Pokémon GO e Niantic sostengono la Giornata Mondiale della Salute Mentale

Come ogni anno, anche questo 10 ottobre verrà celebrata la Giornata Mondiale della Salute Mentale, giunta ormai al suo trentesimo anniversario, e a sostenere fortemente questa iniziativa troviamo anche Pokémon Go. Infatti i videogiochi, e in particolar modo quelli basati sulla geolocalizzazione, avrebbero un impatto positivo sulla salute delle persone.

Del resto, titoli come appunto Pokémon GO o Pikmin Bloom, che è sempre prodotto da Niantic, porterebbero gli utenti a uscire di casa per poter progredire nel gioco. Ciò implica passeggiate all’aria aperta, magari a contatto con la natura, ma anche occasioni per socializzare con altri individui. Ciò è sostenuto da varie ricerche accademiche, come quelle della dottoressa Tanja S. H. Wingenbach della University of Greenwich, Gran Bretagna, che dichiara:

Come esseri umani, siamo intrinsecamente sociali e abbiamo bisogno di interazioni sociali, che ne siamo consapevoli o meno. Giochi per dispositivi mobili come Pokémon GO possono guidare le persone verso comportamenti sani e avere effetti positivi sul loro benessere. La pandemia Covid-19 e i successivi lockdown, ci hanno costretto ad avere meno interazioni dal vivo, e il nostro studio sottolinea l’importanza di questo tipo di interazione. Dovrebbe davvero incoraggiare i giocatori e coloro che non lo sono a uscire e interagire con gli altri.

In effetti, tutti noi qualche mese fa siamo stati costretti a diminuire drasticamente le nostre relazioni. Sono ancora un ricordo vivido le lunghe settimane passate in quarantena, settimane che alcuni hanno pensato bene di passare in compagnia di console e videogiochi, magari appositamente comperati per sopravvivere al forzato isolamento. In molti hanno poi dichiarato che questi acquisti sono stati di grande aiuto per la propria stabilità mentale.

Tornando agli studi sugli effetti benefici che hanno i giochi basati sulla geolocalizzazione, è stato anche scoperto che tali giochi possono alleviare le forme non cliniche di depressione lieve, sempre per gli stessi motivi visti in precedenza. Pokémon GO è quindi un’arma importantissima per preservare o supportare la sanità mentale delle persone a livello mondiale in quanto, dati alla mano, i suoi giocatori hanno esplorato oltre 28 miliardi di chilometri e creato 450 milioni di collegamenti tra amici dal 2016.

Alcuni di questi giocatori hanno poi raccontato la loro storia e il rapporto che hanno con il gioco di Niantic. Per esempio, l’inglese Tommy Monkhouse ha dichiarato:

Essendo autistico ed epilettico, essere sociale e fisicamente attivo è stato estremamente difficile per me, ma Pokémon GO mi ha reso più facile parlare con le persone e uscire per essere motivato fisicamente. Mi ha portato a perdere 64 kg in un anno, un’impresa che non pensavo fosse umanamente possibile. Ho ritrovato una fiducia in me stesso che avevo sempre faticato a trovare e ora ho persone nella mia vita che non avrei mai avuto se non avessi iniziato a giocare.

Ovviamente questi resoconti riguardo il benefico impatto di Pokémon GO sulla salute mentale dei propri giocatori riempiono di gioia gli addetti ai lavori della società californiana. John Hanke, CEO di Niantic, ha infatti detto che uno dei loro obiettivi è quello di incoraggiare le persone, attraverso i loro giochi, a uscire di casa, a esplorare il mondo e a relazionarsi tra loro, in quanto:

Questo è ciò che noi esseri umani siamo nati per fare […] e di conseguenza queste sono le cose che ci rendono più felici. La tecnologia dovrebbe essere utilizzata per migliorare queste esperienze umane fondamentali, non per sostituirle.

In conclusione, Niantic ci tiene a dare voce alla Giornata Mondiale della Salute Mentale: non è un caso, forse, che l’ottobre di Pokémon GO è ricco di novità ed eventi, i quali dovrebbero spronare ancor di più i giocatori a camminare per le vie della propria città. In ogni caso, questa ricorrenza è anche importante per ricordare a tutti che esistono numeri di telefono e siti di supporto forniti da Safe In Our World, a cui ci si può rivolgere in caso di emergenza.