Il 16 novembre è vicino e le domande su Pokémon: Let’s Go, Pikachu! e Pokémon: Let’s Go, Eevee! da parte dei fan si fanno sempre più frequenti. Junichi Masuda, in un’intervista a Eurogamer, ha cercato di rispondere ad alcune di queste domande fornendo anche piccoli indizi sui progetti futuri del brand.
L’intervista si apre con una delle domande che ci siamo posti tutti al momento dell’annuncio di Pokémon: Let’s Go: perché la scelta di Kanto come regione principale? Il direttore Masuda ha spiegato i motivi di questa decisione, facendo anche degli interessanti paragoni con il mondo reale:
Uno dei principali obiettivi era quello di rendere appetibile il gioco ai bambini che non hanno avuto l’opportunità di giocare a Pokémon GO […]. Abbiamo pensato che Pokémon Giallo fosse il titolo della serie principale più adatto a loro date le numerose analogie con la serie animata (Pikachu, Team Rocket…) […]. Vogliamo far provare la differenza tra la pixel art e la grafica ad alta definizione sui televisori moderni.
Kanto è una regione realmente esistente in Giappone ed è molto legata alle atmosfere tipiche dell’estate […]. Volevamo realizzare un gioco con un’interfaccia amichevole che favorisse la collaborazione di più persone. Adesso c’è la possibilità di giocare tutti insieme in salotto, lanciare una vera Poké Ball; prima non era possibile creare tutto ciò, ora invece lo è.
Da queste parole si può capire come Pokémon: Let’s Go sia stato pensato come un videogioco leggero, che favorisse l’armonia di gioco piuttosto che la sfida personale. Junichi Masuda, però, ha voluto rassicurare anche i giocatori più temerari affermando che ci saranno alcune prove di forza interessanti durante l’avventura.
I bambini di oggi sono molto attratti dai titoli per smartphone, che sono molto brevi e semplici da completare. Il nostro obiettivo era quello di creare un titolo facile da giocare, ma allo stesso tempo ricco di meccaniche divertenti per renderlo più longevo.
Per gli amanti delle sfide e fan più datati della serie, abbiamo pensato alla meccanica “combo di cattura” e agli “allenatori Esperti”, ovvero 151 Allenatori esperti di ogni singolo Pokémon di Kanto che, una volta battuti, ti consegneranno il titolo di Maestro per quel determinato mostriciattolo.
Un’altra novità di questi due titoli per Nintendo Switch è stata l’introduzione delle Tecniche Segrete, che andranno a sostituire le Macchine Nascoste. Junichi Masuda ha voluto svelare i retroscena su questa particolare meccanica:
È un problema arduo che ci poniamo ogni volta che creiamo un gioco. Questa volta abbiamo pensato al Pokémon compagno, che è l’unico che può imparare le Tecniche Segrete […]. cerchiamo sempre di implementare le MN in maniera diversa, ma è sempre un dilemma difficile da risolvere.
La conversazione si sposta poi su Meltan, il Pokémon misterioso che sarà introdotto in Pokémon GO e Pokémon: Let’s Go nei prossimi mesi. Il suo annuncio è stato qualcosa fuori dal comune e Masuda ci spiega i processi che hanno portato alla rivelazione di questo particolare mostriciattolo.
Non è stato un errore, era tutto programmato. Solo poche persone conoscevano il piano in anticipo, è stato un segreto tenuto ben nascosto.
È stata un’idea di The Pokémon Company e Niantic, ma anche io ho dato una mano. Volevamo rendere Meltan un Pokémon carino sin dall’inizio, ma senza rivelare di cosa si trattasse […]. i giocatori l’hanno visto muoversi all’interno di Pokémon GO e hanno iniziato a chiedersi cosa fosse […]. pensiamo sia stato il miglior modo per annunciare Meltan a livello mondiale.
E sul metodo di ottenimento conferma:
Dopo aver trasferito un Pokémon da GO a Let’s Go, riceverai una Scatola Misteriosa da poter aprire sull’applicazione. Una volta aperta, avrai la possibilità di incontrare Meltan per un breve periodo di tempo. Sarà possibile anche trasferirlo su console con il solito metodo [Go Park, ndr] e sarà anche possibile ottenerne più di uno.
L’intervista si chiude gettando un occhio ai progetti futuri: ci sarà mai un gioco Pokémon open-world? Il Pokédex di Let’s Go verrà ampliato in futuro, magari con un titolo ambientato a Johto? Tornerà la meccanica dell’allevamento? Junichi Masuda la pensa così:
Sono sempre pronto a nuove sfide, [Un gioco open-world] potrebbe essere una possibilità in futuro […]. Alla base di questa scelta [l’assenza dei baby Pokémon] c’è il fatto che in prima generazione non esistessero le Uova Pokémon […]. L’anno prossimo avrete notizie sul nuovo gioco per il 2019.
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