Dopo un anno dal nostro viaggio a Kanto, Niantic ci ha gentilmente offerto la possibilità di partire per Johto su Pokémon GO per un’intera giornata. In qualsiasi angolo del mondo dalle 9 alle 21 (ora locale) del 26 febbraio 2022, gli Allenatori si sono ritrovati nella vecchia regione della seconda generazione, pronti ad affrontare tante missioni e a catturare più mostriciattoli possibile nel Pokémon GO Tour di Johto, alla caccia come sempre dei cromatici più ambiti.
L’evento era accessibile sia gratuitamente sia acquistando un biglietto da 11,99€ che offriva diversi bonus, come biglietti raid e biglietti raid remoti, più caramelle da schiusa e da cattura, oltre che missioni speciali e sfide di collezione. Inoltre, riscattando il biglietto con largo anticipo, i giocatori hanno potuto accedere da subito a due missioni temporanee per ottenere diversi premi tra cui un berretto di Noibat catturando 600 creature, oppure in un cappellino di Goomy collezionando 240.000 Punti Esperienza.
Biglietto Oro o Biglietto Argento?
Gli utenti che hanno acquistato il biglietto a pagamento per l’evento, hanno avuto la possibilità di scegliere tra la versione Oro e quella Argento: la differenza tra le due, oltre all’unica medaglia premio, consisteva sostanzialmente nella presenza di alcuni mostriciattoli esclusivi e una probabilità maggiore di incontrarli nella loro forma cromatica. Personalmente la scelta è ricaduta sulla versione Argento poiché la speranza, rimasta purtroppo tale, era quella di trovare Lugia cromatico, ma la scelta non è stata semplice dato che le creature peculiari di entrambe le versioni erano interessanti. Ironia della sorte: anziché trovare la versione cromatica del Pokémon Immersione, ho trovato quella di Ho-Oh, una consolazione che mi ha comunque soddisfatta. Ecco le creature esclusive che differenziavano le due versioni del biglietto:
- Argento: Ledyba, Cleffa, Sudowoodo, Yanma, Pineco, Delibird, Skarmory, Houndour, Phanpy, Miltank e Larvitar;
- Oro: Spinarak, Igglybuff, Natu, Sunkern, Misdreavus, Wobbuffet, Gligar, Shuckle, Teddiursa, Swinub e Mantine.
Inoltre, Heracross, Corsola e Unown U hanno fatto ritorno nei raid, insieme a Lugia, Ho-Oh, Entei, Raikou e Suicune, tutti disponibili anche nella loro versione cromatica. Allo stato selvatico, i possessori del biglietto, potevano incontrare il Pokémon Simbolo nella forma G, J, O, R, T, U, lettere che compongono la scritta “GO Tour J”, e per la prima volta in assoluto le tre bestie leggendarie che, come nei giochi di seconda generazione, sarebbero fuggite dopo il primo tentativo di cattura.
Ogni ora era dedicata a una particolare città di Johto: Borgo Foglianova, Violapoli, Parco Nazionale, Fiordoropoli e Monte Argento. Durante i sessanta minuti si potevano incontrare Pokémon caratteristici delle varie località e dopo le prime cinque ore, la rotazione si è ripetuta, per concludersi poi con le ultime due ore di evento, in cui era possibile trovare tutti i mostriciattoli delle città. Tale organizzazione è stata comoda e piacevole, sia perché c’era una varietà di creature notevole, sia perché in questo modo è stato più semplice completare le sfide di collezione peculiari per ogni città e gestire al meglio la partecipazione all’evento.
Tante missioni per un tempo limitato
Come anticipato, le missioni disponibili per coloro che hanno acquistato il biglietto erano veramente molte e variegate, alcune neanche troppo semplici da completare, soprattutto considerando la disponibilità delle stesse solo durante le dodici ore del Pokémon GO Tour di Johto, terminate le quali non si sarebbe più potuto completarle.
