Lo scorso mese si è conclusa l’Associazione Pokémon Italiana 4 (API 4), un importante torneo online che si svolge da vari anni. Il torneo è stato vinto dai Bulus, capitanati da Mark Duò. Ma come è andato il torneo a tutte e 10 le squadre partecipanti e chi sono stati i migliori giocatori della competizione?
Cos’è l’API e come si è svolta quest’anno?
L’API è un torneo dove 10 squadre, capitanate da altrettanti capitani, formate dai migliori giocatori in Italia, si affrontano e si danno battaglia, per decidere quale sia la migliore.
L’API quest’anno è partita leggermente in anticipo, il 26 gennaio 2021, con l’apertura delle iscrizioni. Il 13 febbraio 2021, sul canale Twitch di Pokémon Millennium, è andata in onda l’asta. Come ogni anno, ogni capitano delle 10 squadre partecipanti ha scelto, tramite una normale asta, i propri giocatori. Il sistema adottato è stato quello dello “snake draft“, draft in cui l’ordine del draft, ad ogni turno, viene invertito.
Le squadre che hanno partecipato all’evento sono:
- I Lightning Squirrels di Roberto Carbonara;
- I Red Bull Bulus di Mark Duò;
- I Blind Hurricanes di Roberto Ceglia;
- I Burning Blacephalons, ex Rockers, di Lorenzo Allemagna;
- I Torpedo Furrets di Enrico Grimaldi;
- I Black Raiders di Roberto Porretti;
- I Toronto Grassium di Gianluca Ghosty Grassi;
- I Fluffy Wooloos di Enrico Mostallino;
- Le new entry, i Newmoon Sailors di Davide Cauteruccio e i Mahogany Ninja Toads di Flavio del Pidio.
Dopo il draft ci sono state 9 settimane di round robin, dove tutte le squadre si sono affrontate una volta. Tutta l’ API 4 si è svolta in VGC2021 Series 8, nonostante la finale non rientrava in quel periodo. Ciò è stato fatto per avere una continuità con il formato del torneo stesso. Ogni giornata il capitano di ogni squadra doveva schiarare 6 giocatori i quali sarebbero andati, randomicamente, a sfidare altri 6 giocatori della squadra avversaria. La vittoria (quindi un minimo di 4 match vinti) portava 5 punti, un pareggio 2 punti, la sconfitta 0 punti.
I primi 4 team (Hurricanes, Bulus, Blacephalons e Raiders) sono arrivati successivamente alla fase finale di eliminazione diretta. In seguito alla finale, trasmessa sul nostro canale Twitch insieme a tutte le settimane di Round Robin e alla semifinale, ne sono spuntati i Red Bull Bulus, campioni per la seconda volta.
L’MVP e il Rookie dell’API 4
L’MVP (most valuable player, giocatore più forte) di quest’ anno è stato Luca “Polpolpo” Marcato, giocatore dei Toronto Grassium, che ha chiuso con 7-2 la sua regular season. A pari merito si trova Davide “Desu” Cognetta, anche lui con un punteggio di 7-2, che però si ritrova sotto Luca a causa del suo elevato prezzo all’asta (41,5k).
Il premio del miglior Rookie, cioè il giocatore esordiente migliore, va a Francesco “Frankie” Mammuccari, dei Burning Blacephalon. Il miglior Rookie è stato votato tramite una votazione interna dei capitani e dei cocapitani, dove sono stati proposti vari nomi e poi messi ai voti.
Toronto Grassium: da campioni a retrocessi
Da questo momento in poi andremo a parlare un po’ dell’andamento di tutte le squadre. Quello più particolare è stato sicuramente quello dei Toronto Grassium, capitanati da Gianluca Grassi, che si sono ritrovati del vincere la seconda edizione e fare finale alla terza, al venir eliminati dalla prossima edizione. I Grassium non sono infatti riusciti a raggiungere la soglia degli 11 punti, che permette ad ogni squadra di ripresentarsi l’anno successivo, raggiungendo solo 9 punti con un punteggio di 1-2-6. Ironia della sorte, il loro giocatore più forte, cioè Polpolpo, ha anche vinto il premio di miglior giocatore del torneo. Questo a dimostrare che all’API non conta il singolo giocatore, ma l’intera squadra.
