi monotematici su qualcosa che ha più opzioni sulle quali poter discutere ma che rimangono ancorate ad un senso unico portano solo via del tempo prezioso che potrebbe essere impiegato meglio.Ad ogni modo ad ognuno il suo pensiero come è giusto che sia.
P.S -chiedo scusa allo staff per il dilungarsi dell'OT
Questo è tutto.
adelredmaster
fen non e per esere cativo con questo che dico ma non o mai avuto nulla in contrario con i sport anche se non mi piaciono molto il calcio sopratuto pero cio che intendo e che il calcio non merita tutto questo interese perche prima di tutto propio questo sport e causa di molti dani molte persone sono morte per niente solo per un gioco come il calcio non parlare poi di tutte quelle famiglie distrute dall calcio per via delle scomese o altro ed tutto va alle federazioni che guadgniano pur danegiando le persone o pure tutti quei soldi spesi per pagare delle persone che seguono un pallone quando tutti quei soldi che vengono spesi per niente all fine potevano benisimo aiutare molte persone all mondo ad esempio se tutti quei guadagni che prendono i giocatori solo per pasare una palla fosero investiti per la medicina il mondo sarebe migliore fidati il calcio e il male piu grade che posa esistere e uno sport basato sulla coruzione che come o deto guadagniaa discapito delle persone ed poi alla fine cio che dice il presidente della federazione li e solo una scusa che si preocupa della nuova generazion a solo paura di perdere i suoi guadagni anche se non ci fose il calcio bene o male se qualcuno vuole tenersi in forma ci sono molti metodi diversi non significa solo perche ami i vieogiochi ed non lo sport vuol dire che non sei un tipo che si tiene in forma e solo uno steriotipo negativo quello per far aparire i videogiochi come il male piu grande ed poi fen fidati il calcio in molti paesi piu che pasione e diventato come vita ed non esagero ed a molte persone da speso problemi nella vita quotidiana fidati
anno paura di perdere i guadagni non e che li interesa molto della nuova generazione il suo discorso li e senza senso se non giochi a calcio ma i videogiochi vuol dire che non ti tieni in forma secondo questa sua teoria e solo uno steriotipo negativo nato per far aparire i videogiochi come una male ed che loro continuino ad guadagniare ed questa cosa mi fa molto arabiare che vogliono impore lo sport ad ogni costo
Trynakrium_Palermo
Ho la sua stessa paura. Fa più paura del suo portiere contro il Real in finale di Champions dell'anno scorso.
NatuShiny
Più che altro mi riferivo alla soglia di attenzione
Dangi
‘Teme’... Come se il calcio fosse una religione, ridicoli
Fenrir
Pensa a quanta gente ci lavora dentro(tipo i magazzinieri),la tua antipatia per lo sport non deve farti esprimere dei concetti così duri,in politica nonostante impoveriscano milioni di famiglie cerco di avere un opinione più equilibrata possibile,lo sport se non vuoi non lo segui,la politica invece se deve entrare in guerra ti coinvolge in un modo o nell'altro.Io comunque preferisco dello sport sano ai videogiochi,certo ci può stare come svago,ma non li metto alla pari,i videogiochi stanno di parecchio sotto alle attività sportive.Questa la mia opinione.
Credo siano dati temporanei,alla fine si stancheranno di Fortnite come di qualsiasi altro videogioco xD