Ci sono serie che hanno la capacità di appassionare intere generazioni indipendentemente dagli anni che passano inesorabili, videogiochi che hanno unito, emozionato e cresciuto tanti giocatori a tal punto da essere considerati titoli di punta anche a decine d’anni dalla loro pubblicazione. Tra essi rientrano Pokémon Versione Oro, Argento e Cristallo: i colossi di seconda generazione usciti nel 1999 in Giappone e primi 2000 in Europa e America.
Non vi è dubbio che il brand Pokémon abbia avuto un impatto devastante sul mercato videoludico raggiungendo milioni di bambini, adolescenti e adulti, rivoluzionando il gameplay. Fin dagli esordi di Pokémon Versione Rossa, Verde, Blu e Gialla, i videogiocatori sono stati proiettati in una nuova dimensione abitata da centinaia di creature dai più svariati poteri capaci di combattere ed evolversi: un’innovazione che porterà la serie a conquistare gli anni ’90.
Il successo dei primi storici titoli comporta l’arrivo della seconda generazione e con essi, ovviamente, Pokémon Versione Oro, Argento e Cristallo. Un centinaio di nuovi Pokémon e altrettante teorie intorno al nuovo gioco garantiscono il successo a quello che, come dichiarato dall’attuale CEO di The Pokémon Company Tsunekazu Ishihara, doveva essere l’ultimo progetto Pokémon di Game Freak.
Il passo successivo è stato il Game Boy Color, mediante il quale è stato possibile dare una nuova vita ai mostri tascabili grazie al colore. L’Iper Raggio e lo Stordiraggio erano una perla per gli occhi e rendevano perfettamente l’idea di potenza e dinamicità. In Pokémon Cristallo è stata inoltre introdotta la possibilità di scegliere il sesso del protagonista ed è stato implementato il movimento agli sprite dei Pokémon rinnovando l’esperienza di gioco e rendendola più divertente e “vera”.
Estetica a parte, Oro, Argento e Cristallo sono stati i primi giochi a introdurre due nuovi tipi (Buio e Acciaio), caratteristica avvenuta nuovamente solo nella recente sesta generazione con l’introduzione del tipo Folletto. La scoperta di nuove mosse efficaci e debolezze ha ulteriormente esaltato il fattore scoperta, tanto importante quanto interessante in un’avventura che ha insegnato ai giocatori a imparare dalle esperienze precedenti e allo stesso tempo a rinnovarsi per adattarsi alle novità del gioco.
Le meccaniche di gioco, ancora instabili nella prima generazione a causa di mosse dagli effetti non funzionanti ed evidenti sbilanciamenti tra tipi, sono state per lo più sistemate proprio nella seconda generazione. Tra le tante innovazioni spicca il Pokégear, un dispositivo ottenibile nelle prime fasi di gioco che si evolverà nei capitoli successivi. Il Pokégear conteneva mappa, telefono, radio e tempo, permettendo al giocatore di cambiare l’ora all’inizio dell’avventura in modo da attivare e seguire correttamente gli eventi di gioco quotidiani e settimanali. Il telefono consentiva invece di contattare diversi personaggi del gioco e ottenere preziose informazioni da essi riguardo Pokémon rari o più semplicemente permetteva di effettuare nuovamente una lotta, sistema utile per allenare Pokémon appena catturati da voler inserire in squadra. Tra i tanti allenatori che si possono contattare c’è l’onnipresente Gennaro Bullo, che chiamerà a ogni minuto della vostra avventura per farvi sapere quant’è diventato forte il suo Rattata. L’allevamento, il genere, gli oggetti da tenere e i Pokémon cromatici sono altre importanti novità di Pokémon Versione Oro e Argento.
La chiave del successo di questi titoli è per molti l’avventura. Johto, considerata la regione della tradizione ed esplorazione dall’atmosfera orientale, ricorda costantemente la bellezza dei paesaggi naturali e non si limita a fare affidamento su giungle o elementi futuristici. I racconti leggendari di alcune zone invitano l’allenatore ad andare avanti e scoprire ogni mistero. Se da una parte si può apprezzare punti di riferimento quali la Torre Prisma e le affollate città in Pokémon X e Y, dall’altra queste metropoli diminuiscono il tono dell’avventura e vanificano la nostalgia e l’atmosfera di una classica storia dove allenatore e Pokémon devono esplorare sconfinate terre sconosciute.
I soggetti e le storie rendono coinvolgente e accattivante ogni momento di gioco. Un esempio è sicuramente dato dalle tre bestie leggendarie Entei, Raikou e Suicune, il cui primo incontro con fuga da parte di essi è noto a ogni giocatore. La difficoltà nel catturarli a causa di infinite rincorse per la mappa e la possibilità di trovarsi senza Poké Ball, strumenti o l’accidentale KO intensificano la sfida e regalano una maggiore gioia in caso di successo. Inoltre, la trama che vede protagonista Suicune in Pokémon Versione Cristallo è un altro punto memorabile della seconda generazione.
La colonna sonora è una delle migliori mai create nella saga videoludica Pokémon. Lo confermano i giocatori, i musicisti, produttori e i remix effettuati nei titoli successivi. Celebre, quanto avventurosa e nostalgica, è sicuramente la melodia del Percorso 42. I giocatori maggiormente legati alle prime generazioni ricorderanno la possibilità di tornare nella regione di Kanto (con colonna sonora rivisitata) per conquistare le classiche otto medaglie e l’epica lotta contro Rosso.
Per molti la mancanza di funzionalità online rappresenta una mancanza, per altri un enorme pregio. Il competitivo ha cambiato radicalmente il modo di vivere un gioco Pokémon, portando il giocatore a preoccuparsi maggiormente delle statistiche e degli scambi piuttosto che del lato affettivo e collezionistico. Perché sprecare tempo ad allevare quando si può ottenere velocemente un Pokémon “perfetto” tramite scambio? Perché creare una propria squadra lotta dopo lotta quando un amico può farti vincere la Lega con qualche scambio competitivo? Non c’è divertimento a scegliere un Pokémon perché superiore, non c’è merito nell’ottenerne uno allenato da qualcun altro. L’esperienza di catturare un Pokémon, conoscerne i punti forti e deboli, allenarlo e portarlo a vincere lotta dopo lotta, medaglia dopo medaglia e infine la Lega crea un legame che non potrà mai essere compreso dagli altri allenatori e permette al giocatore di vivere l’essenza del gioco stesso.
Per concludere, Pokémon Versione Oro, Argento e Cristallo sono titoli della serie che risiederanno nel cuore di molti per sempre. Sono i giochi le cui innovazioni hanno portato il brand ad avere il successo che tutti possiamo ammirare e possiedono una trama e una colonna sonora unica. Visitare una seconda regione rimane tutt’ora un’esclusiva e i remake pubblicati nel 2010 sono un gioiello che solo chi ha giocato i primi storici titoli può apprezzare completamente.
Avete apprezzato la seconda generazione? Quali sono i titoli Pokémon che hanno un posto speciale nel vostro cuore di allenatori?
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