Coloro che invece ce l’hanno fatta
Poco sopra i Grassium, a 12 punti, trovviamo i Lightning Squirrels, squadra storica della competizione, capitanata quest’anno da Roberto Carbonara. Gli Squirrels sono riusciti, alle ultime giornate, a salvarsi dopo un inizio di stagione disastroso. Nonostante i grandi nomi di questa squadra (fra cui 2 campioni internazionali, cioè Sanvy e Marcofiero), gli Squirrels sono riusciti a vincere solo 2 sfide, perdendone 6 e pareggiandone 1.
Non è andata molto meglio ai Torpedo Furrets, capitanati da Enrico Grimaldi, che sono riusciti a vincere una sola sfida, ma a pareggiarne ben 4. Il problema di questa squadra è stato infatti quello di non essere riusciti a capitalizzare infatti sulle situazioni di vantaggio, ma a essere riusciti anche a recuperare sfide quasi impossibili (come il 3-0 parziale dei Wooloos nei loro confronti).
Quasi al traguardo, ma purtroppo solamente quasi
A seguire ci sono le squadre che, per pochissimo, non sono riuscite a raggiungere la zona playoff.
I Fluffy Wooloos, capitanati da Enrico Mostallino, dopo un inizio di stagione sottotono sono riusciti a conquistare il punteggio di 3 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte. Purtroppo non abbastanza per raggiungere i playoff, dato che quest’anno si raggiungevano con 24 punti.
Con 22 punti troviamo i Mahogany Ninja Toads di Flavio del Pidio, new entry di questa API 4. Purtroppo il loro viaggio, con alti e bassi, si è fermato a soli 2 punti dai playoff, ma hanno saputo dimostrare come una squadra coesa, nonostante sia completamente nuova, possa raggiungere grandi risultati.
Al tristissimo quinto posto troviamo i Newmoon Sailors, capitanati da Davide Cauteruccio, con 24 punti. A causa degli scontri diretti e dei match vinti, sono infatti arrivati sotto il quarto posto. Fino all’ultima giornata hanno sperato di poter arrivare alle semifinali, ma il loro sogno è stato spento a causa della vittoria dei Raiders alla nona week.
Quarto e terzo posto: vittoria o sconfitta?
I Black Raiders di Roberto Porretti sono riusciti a posizionarsi in quarta posizione dopo un ottimo inizio di stagione, ma non un così ottimo proseguimento. Sono riusciti infatti a qualificarsi per i playoff a pari punti con i Sailors a causa degli scontri diretti e al numero di match vinti rispetto agli avversari.
I Burning Blacephalons di Lorenzo Allemagna, precedentemente conosciuti come i Rockers, sono arrivati alla terza posizione. Il punto forte della loro squadra è stato senz’altro il gioco di squadra, visto che era molto equilibrata e nessuno spiccava più degli altri. Anche qui si dimostra il fatto che in tornei a squadre come l’API fai bene se hai una buona squadra, non se hai i top player.
Back to Back? Nah
I campioni della stagione 3 dell’API si sono, questa volta, arresi in finale contro degli ottimi Bulus. Roberto Ceglia, neo capitano dei Blind Hurricanes, ha dovuto prendere sulle spalle una squadra che alla stagione precedente ha fatto un grandissimo torneo, pure vincendolo alla fine. La squadra è stata composta da Roberto in maniera molto intelligente andando a scegliere tutti giocatori campani, che quindi si conoscevano già, così da avere da subito un gruppo affiatato. A quanto pare ciò è servito ma purtroppo si son persi in finale.
2 volte campioni
I Red Bull Bulus, capitanati da Mark Duò, sono i campioni di questa API 4. Sin da subito sono apparsi come la squadra da battere, composta da giocatori molto esperti e vecchi nella community italiana, ma anche da nuove leve che, paradossalmente, sono andate meglio degli altri. Meglio per modo di dire, visto che comunque la squadra dei Bulus si è aggiudicata la vittoria. Uno in particolare, CML, si è distinto ottenendo un ottimo punteggio personale di 6-1. Facciamo quindi tutti i complimenti ai giocatori dei Bulus, vincitori per la seconda volta dell’API: Bonix, Reaperjoker, Senior14, wjbax, Sproffio, Alez, CML, Julian, marcoz e AlexAnzo.
E ora che è tutto finito?
Non ci resta che aspettare quindi al prossimo anno, per andare a vedere se i Bulus riusciranno a vincere il loro terzo titolo oppure se il testimone passerà a qualcun altro. Si può andare a vedere tutto l’andamento del torneo qui, così come la finale a questo link.
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