L’uscita di Pokémon Spada e Pokémon Scudo è stata macchiata da una fuga di leak contenenti notizie inedite alcune settimane prima dell’uscita ufficiale dei titoli a causa di alcuni soggetti sconosciuti, contro cui Nintendo e The Pokémon Company hanno avviato un iter legale conclusosi con l’individuazione dei malintenzionati.
Siamo tutti a conoscenza delle immagini e delle informazioni inedite che sono state divulgate in modo scorretto in rete da parte di alcuni leaker, e come vi avevamo già raccontato, Nintendo insieme a The Pokémon Company si è mossa da subito per vie legali al fine di punire gli autori dei leak.
Dopo quasi 3 mesi dall’uscita dei titoli ambientati a Galar, il successo del vidogame non è stato intaccato. Hanno venduto infatti, oltre 16 milioni di copie in tutto il mondo ed annunciato uno speciale DLC. Nintendo e The Pokémon Company però, ci tengono a far sapere ai loro acquirenti che hanno individuato gli artefici dei leak, che ora saranno puniti. Ecco la trascrizione della dichiarazione congiunta delle due società:
I primi di novembre, Nintendo ha indentificato una certa quantità di fotografie prese da scene di gioco che rivelavano molte novità e Pokémon non annunciati in Pokémon Spada e Pokémon Scudo. Queste fotografie sono state postate online e Nintendo, insieme a The Pokémon Company, hanno identificato velocemente le persone responsabili dei leaks, prendendo immediati provvedimenti.
Questi Pokémon sono stati divulgati da un recensore proveniente dal sito portoghese FNintendo, che ha ricevuto in anteprima una copia del videogioco per poterlo recensire. Sia lui che FNintendo non sono stati in grado di gestire il materiale riservato inviatogli, violando chiaramente l’accordo di riservatezza tra Nintendo e i media. Come conseguenza, Nintendo non lavorerà ancora con FNintendo.
Nintendo cerca sempre di proteggere le sue proprietà intellettuali e i suoi brand. I leaker non hanno danneggiato solo Nintendo, ma anche le centinaia di dipendenti che hanno lavorato sono per preparare questi giochi al mercato, e i milioni di fan in tutto il mondo che hanno atteso queste informazioni con sorpresa.
Sorprendere e deliziare i giocatori attraverso nuove esperienze è una passione condivisa per Nintendo e The Pokémon Company. Perseguiremo tutte le strade per preservare le sorprese per i giocatori dei futuri titoli Pokémon.
La dura presa di posizione di Nintendo non è passata inosservata, e dopo alcune ore è arrivata una risposta da parte della stessa FNintendo, accusata di aver violato i vincoli di riservatezza. Eccone una trascrizione:
Ai nostri lettori,
All’inizio di novembre, una serie di immagini hanno fatto trapelare diverse novità e Pokémon non ancora annunciati da Pokémon Spada e Pokémon Scudo. Vogliamo prendere questa opportunità per ammettere apertamente ai lettori che FNintendo è responsabile della divulgazione di alcune di queste foto.
Nintendo ci ha offerto una copia del gioco per una recensione, con una chiara linea guida di embargo, che noi abbiamo accettato. Questa copia è stata inviata a uno dei nostri recensori, che ha fatto trapelare le informazioni. Dopo alcune indagini, FNintendo ha rescisso la collaborazione con questo redattore.
La nostra collaborazione con Nintendo Portogallo dura da 11 anni, ma la nostra parte in questa fuga di notizie è una chiara violazione dell’accordo confidenziale tra noi, e come risultato, una totale rottura della fiducia con Nintendo. Riconosciamo che è inammissibile rompere le line guida di embargo e non abbiamo maneggiato il materiale da recensire con una cura sufficiente.
Rispettiamo la decisione di Nintendo di cancellare gli accordi di riservatezza con la nostra compagnia come risultato della mancata fiducia nei nostri confronti, e accettiamo di non ricevere più prodotti da Nintendo né di essere invitati ai loro eventi.
Vogliamo chiedere scusa a Nintendo e The Pokémon Company, e tutti i nostri lettori per averli delusi.
Una chiara ammissione di colpa da parte di FNintendo, che dovrà passare dei momenti davvero difficili, dato che, violando gli accordi di riservatezza, si potrebbe incorrere in questioni legali più gravi di una semplice punizione come l’interruzione di una collaborazione.
Vi sareste mai aspettati che le informazioni sarebbero partite dall’Europa? E se non fossero i soli ad avere leakato delle informazioni? La caccia di Nintendo continua.
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