Redazione
Con l’uscita in contemporanea mondiale degli ultimi titoli di casa Game Freak, Pokémon X e Pokémon Y, migliaia di appassionati, vecchi e nuovi, hanno ritrovato il piacere di prendere in mano una console portatile e partire alla scoperta di un nuovo mondo.
I nuovissimi titoli Pokémon per Nintendo 3DS sono infatti ambientati in una regione del tutto nuova, Kalos, dando il via ad una vera e propria Poké-mania, riportata in vita anche grazie alle recentissime tecnologie 3D e alla grafica del tutto rinnovata.
La grande e stupenda Regione di Kalos, con i suoi innumerevoli misteri, retroscena, curiosità, personaggi (amici e nemici) e ovviamente nuovi Pokémon nascosti in ogni dove ha conquistato centinaia di affezionati giocatori Pokémon, oltre che una schiera del tutto nuova di neo-allenatori che hanno scelto Pokémon X e Pokémon Y per dare inizio alla loro avventura!
Per rispondere ad alcune delle domande che più dilagano tra tutti gli allenatori Pokémon in giro per il mondo, il sito Game Informer ha pubblicato nei scorsi mesi un’intervista rilasciata dall’ormai amatissimo Junichi Masuda, figura di spicco della software house Game Freak e famoso regista e compositore per i videogiochi Pokémon.
Di seguito verranno esposti alcuni degli argomenti trattati in quest’intervista, ma è comunque possibile consultare il testo originale sul sito GameInformer o consultare la versione estesa di quest’articolo cliccando qui.
La novità assoluta portata dai due titoli è sicuramente la grafica del gioco, del tutto migliorata e potenziata dalle possibilità che la piattaforma di gioco Nintendo 3DS è in grado di offrire.
La prospettiva viene modificata infatti in alcuni punti di gioco, passando dalla tradizionale ripresa dall’alto ad una prospettiva quasi in prima persona. Ciò porterebbe a pensare ad un futuro cambio totale della prospettiva, ma Masuda conferma il fatto che la ripresa verticale è ormai un marchio di fabbrica del brand, particolarmente utile per orientarsi nel mondo Pokémon.
Il passaggio da sprites a modelli tridimensionali è sicuramente un’altra delle novità più interessanti dei due nuovi giochi. Il risultato è davvero ottimo, nonostante qualche problema dato da alcuni mostriciattoli, come MegaGengar, che hanno azioni particolari o colorazioni e movimenti peculiari particolarmente difficili da trasporre su un modello 3D.
Nonostante le molte occasioni in cui il 3D viene impiegato nel corso della trama, la visuale, per la maggior parte del tempo, resta in modalità a due dimensioni. Si tratta forse di limiti tecnici? Ed è forse una coincidenza il fatto che i due titoli siano usciti in contemporanea con la più giovane delle console Nintendo, il Nintendo 2DS?
Masuda chiarisce rispondendo che la particolarità della grafica stereoscopica propria del Nintendo 3DS riesce a ricreare un ambiente in tre dimensioni senza l’ausilio di occhialini, come invece accade al cinema. Ciò permette dunque l’improvviso passaggio da scene in due dimensioni a scene del tutto tridimensionali, permettendo al tempo stesso di sottolineare l’importanza di una certa scena o la bellezza di un particolare panorama (come una grotta o una foresta).
Tra tutte le novità portate da Pokémon X e Pokémon Y, le più travolgenti ed innovative sono sicuramente le megaevoluzioni.
Con l’introduzione delle megaevoluzioni, infatti, si sono moltiplicate le possibili combinazioni di Pokémon, mosse e strategie che ogni allenatore avrà la possibilità di affrontare. Malgrado questo, la megaevoluzione può rappresentare un grande svantaggio per chi partecipa a gare competitive.
La MegaPietra necessaria ad attivare la potente megaevoluzione, infatti, occupa un prezioso spazio, solitamente destinato a strumenti molto più utili nelle battaglie competitive.
Come si comporteranno ora i giocatori più esperti? Sfrutteranno questa novità o resteranno fedeli ai cari e vecchi strumenti?
Non ci resta che stare a guardare, approfittando dei Campionati Mondiali Pokémon 2014, che quest’anno avranno luogo nella città di Washington D.C., dove potremo vedere dei veri campioni alle prese con i loro team Pokémon, megaevoluti o meno.
Da ciò, aggiunge Masuda, dipenderà il destino delle megaevoluzioni. Non è ancora stata presa, infatti, una decisione definitiva riguardo alla permanenza dei MegaPokémon all’interno di futuri titoli Pokémon.
