Il Presidente di The Pokémon Company svela i 4 motivi del successo di Pokémon GO!

In una recente intervista riportata riassuntivamente dal sito Nikkei Asian Review, le parole di Tsunekazu Ishihara, Presidente di The Pokémon Company, hanno svelato i quattro motivi per i quali Pokémon GO è riuscito ad ottenere così tanto successo a livello internazionale.

Secondo quanto leggiamo dall’articolo di Nikkei Asian Review – noto punto di riferimento online per gli amanti o i semplici interessati dell’attualità asiatica, che raccoglie e pubblica in lingua inglese tantissime notizie riguardanti il mondo orientale -, il Presidente di The Pokémon Company, Tsunekazu Ishihara, ha descritto quali sono, secondo lui, i quattro fattori che stanno dietro e che hanno sensibilmente influito sul fenomeno “Pokémonomics“, ovvero sul successo di portata colossale e mondiale della app più virale di sempre, Pokémon GO.

In primo luogo, Pokémon GO è un’app mobile gaming che è riuscita a coinvolgere incredibilmente tante generazioni di videogiocatori tutte insieme. Come alcuni di voi ricorderanno, il boom iniziale del brand Pokémon si è sviluppato intorno il 1998, eclissandosi successivamente intorno gli anni 2000. Pokémon GO, tuttavia, è diventato popolare tra gli “anziani” 30-40-50enni che acquistarono il software di gioco originale per i loro figli in quei “lontani” anni, ed è riuscito a far presa anche e soprattutto su chi, a quei giochi, ha dedicato da piccolo diverse ore della propria vita.  In pratica, è riuscito a coinvolgere sia i genitori, sia gli utenti che hanno giocato ai primi titoli Pokémon quando erano giovani, poco più che dei ragazzini. Senza contare, ovviamente, tutti quelli che pur non avendo mai avuto modo di provare i titoli della serie prima d’ora, hanno comunque scaricato e usato la app per moda o per raccomandazione di un qualche amico. Questo, dunque, è senza ombra di dubbio uno dei fattori fondamentali del successo del titolo mobile sviluppato insieme a Niantic: il coinvolgimento di più generazioni di videogiocatori contemporaneamente.

Secondo punto fondamentale, è l’incredibile influenza che tutti i social network, come Facebook e Twitter, hanno avuto e continuano ad avere sull’utenza di (quasi) tutto il mondo. In effetti, grazie ai portali social, si è potuto puntare sull’estrema ed immediata condivisione della app e di tutte le informazioni pubblicitarie e non inerenti ad essa; un fattore che seppur possa apparire scontato in una realtà che è abituata a vedere condivisioni di ogni genere ogni giorno, ha giocato tuttavia un ruolo fondamentale nel rendere Pokémon GO un successo globale.

“Ci sono voluti ben due anni per far si che il marchio Pokémon potesse espandersi in tutto il mondo, 18 anni fa, mentre la diffusione di Pokémon GO è avvenuta in appena una settimana“, ha detto Ishihara. Egli chiama questo autentico fenomeno virale “Pokedemic“, paragonandolo non a caso ad una vera e propria pandemia di massa. E se Pokémon GO viene considerata come un’epidemia, allora i social network ne sono i diretti untori internazionali.

Il terzo elemento vede protagonista la diffusione, nel mercato informatico e tecnologico, di nuove e giovani start-up. In effetti, il loro aumento in prospettiva internazionale non può e non deve essere ignorato: a partire da piccoli centri o nuceli amatoriali e con poca esperienza alle spalle, tante nuovissime ma interessanti start-up stanno prendendo piede nel mondo del business, ed alcune di queste sono riuscite ad ottenere un valore di circa 1 miliardo di dollari o anche più nel corso della loro carriera.

Niantic, azienda co-sviluppatrice del gioco, che è stata scorporata non molto tempo fa da Google, è proprio una di queste meritevoli realtà, che è diventata un’importante società di peso mondiale conosciuta soprattutto per il noto titolo mobile Ingress.  Ishihara, dunque, rende omaggio alla società americana che ha permesso di rendere Pokémon GO quello che è attualmente: preme, inoltre, sul sottolineare la competenza, l’abilità tecnica e la grande inventiva che contraddistiguono Niantic, sempre pronta a far fronte alle grandi quantità di dati che i server quotidianamente devono sopportare, e che di conseguenza vengono spinti sempre al massimo delle loro capacità.

Infine, il quarto ed ultimo punto esposto da Ishihara comprende i progressi che si stanno ottenendo, continuamente nel corso degli anni, nel campo della tecnologia dell’informazione. In particolar modo, la diffusione degli smartphone ha permesso la diffusione e lo sviluppo migliorato di servizi basati sulla localizzazione, un fattore che non solo è alla base stessa del funzionamento di Pokémon GO, ma che è soprattutto uno degli elementi fondamentali che hanno permesso al gioco di diventare così tanto famoso e di essere così tanto sfruttato. Secondo il Presidente, il futuro di questa funzionalità è roseo e prospero, dal momento che è un settore in continuo sviluppo di ricerca e che molte altre app e aziende stanno pensando di poter includere nei loro prodotti da lanciare nel mercato tecnologico e videoludico.

A conclusione di questa breve chiacchierata che svela un po’ quali sono i segreti “tecnici” che hanno portato al successo Pokémon GO, il Presidente ammette ironicamente che nonostante tutto, alla base di un fenomeno di tale portata, c’è sempre e comunque una buona e solida idea, pronta per essere realizzata. E sebbene, confessa scherzosamente, l’idea miracolosa di questa app mobile sia stata anche un po’ frutto del caso, di una buona dose di fortuna – che non guasta mai – e di una geniale ispirazione, anche per un creatore Pokémon di vecchia data e lunga durata come lui, sta diventando sempre più difficile trovare la formula magica per la produzione di prodotti mirati al successo. Ovviamente, noi appassionati del marchio ci auguriamo che la sua fantasia e la sua inventiva non svaniscano mai.