La ricerca speciale affidataci dal Professor Willow ci permetteva di scegliere un compagno di avventura tra Chikorita, Cyndaquil e Totodile che ci avrebbe accompagnato verso la cattura di Celebi. Le sfide proposte suddivise in 9 step, richiedevano di schiudere uova, completare ricerche sul campo, sconfiggere membri del Team GO Rocket, ottenere caramelle con il proprio compagno. Per quanto sarebbe stato possibile concluderle anche dopo la fine dell’evento, è stata una corsa contro il tempo a causa della sfida di collezione legata a questa ricerca che si poteva completare soltanto durante il Pokémon GO Tour di Johto.
Un’altra sfida che ha messo a dura prova gli Allenatori, è stata la missione a tempo che prevedeva di affrontare alcuni Allenatori specializzati in uno specifico tipo di Pokémon che apparivano esclusivamente nei Pokéstop. La difficoltà di questa missione è stata rintracciare questi sfidanti, una problematica emersa anche dai tanti commenti all’evento postati online, che hanno criticato la mossa di Niantic memori anche delle altre esperienze simili nel gioco in cui questo problema non si era presentato.
Anche io come molti giocatori, non sono riuscita a completare alcune di queste missioni o le sfide di collezione, non soltanto per una mancanza di tempo, ma anche per la difficoltà delle stesse e dalla dose di “fortuna” necessaria a imbattersi in alcuni eventi specifici in modo tempestivo.
I rari Pokémon cromatici, forse troppo
I Pokémon cromatici sono creature rare, ma gli acquirenti del biglietto del Tour di Johto avevano una maggiore probabilità di incontrarli, sia selvatici sia dai raid. Nonostante ciò, molti utenti si sono lamentanti del loro scarsa comparsa. Anche noi di Pokémon Millennium non abbiamo ottenuto un grande bottino di cromatici: personalmente ne ho trovati nove in dodici ore di cui uno, Gyarados rosso, assicurato dalla missione speciale. Considerando tutti i raid e le catture fatte e i bonus forniti io, come altri Allenatori, siamo rimasti un po’ con l’amaro in bocca per la poca efficacia del biglietto, o probabilmente in tanti siamo stati particolarmente sfortunati.
Un’ottima occasione per delle foto AR
Un elemento che caratterizza Pokémon GO da anni è la possibilità di scattare fotografie con la modalità AR, che consente di posizionare un mostriciattolo nell’ambiente circostante, rendendo ancora più reale l’esperienza legata al gioco. Questa modalità ha consentito a noi di Pokémon Millennium di immortalare in giro per l’Italia i nostri mostriciattoli in foto particolari e uniche.
Pokémon GO Tour, un grande evento che non vediamo l’ora di rivivere
Il Pokémon GO Tour è ormai uno degli appuntamenti annuali più importanti e attesi da tutti i giocatori dell’app di Niantic. Che tu sia appassionato di cromatici, un perfezionista delle sfide di collezione, o che tu vada a caccia di potenti creature per la Lega Lotte GO, questo è un evento che nel bene e nel male accontenta tutti. Siamo alla seconda edizione, ma non vediamo già l’ora di vivere quella di Hoenn e scoprire cosa ci riserverà quell’esperienza.
A causa del maltempo e del freddo che ha caratterizzato la giornata del 26 febbraio nella città in cui vivo, la mia esperienza con il Pokémon GO Tour di Johto non è stata il massimo. Un evento del genere dà il suo massimo quando si può vivere all’aperto. Uscire e divertirsi in compagnia di amici, magari facendo a gara a chi trova più cromatici e ridere insieme delle catture o delle foto scattate. Personalmente, a parte qualche ora al mattino quando il meteo era ancora favorevole, questo non è stato possibile, perciò non ho vissuto a pieno l’evento. Nonostante ciò, riuscire a completare le missioni andando contro il tempo e trovare più cromatici possibile è stato divertente anche da casa con l’aiuto dell’aroma che, per l’evento, durava un’ora.
Grazie alla posizione vantaggiosa di casa mia, organizzare raid a distanza con i miei amici è stato facile e divertente. Ci siamo aiutati a vicenda per sconfiggere con facilità sia Lugia e Ho-Oh, sia Suicune, Entei e Raikou. Ci siamo anche sfidati a trovare la versione cromatica dei vari leggendari. Senza dubbio, è stato ciò che ho preferito durante l’evento. Il Tour di Johto si è dimostrato, dunque, divertente e ricco di missioni che hanno occupato l’intera giornata senza annoiare.
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