Luca Sirico
Se un gioco viene scaricato da più di 25 milioni di utenti, c’è un evidente motivo. Pokémon Unite viene talvolta considerato un titolo che inserisce i mostriciattoli tascabili in meccaniche già viste in altri MOBA, ma ha senz’ombra di dubbio le sue esclusività. Se vi è capitato di aver dominato una partita, e all’ultimo ritrovarvi un punteggio che non rispecchiava le vostre aspettative: vi siete mai chiesti il perché non viene mostrato alcun punteggio durante i match?
La risposta a questo quesito è stata finalmente elargita da Masaaki Hoshino alla rivista Kotaku. Nonostante su Pokémon Unite vinca la squadra che totalizza il maggior numero di punti, questo non conta la differenza delle parti sino a fine partita. Le uniche informazioni che si possono avere durante la partita sono degli allarmi audio, che aggiornano in maniera generica sull’andamento della partita. L’idea del gioco è far divertire gli Allenatori, dando la possibilità di ribaltare il risultato con l’arrivo di Zapdos nell’ultimo minuto.
“Le partite durano 10 minuti e i giocatori hanno la possibilità di recuperare anche all’ultimo, quindi volevamo che le persone giocassero fino alla fine, senza arrendersi”
Masaaki Hoshino nell’e-mail di risposta a Kotaku
Per l’etica che vige alle spalle del mondo Pokémon, i giocatori sono spinti a non arrendersi (pur avendo la possibilità di farlo, ma perdendo Punti Fair Play) e a giocarsi la carta dell’ultima speranza nei minuti finali. Una serie di seguiti posti da degli standard di penalizzazione, è un fattore che abbassa drasticamente l’abbandono dei giocatori a partita in corso.
Cosa ne pensi? Facci sapere la tua sulla nostra chat Telegram, sul Forum o sui canali Social!