La nuova versione del sistema di protezione di Pokémon GO destinato a rendere complicato l’utilizzo di trucchi da parte dei giocatori imbroglioni sembrerebbe già essere stato neutralizzato.
Introdotto questa settimana in concomitanza con l’arrivo dei Pokémon di terza generazione, tale sistema – nelle intenzioni di Niantic – avrebbe dovuto impedire l’utilizzo di applicazioni di terze parti da parte di utenti poco inclini a rispettare il corretto spirito del gioco.
Tale sistema si attivava quando, ad esempio, un giocatore utilizzava software capaci di modificare la localizzazione del dispositivo. In tale circostanza, veniva mostrata una schermata in cui vi era riportato un avviso che avrebbe dovuto avere lo scopo di dissuadere il giocatore dall’utilizzo di tali stratagemmi illegali.
Secondo quanto riportato però da diversi utenti, il sistema anti-cheat sarebbe stato facilmente bypassato dai giocatori una volta scoperte le applicazioni che provocavano l’attivazione del messaggio di avviso. Le contromisure a questo strumento di protezione sarebbero state individuate addirittura dopo soli 20 minuti dalla sua introduzione.
Allo stato attuale, sembrerebbe che Niantic lo abbia disabilitato del tutto, magari per continuare a lavorarci allo scopo di migliorarne l’efficacia.
Secondo voi, dobbiamo considerare quanto accaduto come una sorta di resa da parte della software house americana all’abuso di trucchi da parte di una fetta di giocatori di Pokémon GO?
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