Tra le tante interviste (inclusa quella del nostro Cydonia per Everyeye) rilasciate ultimamente da Junichi Masuda e Shigeru Ohmori sono emerse numerose polemiche, che hanno spinto i creatori di Pokémon Spada e Scudo a fornire una serie di spiegazioni intorno alle decisioni prese durante lo sviluppo dei giochi.
Vogliamo perciò porre alla vostra attenzione uno spezzone tratto da Metro UK di una interessante conversazione, durante la quale Ohmori spiega i reali motivi dell’assenza del doppiaggio in Pokémon Spada e Scudo e nei giochi Pokémon in generale.
Ecco l’estratto dell’intervista nel quale si discute della mancata presenza del doppiaggio nei nuovi titoli in arrivo il 15 novembre.
Intervistatore: Nintendo Switch è molto potente e una cosa che mi ha colpito nel giocare la demo di Pokémon Spada e Scudo è che non capisco come mai non sia stato doppiato. Penso che il gioco ne avrebbe beneficiato, inoltre continuo a non capire – nonostante io sappia che ci sia una risposta pronta a ciò – perché i Pokémon non hanno lo stesso verso della serie animata? Perché non dicono il proprio nome?
Ohmori: Ci sono due motivazioni principali, per prima cosa questo è un RPG con una miriade di conversazioni che dobbiamo localizzare e rilasciare in nove lingue diverse contemporaneamente. Perciò da un punto di vista prettamente pratico organizzare e registrare tutte le voci, le correzioni e il resto in nove lingue per rilasciare il gioco nello stesso giorno esatto sarebbe qualcosa di estremamente difficile. Dunque, questa è una delle ragioni per cui abbiamo deciso di non farlo questa volta. Ma la seconda motivazione riguarda l’immagine che si associa ai personaggi, nel senso che quando si gioca a un videogioco, se una voce viene assegnata a un determinato personaggio, ciò creerà nel giocatore un’immagine, un’idea ben precisa del personaggio che però non deriva da loro, ma è forzata dagli sviluppatori. Mentre se leggiamo dei testi ricchi di sfaccettature diverse, senza però sentire alcuna voce, ogni giocatore può crearsi la propria idea del personaggio mentre gioca. E questo è ciò che ci piace incoraggiare quando creiamo i nostri giochi.
Int.: Invece riguardo i versi della serie animata?
Ohmori: Ci sono simili problemi linguistici – alcuni Pokémon hanno tutti lo stesso verso, come Pikachu, e ciò andrebbe bene, ma per altri i nomi cambiano completamente da una lingua all’altra. E un’altro punto da considerare è che nel gioco ci concentriamo sui Pokémon in quanto creature viventi, quindi sentirli pronunciare versi più simili agli animali – piuttosto che sentirli solo gridare il proprio nome – ci sembra carino.
Int.: Allora dovrò continuare a doppiarli io.
[risate generali]
Masuda: Penso sia il modo migliore di godersi l’esperienza di gioco, perciò per favore, continua a farlo.
Cosa ne pensate? Desiderate che i prossimi giochi Pokémon siano doppiati o pensate che sia più divertente immaginare – e magari riprodurre – il tono di voce dei personaggi? In fondo non sarebbe male se il Boss del Team Rocket Giovanni parlasse come Don Vito Corleone de “Il Padrino”…
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