Durante il trailer del 16 ottobre, a 30 giorni esatti dall’uscita di Pokémon Spada e Scudo su Nintendo Switch, sono state rivelate le nuove forme Gigamax di Charizard e Butterfree insieme ad altri Pokémon della prima generazione.
Era nell’aria già da un po’ questa rivelazione, ma da quando abbiamo visto per la prima volta il fenomeno del Dynamax ci abbiamo creduto tutti: avendo a che fare con mostriciattoli giapponesi giganti, ci aspettavamo proprio l’arrivo dei Kaiju su Pokémon Spada e Scudo. Per chi non lo sapesse, i Kaiju sono i tipici mostri giganti giapponesi dei monster movie così in voga nel Paese del Sol Levante. Ebbene, anche se tutti i Pokémon sono un misto di interpretazioni, forse abbiamo trovato i primi veri Kaiju giganti! Esaminiamo nel dettaglio entrambe le forme Gigamax di Charizard e Butterfree.
La forma Gigamax di Butterfree presenta delle scaglie luminescenti sulle ali gigantesche. Tali scaglie sono in grado di paralizzare, avvelenare o addormentare gli avversari, e per questo sono usate come armi efficaci dalla creatura. Le dimensioni delle ali, infatti, sono in grado di generare forti correnti d’aria nelle quali disperdere queste scaglie stupefacenti: ecco perché la nuova Mossa esclusiva di questa forma Gigamax si chiama Gigastupore.
Il Kaiju a cui sicuramente si rifà Butterfree è Mothra, un mostro insettoide che fa parte dello stesso universo immaginario della Toho, casa produttrice di monster-movie, e di Godzilla. Il suo aspetto è riconducibile a una falena gigante, e la sua ultima apparizione risale al film Godzilla II: King of the Monsters. Il colore associato a Mothra in questa pellicola è anche assimilabile ai colori delle ali della forma Gigamax di Butterfree… sarà un caso? Non dimentichiamo che dal film di Detective Pikachu, la Toho è anche co-autrice di Godzilla II: King of the Monsters, e sta ancora adesso collaborando con The Pokémon Company. Le forme Gigamax rivelate oggi, potrebbero aver avuto una consulenza della Toho?
È difficile, invece, trovare un’esatta ispirazione animale per questa nuova forma di Butterfree. La presenza di peluria sul corpo e l’ispirazione del Regno Unito per la regione di Galar, farebbero pensare all’Adone Blu, presente in foto in alto a sinistra, sebbene lo schema di colori azzurro e bianco dell’animale sia invertito rispetto a quello del Pokémon Farfalla. La presenza di scaglie velenose e i pattern geometrici all’interno delle ali, invece, fanno pensare alla Farfalla Monarca, un grande lepidottero diffuso soprattutto in Nord America e Messico. Questo insetto è famoso per le dimensioni, per le migrazioni tra i due stati, ma soprattutto per la sua velenosità.
Questo bel lucertolone infuocato è l’ennesima trasformazione di Charizard, una delle creature più amate dei fan di Pokémon. Dalle informazioni ufficiali veniamo a sapere in questa forma speciale il Pokémon Fiamma non riesce a trattenere le fiamme all’interno del suo corpo, per questo motivo divampano da ovunque possono: coda, fauci, corna e addirittura dall’attaccatura delle ali. È proprio da queste ali di fuoco che derivano gli attacchi più temibili di Charizard gigamaxizzato: sono più incandescenti del magma e vengono lanciate contro i nemici con la nuova mossa Gigavampa.
Un sicuro riferimento è da ritrovare in Godzilla, e più nello specifico in una delle sue numerose varianti: Fire Godzilla, detto anche Burning Godzilla. Come suggerisce stesso il nome, si tratta del famoso Kaiju giapponese con poteri associati al fuoco. In alcune storie viene descritto come il risultato delle troppe radiazioni nucleari assorbite dal mostro e che si scatenano nel suo corpo, mentre invece nell’ultima incarnazione di questa forma, ossia in Godzilla II: King of the Monsters, questa sua versione infuocata è il risultato del trasferimento a sé stesso dei poteri di Mothra. Eppure, ci sono particolari di questo Charizard che sono assimilabili a un altro famoso mostro demoniaco, anche se non è un Kaiju.
Stiamo parlando dei Balrog, giganti demoni dell’universo immaginario de Il Signore degli Anelli, famosa opera fantasy dello scrittore inglese J. R. R. Tolkien. Il loro aspetto non è molto assimilabile a quello di Charizard, se si escludono le fiamme che divampano da tutto il corpo: i Balrog, infatti, sono chiamati “demoni di potenza” e “spiriti di fuoco” per la loro ferocia distruttiva e infiammata. In alcuni lavori di Tolkien, le ali del Balrog sono descritte come immateriali, e costituite di ombre e fiamme; che sia anche questa una caratteristica assimilata dalla forma Gigamax di Charizard?
E voi, cosa ne pensate delle forme Gigamax di Charizard e Butterfree?
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