Il fallimentare evento atteso in tutto il mondo, il Pokémon GO Fest di Chicago, continua a mietere vittime tra i fondi di Niantic.
Le aspettative altissime hanno provocato picchi altrettanto alti di delusione per il mancato successo del festival e la pessima organizzazione, che ha reso impossibile utilizzare l’applicazione Pokémon GO alla festa a essa dedicata. Il malcontento generale degli oltre 20.000 partecipanti si è solo leggermente attenuato in seguito alla promessa di un rimborso completo del biglietto d’ingresso e al regalo del Pokémon Leggendario Lugia e di 100 dollari in Pokémonete a ciascuno dei partecipanti.
Il disastro, tuttavia, non è stato spento del tutto. Quasi due dozzine di partecipanti hanno iniziato a chiedere a Niantic il rimborso dell’intero costo del viaggio per Chicago.
Si tratta di persone che, non risiedendo nel luogo del festival, si sono sobbarcate il costo di un viaggio ben poco economico per raggiungere il cuore del Pokémon GO Fest, e il rimborso di 20 dollari del biglietto non è sufficiente per coprire le spese, ritenute inutili in seguito al fallimento dell’evento.
L’avvocato Thomas Zimmerman, rappresentante di uno dei partecipanti al festival, Jonathan Norton, ha dichiarato:
[Jonathan Norton] ha pagato il volo per Chicago per partecipare al Pokémon GO Fest e ha dovuto attendere diverse ore in coda per poter entrare, proprio come tutti gli altri presenti.
Nonostante il disagio per poter accedere al luogo dell’evento, Zimmerman aggiunge che il suo cliente non è riuscito a catturare nemmeno un Pokémon a causa del disastroso black out dei server e dell’applicazione stessa, e il rimborso dei 100 dollari in Pokémonete e dei 20 dollari del biglietto non può minimamente coprire le spese affrontate da Norton.
Non stiamo cercando di rimediare al fallimento della comparsa del Pokémon Leggendario, perché Niantic lo ha offerto. Tuttavia non sono stati offerti rimborsi per le spese di viaggio delle persone che sono dovute arrivare fino a Chicago da lontano. Molti dei partecipanti venivano da fuori, alcuni addirittura dal Giappone.
La questione fondamentale evidenziata dall’agguerrito avvocato è la mancanza dell’incentivo che ha portato le persone a spendere cifre da capogiro per partecipare al Pokémon GO Fest. Venendo a conoscenza del fallimento dell’evento, quanti di loro si sarebbero fatti carico di spese di viaggio onerose, costo del biglietto e ore di fila per l’ingresso? Probabilmente nessuno.
Niantic ha fatto promesse che non ha mantenuto.
Al momento, Zimmerman rappresenta solo Jonathan Norton, ma altre 20 o 30 persone si sono mosse, dopo l’intervento dell’avvocato, per richiedere l’intero rimborso delle spese di viaggio, e il numero potrebbe aumentare.
Niantic continuerà, probabilmente ancora per qualche tempo, a essere al centro dei riflettori per motivi tutt’altro che buoni.
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