Pokémon GO irradia i suoi effetti non solo tra i semplici videogiocatori ad appassionati, ma anche in ambito economico e finanziario, tanto che è riuscito a risollevare, da solo, la situazione azionaria di Nintendo, ed in maniera davvero impressionante. Ed ancora più impressionante è il fatto che questi che vi stiamo per riportare sono dei valori ancora provvisori, visto e considerato che l’uscita dell’applicazione di successo mondiale, effettivamente mondiale ancora non è: mancano all’appello, infatti, ancora i paesi dell’Asia, Cina e Giappone in primis.
Prendendo in analisi il solo mercato nazionale giapponese, secondo quanto riporta Bloomberg, veniamo a conoscenza del fatto che le azioni di Nintendo sono state le azioni di titoli giapponesi più scambiate in un solo giorno di questo intero XXI secolo. Con un incredibile valore di 476 miliardi di yen, venerdì scorso le azioni della grande N sono passate di mano entro sole 24 ore.
Ciò è dovuto, ovviamente, soprattutto al grande successo di Pokémon GO su iOS e Android, prodotto rivelazione degli ultimi tempi che ha notevolmente rinvigorito l’interesse del franchise Pokémon tra i videogiocatori, i casual gamers e anche solamente tra i più curiosi.
Il prezzo delle azioni di Nintendo ha raggiunto, nelle ultime settimane, più di 30.000 yen (258 euro circa), ed è stato calcolato un +120% dal lancio dell’app realizzata in collaborazione con Niantic: questo è il traguardo più alto fin’ora ottenuto dall’azienda di Kyoto dal mese di aprile 2010.
Inoltre, da quando Pokémon GO ha messo piede negli store dei dispositivi compatibili, il valore di mercato di Nintendo è salito fino ben a 4.5 trilioni di yen (circa 38 miliardi di euro), un enorme balzo in avanti che ha permesso alla grande N di superare, nuovamente, persino la sua storica rivale connazionale Sony. Questa è la prima volta da luglio del 2014 che Nintendo ha scavalcato Sony nel suo valore complessivo.
Ad ogni modo, Nintendo non è da sola a beneficiare del successo di Pokémon GO: la compagnia di Kyoto, infatti, possiede il 32% di The Pokémon Company, e ciò comprende sia il marchio stesso delle creature tascabili, sia la stessa Game Freak. Tuttavia, di queste tre società, Nintendo è l’unica il cui titolo venga quotato in borsa – le altre due, infatti, sono di proprietà privata, e quindi non possono essere un obiettivo per gli investitori. Ciò significa che tutto sommato, la grande N ha quasi l’esclusiva nel raccogliere i vantaggi della popolarità di cui sta godendo il gioco fino a questo momento, almeno per quanto riguarda ciò che avviene nel mercato azionario.
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