Negli giorni scorsi, alcune testate videoludiche hanno avuto la possibilità di provare la versione completa di Pokémon Rubino Omega e Pokémon Zaffiro Alpha. Junichi Masuda, produttore della serie e Shigeru Ohmori, direttore dei remake, hanno risposto ad alcune domande molto interessanti.
Perché non è stata riproposta la personalizzazione del personaggio?
Masuda: “La personalizzazione del personaggio era un dettaglio speciale per la regione di Kalos ispirata alla Francia, patria della bellezza e della moda; per questo la personalizzazione è un aspetto importante in X/Y. In Rubino Omega e Zaffiro Alpha, ci siamo focalizzati sugli elementi dell’avventura e non sull’abbigliamento del personaggio. Tuttavia, all’interno del gioco troverete alcuni oggetti che il giocatore può usare e far indossare al suo personaggio, come ad esempio il respiratore durante le immersioni subacquee. Comunque ci saranno altri accessori e vestiti da indossare durante il gioco”.
Sarà presente il Parco Lotta?
Ohmori: “Tutto quello che posso dire è che il giocatore dopo aver terminato la storia principale avrà a che fare con una grande quantità di contenuti: ad esempio i concorsi e le basi segrete. Per il momento non abbiamo nient’altro da aggiungere sull’argomento”.
Per la prima volta nella serie i Pokémon saranno visibili nel mondo esterno. È la fine degli incontri casuali?
Masuda: “Esistono più tipi di approccio al gioco. Penso che tra queste categorie possiamo annoverare la competizione, l’imitazione, l’emozione e l’elemento sorpresa. Con questa nuova caratteristica è possibile scegliere che approccio al gioco si vuole avere tra casuale e competitivo. Con gli incontri casuali è come una lotteria: quando entri nell’erba alta non sai che Pokémon ti aspetta e neanche se lo rincontrerai presto. Crediamo comunque che rimuovere gli incontri casuali non sia una buona idea, essendo una caratteristica che ha accompagnato tutti i giochi della serie”.
I giochi Pokémon stanno diventando più facili?
Masuda: “Bisogna arrendersi allo stile della vita moderna. I bambini di adesso e le persone che sono cresciute giocando a Pokémon, ora sono molto più occupate, rispetto ai tempi di Pokémon Blu e Pokémon Rosso. Per esempio, ora è pieno di giochi gratuiti per il telefono, si hanno molte opzioni di intrattenimento in più. Questa è la ragione per cui abbiamo abbassato il livello di difficoltà dei nuovi giochi Pokémon”.
Come è iniziato lo sviluppo dei remake di Rubino e Zaffiro?
Masuda: “Per me Pokémon Rubino e Zaffiro furono dei giochi memorabili. Mi occupai per la prima volta della direzione dello sviluppo di un gioco Pokémon. In quel momento la mia missione era creare i migliori giochi Pokémon della storia e usarli come opportunità per espandere l’audience della serie.
Mi sono iscritto a Twitter circa tre anni fa e sin dall’inizio parlavano tutti di un probabile remake di Rubino e Zaffiro. Così, con il passare del tempo ho cominciato a pensare che dovevo fare assolutamente questi remake.
Il 21 novembre 2012, il giorno del decimo anniversario dall’uscita giapponese dei giochi originali chiesi al signor Ohmori di diventare il direttore dei remake, così da rilasciare i giochi per il 12° anniversario. Così lasciai questo progetto, molto importante per me, nelle mani di Ohmori”.
Recentemente è stato lanciato in Giappone il New Nintendo 3DS. Ci sono piani per offrire funzionalità esclusive per questa nuova console?
Ohmori: “Riteniamo che qualunque persona abbia un Nintendo 3DS, non importa la versione, debba essere in grado di sfruttare tutte le caratteristiche dei nuovi giochi. Per questo non saranno presenti caratteristiche aggiuntive nelle console New 3DS, per lo meno in Rubino Omega e Zaffiro Alpha”.
Per quello che abbiamo visto non è una semplice rimasterizzazione dei giochi originali, anzi sono presenti molti contenuti originali. A cosa si deve ciò?
Masuda: “Sicuramente, quelli che stiamo facendo sono giochi nuovi. Non volevamo fare semplicemente una trasposizione con grafica migliorata; già così la nostalgia sarebbe stata grande, ma volevamo aggiungere una grande quantità di sorprese. Uno dei nostri obiettivi era di fare le cose in modo diverso per le persone che avevano giocato i giochi originali e avevano avuto una buona impressione di essi. Ecco perché abbiamo deciso che molti altri Pokémon appariranno nel mondo esterno per dare il senso di un ambiente circondato da Pokémon”.
Perché non ci sono giochi Pokémon nella Virtual Console?
Masuda: “Il nostro obiettivo attuale è prendere i titoli più vecchi, come abbiamo fatto per Rubino e Zaffiro, e aggiornarli e migliorarli per le nuove generazioni di giocatori. Crediamo che le nuove funzionalità di comunicazione online siano fondamentali per attualizzare i giochi. Per esempio, questi titoli sono compatibili con Pokémon X/Y, è possibile scambiare e combattere usando le due serie di giochi. Il nostro sforzo è dedicato unicamente a questo e non a ripubblicare i vecchi giochi così come sono”.
Perché in Pokémon X/Y non era permesso condividere schermate di gioco nel Miiverse? I remake lo permetteranno?
Masuda: “Con il team di Pokémon Pokémon X/Y abbiamo cercato di prevenire la diffusione degli spoiler, essendo il primo rilascio mondiale di un gioco Pokémon. Questa volta, i giocatori dovranno scoprire da soli le nuove caratteristiche presenti nei remake”.
In Pokémon X/Y il 3D stereoscopico era limitato alle lotte. Sarà così anche in Rubino Omega / Zaffiro Alpha?
Masuda: “Il motivo per cui abbiamo limitato il 3D in Pokémon X/Y è dovuto al fatto che abbiamo curato molto i dettagli del mondo esterno che consumano un sacco di risorse della console, già senza il 3D stereoscopico. Così in alcune parti dove vogliamo sorprendere i giocatori abbiamo attivato le scene o le lotte speciali in 3D, mentre per il resto del tempo si potranno concentrare sugli elementi dettagliati del rendering”.
Potremo utilizzare gli Amiibo nei futuri giochi Pokémon?
Masuda: “Già in Pokémon Rumble U abbiamo utilizzato la tecnologia NFC. Se troveremo una maniera divertente per utilizzare gli Amiibo e fornire una nuova esperienza di gioco, credo che torneremo sicuramente sull’argomento”.
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