Ha prima fatto infuriare tutti i fan per il modo con il quale è stato annunciato, poi è stato atteso con diffidenza e infine richiesto a gran voce. Stiamo parlando di Pokémon Unite, il MOBA dei mostriciattoli tascabili prodotto da TiMi Studios e in uscita nel corso del mese di luglio su Nintendo Switch e a settembre su tutti gli smartphone iOS e Android. Il gioco che ha fatto oscillare il cuore e gli animi degli Allenatori di tutto il mondo si è mostrato in una sua versione pressoché definitiva in un Network Test giapponese facilmente accessibile, e per questo siamo riusciti a provarlo anche noi. Lo ammettiamo, siamo in trepidante attesa che il gioco venga rilasciato ufficialmente, e non ci abbiamo pensato due volte a condividere con voi le nostre prime impressioni su Pokémon Unite.
La cosa che salta subito all’occhio è la sconcertante, quanto necessaria, assenza delle debolezze per i vari tipi di Pokémon. Questo particolare iconico del brand si sarebbe scontrato con una tipologia di gameplay che premia la strategia, l’abilità e la tattica di squadra, fornendo vantaggi più o meno fortuiti a una squadra piuttosto che a un altra. Una scelta coraggiosa, ma doverosa, che aiuterà sicuramente la community a vedere le creature sotto un’ottica differente.
Per il resto non manca niente: strumenti di lotta o da assegnare, bacche, Pokémon selvatici, abilità e, anche se leggermente adattate al gioco, le statistiche. Le mosse ci permetteranno di vedere i mostriciattoli sotto un’altra luce, andando ad ampliare quella che nei giochi della serie principale è semplicemente l’animazione dell’attacco sferrato: chi l’avrebbe mai detto che Leccata potesse essere utilizzata come un grab, o per i meno avvezzi al linguaggio dei MOBA, ad attirare un avversario verso di sé.
Di video gameplay ce ne sono a bizzeffe online per darvi un’idea di quella che è una zuffa in Pokémon Unite, ma la cosa che ci chiedevamo più spesso fino a qualche giorno fa era: come sarà la resa di questo titolo? Una risposta definitiva è difficile da dare, comunque stiamo parlando di una beta a funzionalità e vitalità leggermente limitate, ma la sensazione generale è più che positiva. Il gioco è divertente, e può essere interessante anche per chi non si sia mai avvicinato al mondo dei MOBA dato che, girando su smartphone e Nintendo Switch, non sarà mai complesso come i grandi titoli per PC.
Questo apparente difetto può invece giocare a suo favore, perché a partire dalla scelta degli strumenti, allo studio delle meccaniche di ogni Pokémon, arrivando fino alla strategia in game, sembra tutto alla portata di chiunque. Le interfacce sono semplici e intuitive (considerando che il gioco era solo in giapponese tutto il mondo è riuscito a giocare), garantendo un accesso completo e personalizzabile di ogni aspetto del titolo: le azioni legate ai tasti, semplici elementi a schermo durante il gameplay o come gestire in base al proprio stile di combattimento gli attacchi base.
I Joy-Con di Nintendo Switch fanno rimpiangere la tastiera e il mouse, soprattutto quando si tratta di muoversi o di direzionare un attacco. Questo non significa che giocare sia impossibile, ma che con un buon controller la situazione possa notevolmente migliorare, soprattutto in mobilità dove sorreggere la console non aiuta. Nulla che un po’ di abitudine non possa limare.
Anche il gameplay è abbastanza fluido se possedete una connessione di rete stabile, gli unici lag degni di nota li abbiamo riscontrati nelle schermate di caricamento o durante la scelta del Pokémon con cui combattere. Durante la nostra prova abbiamo avuto 29FPS in modalità portatile e superato tranquillamente i 50FPS in modalità docked. Ci teniamo a ricordarvi che si tratta comunque di una beta, e che questa tipologia di giochi necessita di aggiornamenti costanti per bilanciare il gameplay e migliorare il servizio.
Per quanto riguarda tutto quello che c’è oltre al mero gioco, siamo rimasti piacevolmente colpiti. Tante missioni, personalizzazioni del personaggio, punti da riscattare e varie sfaccettature ancora da scoprire. I presupposti per far sì che Pokémon Unite, come i suoi cugini Pokémon Masters EX e Pokémon GO, possa ricevere un supporto e novità con frequenza settimanale ci sono tutti, e ci fanno davvero sognare anche su quel lato competitivo che a giugno 2020 sembrava utopia.
In conclusione, Pokémon Unite in questa sua prima versione quasi definitiva è promosso a pieni voti. Divertente, completo, ben strutturato e dal potenziale altissimo per diventare un nuovo titolo di punta nel panorama app del brand Pokémon. In tutto questo lo zampino di TiMi Studios è consistente, dato che ci sono tutti gli ingredienti a cui i MOBA storici e più complessi ci hanno abituato. Non ci resta che aspettare l’uscita definitiva per trarre le prime vere somme di questo nuovo preannunciato fenomeno videoludico.
Un grazie a Simone Gennaro per l’aiuto nella traduzione dal giapponese.
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