Sciocchi, crudeli e deliziosi: i membri del Team Rocket si presentano in Let’s Go

Nel 1996 venivano rilasciati Pokémon Rosso e Blu, ma era ancora troppo presto per i 3 membri del Team Rocket più famosi di sempre. Jessie, James e Meowth sarebbero comparsi solo qualche anno più tardi, lanciati sul palcoscenico dalle puntate della serie animata Pokémon e catalogati come nemici principali di Ash, Pikachu, Misty e Brock.

La prima e unica apparizione (fino a Let’s Go) del famigerato trio di mascalzoni in un videogioco avviene grazie a Pokémon Giallo, rilasciato nel 1998 in Giappone (nel 2000 in Italia), titolo per Game Boy creato a immagine e somiglianza del cartone animato, per seguirne il successo e permettere a tutti i giocatori di vestire i panni di Ash Ketchum, iniziare l’avventura a Kanto con un Pikachu testardo anziché con i classici Charmander, Bulbasaur e Squirtle, e combattere gli stessi nemici visti in televisione. Jessie, James e Meowth sono i portavoce del Team Rocket e, in Pokémon Giallo, si confrontano con il giocatore per 4 lotte: la prima volta è possibile incontrarli al Monte Luna, la seconda al Rifugio Rocket situato sotto il casinò di Azzurropoli, la terza alla Torre Pokémon di Lavandonia e la quarta alla Silph SpA di Zafferanopoli. Come da copione, i tre furfanti possiedono un Ekans e un Koffing, successivamente evolutisi in Arbok e Weezing. Meowth, terzo membro della gang, compare nel titolo per Game Boy come un Pokémon a tutti gli effetti, schierato in battaglia regolarmente e senza nessuna dote che indichi le sue caratteristiche peculiari.

Pokémon: Let’s Go, Pikachu! e Pokémon: Let’s Go, Eevee! ridonano vita al trio più famoso del Team Rocket, ma in veste del tutto nuova. Meowth affianca Jessie e James come membro effettivo del team e non più come Pokémon schierato nelle lotte. I due criminali possiedono esclusivamente Ekans/Arbok e Koffing/Weezing e sfidano il protagonista in lotte in doppio. La cosa più toccante da vedere è la fedeltà con cui i 3 personaggi sono stati caratterizzati in Pokémon: Let’s Go. Ogni stringa di dialogo nasconde riferimenti alla serie animata e mira direttamente al centro dei sentimenti nostalgici di ogni fan di vecchia data, accarezzando i ricordi e presentando i membri del Team Rocket, agli occhi di tutti, come criminali pasticcioni e divertenti, crudeli quanto basta a renderli un nemico da temere e da amare. Più volte, dopo una sconfitta, Jessie, James e Meowth recitano la loro storica frase “Team Rocket, pronti a partire alla velocità della luce!“, iconico momento presente in moltissime puntate della serie animata, e affiancato sempre alla sconfitta totale della gang.

In diverse occasioni, questi membri del Team Rocket un po’ mattacchioni ma desiderosi di compiacere il capo dell’organizzazione Giovanni, appaiono ingenui e distratti. Al primo incontro, per esempio, il giocatore troverà Meowth addormentato all’ingresso del Monte Luna, mentre avrebbe dovuto fare la guardia per permettere a Jessie e James di impossessarsi dei rari fossili. Al casinò di Azzurropoli, invece, mentre il Pokémon Graffimiao sonnecchia su un cabinato arcade, i due mascalzoni si lasciano scappare l’esatta posizione del pulsante da attivare per accedere al Rifugio Rocket. Combinano diversi guai e sono ben lontani dall’immaginario collettivo di nemico che spesso compare nei videogiochi.

Sotto molti aspetti Jessie, James e Meowth ricordano il Team Skull di Pokémon Sole e Luna, un team che difficilmente può venire considerato antagonista e che, con le buffe movenze e l’ingenuità dilagante, riesce sempre a strappare un sorriso. In Pokémon: Let’s Go sono presenti i veri membri del Team Rocket che tutti conosciamo da 20 anni. Non si tratta di una loro versione sbiadita o mal copiata, ma di Jessie, James e Meowth in tutta la loro gloria deliziosa, malvagia e sciocca.

L’unica vera pecca è che Meowth, ora terzo membro effettivo del team, ancora non parla ma si limita a miagolare. Forse un giorno, il Pokémon parlerà anche nei videogiochi, così come accade fin dall’inizio della prima stagione del cartone animato.