Niantic ha deciso di rendere non più compatibili con Pokémon GO i dispositivi Android e iOS modificati.
Sul finire della scorsa settimana, Niantic ha rilasciato un nuovo aggiornamento per Pokémon GO in cui, tra le varie novità introdotte, è stata applicata una modifica volta ad incrementare ulteriormente la sicurezza dei giocatori e rendere il titolo meno influenzato da software di terze parti che ne rovinano l’esperienza di gioco.
Con l’aggiornamento 0.37.0 per Android e 1.7.0 per iOS, Niantic ha infatti reso inutilizzabile Pokémon GO sui dispositivi che dispongono dei permessi di root o sui quali è stata effettuata l’operazione di jailbreak.
Avviando Pokémon GO sul proprio dispositivo modificato, l’unica schermata che ci verrà mostrata sarà la seguente:
La scelta di Niantic può aiutare nel ridurre drasticamente l’utilizzo di applicativi che permettono di ottenere vantaggi nei confronti degli altri giocatori in modo illecito. D’altro canto esclude dal gioco tanti utenti che magari hanno deciso di modificare il proprio dispositivo per motivazioni che esulano totalmente da Pokémon GO, come ad esempio il voler eliminare applicazioni di sistema superflue presenti sul proprio smartphone.
Siete favorevoli o contrari alla scelta di Niantic di escludere a priori dal gioco coloro che dispongono di un dispositivo modificato?
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💬 Ultimi commenti su questa notizia
L-ucien
Basta usare applicazioni per aggirarlo ahah
E con me ha funzionato con Pokémon Jukebox, quindi..
Davvero pensano di bloccare i dispositivi rootati così facilmente? :^)
Windmark
Adaway non lo tolgo nemmeno morto. Questo segna il mio addio a Pokemon GO
Lief
avete a mio parere sbagliato titolo all'articolo... a meno che un'app non sfrutti il root (mentre per quanto riguarda il jailbreak si parla solo di tweak all'interno del cydia store), nessuno sviluppatore sano di mente supporterebbe ufficialmente dispositivi modificati dall'utente. questo perché il supporto per tali dispositivi implicherebbe la risoluzione di problematiche che i dispositivi ufficiali non hanno.
discorso diverso è bloccare intenzionalmente l'avvio di app su dispositivi non ufficialmente supportati, in questi casi il publisher sta semplicemente andando contro i suoi utenti... in particolare su android dove avere i diritti di root è un'operazione legittima e ufficialmente supportata da alcuni venditori e alcuni utenti potrebbero vedersi esclusi senza aver neanche toccato il software del proprio smartphone.
I controlli lato server hanno l'obbligo di crearli loro.