Altro dettaglio sicuramente non passato inosservato agli occhi dei giocatori più affezionati è stata la modifica al funzionamento di alcuni strumenti ormai molto conosciuti all’interno dei giochi. Prima fra tutte, la modifica allo strumento Condivisore d’Esperienza.
Molti giocatori hanno infatti espresso il loro disappunto riguardo alla troppa facilità con cui si possono allenare i Pokémon grazie all’azione di questo strumento.
In realtà l’obbiettivo da sempre perseguito dai creatori dei nostri videogiochi preferiti, è quello di dare la possibilità a tutti di divertirsi, ognuno a modo suo. Kalos è piena di creature misteriose, tutte da scoprire e collezionare ed è proprio per dare la possibilità a tutti di crescere e allevare quanti più Pokémon possibile che il Condivisore è stato modificato, rendendo più veloce l’allenamento dei nostri Pokémon. Junichi Masuda, infine, ricorda che il dispositivo è disattivabile in ogni momento nel caso si voglia allenare la propria squadra Pokémon nel modo più tradizionale.
Ciò che risulta ovvio sin da subito è il nuovo carattere più dinamico dei due titoli. Giocando si ha da subito l’impressione che la trama del gioco proceda rapidamente: riceviamo il nostro primo Pokémon e otteniamo la nostra prima medaglia ancora prima di aver avuto la possibilità di incontrare lo studioso più famoso di tutta Kalos, il giovane Professor Platan.
Tutto vuole adattarsi allo stile di vita frenetico che i giovani al giorno d’oggi sono costretti a seguire, dando origine ad un’impostazione molto più moderna. A partire dalla consegna del Pokémon iniziale da parte di un gruppo di amici appena conosciuti, alla giovane età del Professore della regione, si nota una volontà di riflettere i tempi moderni. Un esempio sono le relazioni tra insegnante e studente, oggi molto più amichevoli e strette rispetto a quanto accadeva in passato, il tutto ripreso e ridisegnato nel rapporto che Platan intrattiene con il giocatore e gli amici che partiranno insieme a lui.
A differenza dei molti titoli che li hanno preceduti, Pokémon X e Pokémon Y hanno offerto una caratterizzazione dei personaggi mai vista prima in un titolo Pokémon.
La volontà di offrire uno spunto di riflessione ai propri giocatori diventa sempre più evidente mano a mano che si prosegue nella storia, anche attraverso di temi molto delicati come la guerra o addirittura l’amore.
Un personaggio in particolare ha espresso dei sentimenti quasi mai affrontati nel mondo Pokémon, come il già citato tema dell’amore. D’altronde, Kalos è ispirata alla Francia e Parigi, città dell’amore ed è proprio per questo che Masuda e il suo team hanno voluto implementare anche un po’ di sano romanticismo nella storyline, racchiudendolo nel personaggio della giovane Shana e del rapporto che stringe col giocatore.
Emblematica è la scena dei fuochi d’artificio che i due condividono e che vogliono esprimere romanticismo, nel caso il giocatore fosse un ragazzo, o una profonda amicizia, nel caso a giocare fosse una ragazza. Altro momento che vuole esprimere attaccamento in questo senso è sicuramente l’attraversamento del Bosco Novartopoli, accompagnati proprio da Shana e dal suo desiderio di stare vicino al protagonista, simboleggiando un’amicizia che cresce sempre più.
Tra i personaggi più particolari e decisamente più eccentrici di tutta Kalos, possiamo senza dubbio trovare lo strambo Team Flare. A differenza di altri team che l’hanno preceduto, come per esempio il Team Plasma, il Team Flare si distingue per la sua personalità scoppiettante e impacciata, il che li rende più simpatici rispetto ai loro colleghi di Unima.
L’uomo che ci ritroveremo ad affrontare per evitare la distruzione totale e fermare una volta per tutte il Team Flare è lo scienziato ed inventore Elisio. Nel corso della storia impareremo a conoscere Elisio per quello che è, ovvero una persona rimasta talmente affascinata dallo strano macchinario di AZ che ne farà una vera e propria ossessione e che, se non fermata in tempo, avrebbe portato alla distruzione. È chiara dunque la forte volontà di trasmettere al giocatore, attraverso la figura di questo personaggio, quanto l’ossessione possa trasformarsi in qualcosa di terrificante.
Masuda stesso afferma che l’ispirazione per questo team antagonista e il suo leader è nata proprio dalla figura di AZ. Il personaggio più misterioso di tutta la regione, il gigante che vaga da 3000 anni per Kalos in cerca di qualcosa di ignoto. Tutti noi conosciamo la storia del gigante AZ, cominciata 3000 anni prima, durante una guerra violenta e sanguinosa, aprendo la scena ad uno dei temi più profondi che Pokémon X e Pokémon Y vogliono far affrontare al giocatore.
