Il Lago Shinobazu, situato nel parco di Ueno, a Tokyo, nello scorso mese ha visto un aumento vertiginoso del numero di visitatori e non tutti erano lì per ammirare le splendide varietà di piante e fiori presenti. Si era infatti sparsa la voce che quello fosse anche uno ottimo posto per andare alla ricerca di creature tascabili, in particolar modo Dratini, da collezionare per Pokémon GO, l’applicazione di Niantic realizzata in collaborazione con The Pokémon Company International.
Molti giocatori andavano giorno e notte nel parco alla ricerca di qualche Pokémon da catturare. In particolare si recavano nei pressi del Tempio Kaieji, ritenuto un ottimo posto per trovare qualche mostriciattolo tascabile.
Tuttavia, ci sono state diverse lamentele poiché molti lasciavano dietro di sé ogni sorta di spazzatura senza rispettare né il posto né gli altri visitatori. Inoltre, per far fronte ai problemi legati alla breve durata della batteria dei cellulari, per via del forte consumo di energia richiesto dall’applicazione, molti sfruttavano le prese elettriche non protette del tempio.
A partire dal 18 settembre sono così stati affissi diversi cartelli con su scritto un avviso rivolto a tutti i giocatori di Pokémon GO secondo cui, a causa del prolungato comportamento inadeguato tenuto da parte di questi nel rispetto del luogo e degli altri visitatori, da ora in poi sarà severamente vietato l’utilizzo di qualsiasi applicazione, compresa ovviamente anche quella di Niantic.
Ad ogni modo questi divieti riguardano, almeno per il momento, solo la zona del tempio e non l’intero parco. Gli Allenatori potranno quindi recarsi ancora presso il lago Shinobazu per cercare Dratini, ma anche Magikarp, di cui pare essere pieno. Per non veder sfumata anche questa possibilità occorrerà che i giocatori assumano un comportamento più appropriato e rispettoso.
Pensate che il provvedimento che è stato preso sia troppo duro o meritato?
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