Un fan realizza un dispositivo per scambiare Pokémon tra i giochi di seconda e terza generazione

Un fan è riuscito a scambiare l’iconico Gyarados rosso, insieme a molti altri Pokémon, dai giochi di seconda a quelli di terza generazione. È ora di far uscire i nostri Pokémon da quelle vecchie cartucce, prima che sia troppo tardi!

È sempre stato possibile trasferire le nostre creaturine tascabili preferite da una generazione alla successiva, fatta purtroppo eccezione per la seconda generazione. Questo perché le molteplici meccaniche aggiunte, come le nature e le abilità, rendevano le due generazioni molto diverse e incompatibili tra di loro. Ricordate però che niente è impossibile per un fan!

Goppier, un creator su Youtube, ha fabbricato un dispositivo per rendere possibile questo scambio e colmare il divario tra le due generazioni. Ridiamo vita ai nostri vecchi Pokémon, da anni bloccati in un box polveroso a Johto!

Non è stato facile realizzare questo gioiellino e il suo funzionamento è molto particolare. Per funzionare, il dispositivo richiede un Cavo Link, che rende possibile la comunicazione tra le console Game Boy, non provviste di tecnologia wireless. Una volta collegate le console e decisi i Pokémon da scambiare, il dispositivo metterà in atto tutti i calcoli effettuati in precedenza da Goppier, mostrati in video.

Prima di passare alla console di destinazione, il Pokémon riceverà le giuste modifiche grazie al dispositivo. Gli verranno assegnate una natura casuale e un’abilità, inoltre, tutti i suoi dati verranno convertiti in modo da risultare un Pokémon di terza generazione a tutti gli effetti.

E dopo il complicatissimo trasferimento, il nostro Gyarados ce l’ha fatta, ed è ancora cromatico! A parte le pochissime differenze in statistiche, causate dalla natura, il Pokémon è perfettamente identico.

Scambiare i Pokémon dalla seconda generazione alla terza si può considerare missione compiuta, seppur davvero difficile da replicare per coloro che non hanno una grande dimestichezza con l’elettronica e l’hardware. D’altronde, cosa non faremmo per i nostri Pokémon!