Junichi Masuda è stato molto diretto da questo punto di vista, spiegando che questo tema è nato da un forte desiderio: far sparire dal mondo le guerre e il terrorismo e che una della intenzioni principali è quella di spingere il giocatore a pensare alla guerra stessa, cercando di comunicare quello che è uno dei messaggi fondamentali che i due titoli vogliono trasmettere: “non lasciare che sia solo degli altri la responsabilità di cambiare le cose, devi essere tu il primo a mettersi in gioco”.
Attraverso la figura del possente AZ però, si vuole esprimere un’altra fondamentale tematica di Pokémon X e Pokémon Y, ovvero il profondissimo legame che lega esseri umani e Pokémon, proprio come AZ è legato alla sua adorata Floette.
Due personaggi con un passato doloroso, un passato di guerra e violenza, dal quale nasce però la moderna regione di Kalos.
Tutto in questa regione ha un’aria affascinante e un’atmosfera quasi fatata. È proprio qui infatti che ha origine il tipo Folletto, oltre che una schiera di Pokémon del tutto nuovi.
Come accade in ogni generazione, anche la sesta ha dato il via ad una grande mania e molti dei suoi Pokémon hanno acceso dei veri e propri dibattiti. Chi non si è mai chiesto che cosa voglia rappresentare il piccolo Pokémon Acciaio/Folletto Klefki?
In effetti Klefki è uno dei Pokémon più strettamente legati alla storia di Kalos, fortemente ispirato dal desiderio di voler esprimere il sapore misterioso della regione attraverso il semplice design di una chiave, una chiave che potesse aprire una porta antica e segreta.
Un’altra creatura che ha dato origine ad un tormentone mondiale è il Pokémon Espurr, che con la sua espressione vacua e decisamente inquietante ha incuriosito migliaia di fan in tutto il mondo, che proprio non si sanno spiegare il perché di questo suo sguardo perso nel vuoto. Sarà davvero un passato da film horror a rendere Espurr così inquietante?
Tra le novità implementate nel sistema di gioco, non vi sarà sfuggito il nuovo sistema di mance che è possibile donare ai vari camerieri, ristoratori, cantastorie e ovviamente al mitico signor Grandangolo. Ma servono davvero ad uno scopo queste donazioni?
A quanto pare Game Freak ha qualcosa in serbo per queste mance all’apparenza inutili e ci verrà presto spiegato in un annuncio, probabilmente tramite Pokémon Global Link.
Grazie ai molteplici riferimenti alla regione di Hoenn che vengono proposti all’interno di Pokémon X e Pokémon Y si sono sviluppate tantissime teorie e la certezza di un remake comincia farsi sempre più strada, accrescendo la speranza di vedere presto il ritorno di Kyogre, Groudon e Rayquaza.
Ma sono davvero indizi validi?
A quanto pare no, o almeno non ancora. Masuda pone un freno a quest’escalation di teorie. Spiega soprattutto che Kalos è ricca di viaggiatori e visitatori provenienti da ogni regione finora conosciuta e molti fanno riferimento alla loro regione natale. Ma non si tratta altro che di un espediente per far comprendere alle persone quanto il mondo Pokémon sia strettamente connesso. Ogni regione non è un mondo a parte, ma esiste ed interagisce all’interno della fitta rete di legami che intrattiene che con le altre, proprio come accade nel mondo reale!
Uno degli ultimi argomenti toccati da quest’interessante intervista riguarda un’altra delle innumerevoli innovazioni di Pokémon X e Pokémon Y: la personalizzazione del proprio personaggio: da questa generazione, infatti, è possibile personalizzare il vestiario e l’acconciatura del proprio avatar nel mondo Pokémon. Masuda però rassicura i fan, affermando che non verranno mai rilasciati contenuti scaricabili a pagamento (DLC), che potrebbero impedire il completamento del gioco da parte di chi questi contenuti non intende comprarli.
Non resta dunque che continuare il viaggio insieme ai nostri amati Pokémon e avere fiducia in queste persone, che ogni giorno lavorano per rendere questo fantastico mondo ancora più bello e coinvolgente, per scoprire tutti i segreti e le sorprese che GameFreak ha in serbo per noi!
NB: Per scoprire tutti i dettagli e le curiosità di Pokémon X e Pokémon Y discusse con Junichi Masuda, vi invito a consultare la versione completa dell’intervista in questa discussione!
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