Quando un anno fa comparì al Pokémon Game Show di Tokyo la scena di lotta tra Lucario e Blaziken all’interno di un paesaggio urbano, molti pensarono subito ad un probabile nuovo capitolo dello Spin-off Pokémon Stadium, soprattutto considerando che l’ultimo gioco della serie – Pokémon Battle Revolution – risale al lontano 2007. Purtroppo (o per fortuna) si trattava invece del picchiaduro Pokkén Tournament prodotto assieme a Namco Bandai.
Recentemente, Junichi Masuda e Shigeru Ohmori di Game Freak hanno lasciato qualche commento al riguardo, e pare proprio che Pokémon Stadium sia destinato a rimanere un semplice ricordo videoludico d’infanzia. Alla domanda “Perché non viene rilasciato nessun gioco della serie “Stadium” dal 2007?”, Masuda stesso ha dichiarato che la politica di Game Freak è sempre quella di produrre giochi con idee innovative, anche se appartenenti ad un brand quasi ventennale come Pokémon. In passato il gioco era in 2D, e dunque giochi che puntassero tutto sulla grafica 3D e su animazioni delle battaglie dettagliate risultavano più che giustificati: gli amanti della serie avrebbero – ed effettivamente hanno – amato vedere i loro Pokémon passare dalla staticissima grafica dei capitoli precedenti a quelli per 3DS ad una dinamicità di combattimento su home-console.
Con Pokémon X e Pokémon Y si è passati ad una grafica 3D completamente integrata in ogni parte del gioco, e secondo Masuda ormai la produzione di un gioco della serie “Stadium” risulterebbe dunque superflua, non aggiungendo di fatto nulla all’esperienza di gioco già godibile su 3DS.
La politica di Masuda sembra ben giustificata da alcune scelte effettivamente prese in tempi recentissimi: nonostante siano dei Remake, Pokémon Rubino Omega e Zaffiro Alpha contengono nuove funzioni, prima fra le quali l’Ipervolo, che ad oggi sono nuove e mai viste o immaginate prima nel mondo Pokémon.
Tuttavia, dal nostro canto possiamo dire che sebbene sia comprensibile la linea di pensiero di Game Freak, in quanto consumatori abbiamo ancora alcune esigenze insoddisfatte: in particolare, relativamente ai simulatori di combattimenti Pokémon, ancora utilizzatissimi nelle loro forme non ufficiali su internet. Benché sia vero che un nuovo titolo di Stadium non aggiungerebbe nulla di nuovo al Brand, è pur da tener presente che un solidissimo online per home-console (non presente purtroppo in Pokémon X e Pokémon Y dove le soluzioni di combattimento sono piuttosto limitate) con possibilità di combattere liberamente e con regole personalizzate dal giocatore nei minimi dettagli – qualcuno ha detto Pokémon Showdown? – potrebbe convincere moltissimi fan ad un sicuro acquisto del gioco.
Vi è inoltre un secondo spin-off sul quale Masuda si è espresso, questa volta in maniera più positiva: Pokémon Snap.
Pokémon Snap è uscito per Nintendo 64 nel lontano 1999, e per gli utenti più giovani ricordo che il gioco si basava sull’obiettivo di fotografare quanti più Pokémon possibile all’interno dei loro habitat naturali. Masuda in questa cosa ha ricordato innanzitutto che il gioco non fu sviluppato da Game Freak, e che dunque ci potrebbero essere problemi per il copyright stesso dello spin-off, e successivamente si è espresso favorevolmente sull’eventuale possibilità di rivedere in futuro questo gioco sulle console di nuova generazione. Inoltre, il Gamepad di Wii U si presterebbe molto probabilmente in maniera più che congeniale ad un tipo di gioco del genere, potendo simulare una sorta di fotocamera reale.
Probabilmente, in questo caso, lo spin-off rimane comunque un unico nel suo genere, e giustificherebbe gli sforzi ed i costi di produzione da parte della software house in quanto potrebbe soddisfare sia il desiderio dei fan della saga più anziani di rivedere un piccolo cimelio d’infanzia riproposto in HD, sia i nuovissimi e giovanissimi videogiocatori che potrebbero provare un nuovo tipo d’esperienza nel mondo Pokémon.
Cosa ne pensi? Facci sapere la tua sulla nostra chat Telegram, sul Forum o sui canali Social!