di
Luca Fassoni
La celeberrima applicazione di Niantic Pokémon GO continua a far parlare di sé: con l’introduzione recente del Pokémon compagno, oltre ai molti commenti positivi da parte degli utenti sono sorti quasi subito nuovi “problemi”: per poter evolvere il proprio Pokémon compagno senza doverne catturarne altri della stessa specie, infatti, è necessario camminare per moltissimi chilometri!
Ad esempio, per poter evolvere il vostro adorato Charmander in un bellissimo Charmeleon dovrete camminare per 75 chilometri, in pratica l’intero diametro dell’area metropolitana di Los Angeles!
Nel caso in cui vogliate evolvere a sua volta il Pokémon Fiamma in Charizard sarà necessario camminarci assieme per la bellezza di 300 chilometri, ovvero la distanza che separa Milano da San Marino.
Il processo necessario a portare un Charmander allo stadio evolutivo finale, infatti, è molto lungo: occorre camminarci assieme per la bellezza di 375 chilometri, in pratica la lunghezza del piede dello stivale d’Italia, da Brindisi a Reggio Calabria.
Per ottenere l’ambitissimo Charizard come Pokémon compagno, nel caso in cui abbiate ancora un Charmander, dovete quindi prepararvi per davvero ad un lungo viaggio in giro per il mondo!
Il primo Pokémon di sempre a camminare fianco a fianco al proprio allenatore nella serie animata, il mitico Pikachu, invece sarà più semplice da evolvere in Raichu, sempre che ne abbia voglia.
L’evoluzione del Pokémon Topo, infatti, avverrà dopo averci camminarci assieme per appena 50 chilometri, ovvero la distanza tra Milano e Varese, ed anche il diametro (andata e ritorno) del famoso quartiere di Manhattan, a New York.
Nel caso in cui il vostro Pokémon compagno sia un semplice Magikarp, e lo vogliate far evolvere nel bellissimo e temibilissimo Gyarados, invece, preparatevi ad una vera e propria traversata.
Il vostro adorato Pokémon Pesce, per potersi evolvere, dovrà “camminare” (…o splashare) affianco a voi per addirittura 400 chilometri, ben 8 volte la distanza necessaria a far evolvere Pikachu, in pratica la distanza che separa Firenze da Napoli.
Anche per altri mostriciattoli tascabili è richiesta un’enorme pazienza e soprattutto un’alta attività fisica ai loro allenatori: per far evolvere Kabuto in Kabutops sono necessari 250 chilometri, in pratica il viaggio da Milano a Venezia, mentre per far evolvere Pidgey in Pidgeot, cioè al suo stadio evolutivo finale, sono sufficienti 62 chilometri.
Per portare Dratini al suo stadio evolutivo finale, il fortissimo Dragonite, sarà necessario invece camminare per la bellezza di 625 chilometri, la distanza che separa Barcellona dalla capitale della Spagna Madrid.
Ricordiamo, comunque, che camminare è solamente uno dei metodi utilizzati per evolvere i propri Pokémon, oltre ovviamente alla classica tecnica di catturare altri mostriciattoli tascabili della stessa specie, che regala in automatico 3 Caramelle per ogni nuovo Pokémon catturato e alle Caramelle ottenibili schiudendo un Pokémon.
E voi, cosa ne pensate di questi lunghi viaggi che vi si prospettano, nel caso in cui vogliate far evolvere il vostro Pokémon compagno? La distanza da percorrere a piedi per l’evoluzione vi sembra eccessiva, giusta, oppure fortemente sbilanciata in favore di alcuni Pokémon rispetto ad altri?
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