Redazione
Su alcuni canali di informazione regionali è stata diffusa la notizia di un bambino e di suo padre che, giocando a Pokémon GO, si sono ritrovati all’interno di un cimitero.
Come ben sapete, l’applicazione per dispositivi mobili sfrutta il sistema GPS dei nostri smartphone. Per giocare, quindi, è necessario spostarsi fisicamente da un luogo all’altro in cerca dei mostriciattoli tascabili. È in questo contesto che a San Daniele del Friuli, in provincia di Udine, è avvenuto un fatto che i media non hanno perso l’occasione di strumentalizzare, con il fine abituale di mistificare l’utilizzo dei videogiochi.
Lunedì 17 aprile, giorno di Pasquetta, un bambino di 10 anni chiese al padre di poter andare in giro insieme a caccia di Pokémon, e l’uomo accettò. Il piccolo, però, non mostrò all’uomo la mappa del gioco (che è sempre a disposizione del videogiocatore sullo schermo), ma gli chiese a cosa si riferisse l’immagine che un PokéStop vicino mostrava. Il padre, non sapendo riconoscere tale raffigurazione, decise di farsi guidare dal figlio verso il punto d’interesse.
Saliti in macchina, i due si avvicinarono al PokéStop in questione. In poco tempo l’uomo si rese conto di essere diretto verso il cimitero del paese, ma il figlio continuò a ribadire la direzione. Una volta arrivati, il mostriciattolo tascabile risultò trovarsi in mezzo ad alcune tombe. Inoltre, essi scoprirono l’esistenza di una Palestra Pokémon in corrispondenza della chiesa del cimitero.
Oltre ad aver riportato la notizia in maniera decisamente sintetica e approssimativa, i media hanno affibbiato alcuni nomignoli, quali “giochino” per Pokémon GO o “buffi animaletti digitali” riferito alle creature Pokémon, di discutibile gusto. Hanno poi puntato il dito contro gli sviluppatori del gioco, accusandoli di non avere rispetto per i defunti del cimitero.
Quanto riportato descrive un episodio che indubbiamente non dovrebbe accadere, e nessuno nega che Niantic abbia commesso uno sbaglio nel posizionare il PokéStop e la Palestra Pokémon in corrispondenza di un cimitero. Ciò che fa storcere il naso è la continua presa di posizione dei media nei confronti del mondo videoludico. Abbiamo già trattato questo argomento in un video sul nostro canale YouTube.
Cosa ne pensate di questo atteggiamento dei canali di informazione classici nei confronti dei videogiochi?
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