Per la serie animata Pokémon questo è stato un anno fondamentale: in pochi mesi abbiamo assistito all’addio della storica coppia di Ash e Pikachu e il successivo arrivo di una serie totalmente nuova e con personaggi totalmente differenti, ovvero Orizzonti Pokémon. Ed è proprio in un anno così particolare per l’anime che cade un traguardo piuttosto importante: il 23esimo anniversario dell’uscita europea di Pokémon Giallo, il videogioco che di più ha cercato di connettere il mondo videoludico dei mostriciattoli tascabili con quello della serie animata.
Il gioco, uscito in Giappone il 12 settembre 1998 e in America il 1° ottobre 1999, uscì infatti in Europa il 16 giugno 2000, a soli pochi mesi di distanza dall’arrivo nel nostro continente della nuova serie animata dedicata alle avventure di Ash e Pikachu. E ciò non avvenne per caso: il nuovo gioco si proponeva come titolo promozionale per pubblicizzare e celebrare la nascita della nuova serie, rendendo protagonista assoluto del titolo la neonata mascotte dell’anime e del brand in generale, ovvero Pikachu.
Il topo giallo venne non solo messo in copertina, ma trasformato anche nell’unico Pokémon iniziale che il giocatore poteva scegliere all’inizio del gioco. Oltre a questo però il compagno di Ash venne reso protagonista che i fan avrebbero adorato e che avrebbero richiesto a gran voce anche per i titoli successibili: come avveniva nell’anime, Pikachu poteva camminare fuori dalla Poké Ball e, se interpellato, persino interagire direttamente con l’Allenatore protagonista comunicando il proprio stato d’animo.
Il gioco, alla sua uscita, accolto molto bene dalla critica e totalizzò, su sedici recensioni, un punteggio di 85% su GameRankings, divenendo il quinto gioco meglio valutato per il Game Boy di sempre.
Esso ha poi ricevuto un remake, Pokémon Let’s Go Eevee e Pikachu, e, poco tempo fa, è stato protagonista di un interessante leak. Dall’analisi del codice sorgente di Pokémon Blu è infatti emerso che in origine gli sviluppatori di Pokémon Giallo avevano intenzione di affiancare a quest’ultimo un secondo titolo: Pokémon Rosa. Questo sarebbe stato forse destinato a un pubblico femminile e probabilmente avrebbe avuto come protagonista quella che in origine doveva essere la seconda mascotte del brand, ovvero Clefairy, in seguito messo da parte per la crescente popolarità del topo giallo.
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