Riflessione sul gioco competitivo: il declino di Talonflame, l’uccello di fuoco dalle Baldeali!

L’articolo di oggi, ispirato ancora una volta da Kotaku, vuole essere una riflessione sull’aspetto competitivo del gioco, in particolar modo rendendo soggetto dell’analisi uno tra i Pokémon più odiati e fastidiosi che i giocatori potevano – eh sì, l’uso del passato non è affatto casuale – incontrare durante una lotta. No, non stiamo parlando di Mega-Kangaskhan, bensì di Talonflame, l’uccello fuoco/volante che ha preso il controllo della scena competitiva con l’introduzione della sesta generazione, e quindi subito dopo l’avvento di Pokémon X e Y.

Per gli ultimi tre anni, i giocatori appassionati e anche solo relativamente esperti di competitivo, hanno sempre fatto saggiamente in modo di prepararsi al meglio per ogni evenienza, per ogni possibile ed eventuale apparizione, cioè, di Talonflame come membro della squadra nemica. Tuttavia, con il rilascio degli ultimi innovativi titoli Pokémon Sole e Luna, le cose sono alquanto cambiate, specialmente per quanto riguarda l’uso e le strategie di gioco che vedono coinvolto lo stesso uccello di fuoco.

In un primo momento, molti giocatori avevano probabilmente sottovalutato la potenza strategica (e non solo) di Talonflame. Solo quando la dimistichezza con le nuove meccaniche introdotte con X e Y si è fatta più solida, ci si è resi conto che grazie alla sua abilità Aliraffica, l’epico uccello di fuoco era praticamente diventato un mostro, specialmente perchè oltre all’abilità estremamente vantaggiosa per le mosse volante, il Pokémon poteva vantare di un set composto da uno degli attacchi più forti, ovvero Baldeali.

Ebbene, questa è stata la formula magica che ha reso Talonflame uno dei più interessanti e pericolosi protagonisti del competitivo della penutilma generazione: Aliraffica, abilità peculiare che aumenta la priorità delle mosse di tipo volante di uno, più la mossa Baldeali, di tipo volante, per l’appunto, e di forza 120. Se poi ci si aggiunge come ingrediente secondario (praticamente essenziale per una buona tattica devota al 1HKO, se ben sfruttata) uno strumento quale Assorbisfera o Bendascelta, che consente quindi di aumentare la percentuale delle mosse o dell’attacco, Talonflame diventa praticamente un’arma micidiale.

Interessante da considerare, comunque, è anche la discreta versatilità del Pokémon fuoco/volante. Sempre in ambito della sesta generazione, infatti, Talonflame garantiva anche un buon supporto, grazie a Ventoincoda, mossa che permette di raddoppiare la velocità di tutta la squadra per 4 turni, facendo sì che la squadra nemica si ritrovasse in balìa delle mosse devastanti dell’uccello di fuoco e del suo compagno in campo.

Ad ogni modo, questa sua improvvisa e grandiosa ascesa nell’olimpo dei mostri sweeper non è rimasta incontaminata a lungo: già nel 2015 si è avviato un processo di lento declino, sebbene costellato di alti e bassi. La sua popolarità, infatti, era stata già minata dall’abilità Prepotenza e dalla mossa Frana, che soprattutto se combinate erano in grado di creare un ambiente decisamente sfavorevole per il coraggioso uccello di fuoco. Agli inizi del 2016, comunque, era ancora possibile trovarlo tra i membri più usati per i team del VGC: tra i fantomatici “big 6”, infatti, eccolo che appariva fiero insieme a Archeo Groudon, Xerneas, Mega-Kangaskhan, Mega-Salamence e Smeargle. In effetti, la sua abilità Aliraffica risultava fondamentale per la maggior parte dei giocatori che ovviamente intendevano attaccare per primi, e la sua potente mossa Baldeali aveva di conseguenza priorità specialmente sul temuto Xerneas, contro il quale Talonflame dimostrava una buona resistenza.

Con il tempo, dunque, Talonflame si è costruito (giustamente) una nomina e una reputazione senza pari, sia nel bene che nel male. E quando appariva in campo, la situazione che ci si poteva aspettare era più o meno sempre la stessa: chi lo usava e spammava Baldeali “a manetta”, e chi invece dall’altra parte dello schermo si infuriava e ed inveiva per quanto stesse inarrestabilmente accadendo.

Purtroppo, però, il coraggioso uccello deve aver volato troppo vicino al Sole (e la Luna), in tutti i sensi. Attualmente, con la nuova generazione Pokémon in corso, Aliraffica dà priorità alle mosse di tipo volante solo se il Pokémon che la usa ha pieni PS, il che significa che anche un singolo punto di danno rende impossibile sfruttarla a proprio vantaggio. Ovviamente, tale danno può avvenire tramite una mossa da parte dell’avversario, tramite le condizioni meteo in campo, o anche tramite il contraccolpo di un attacco sferrato dallo stesso Talonflame.

Dopo aver perso così tanto della sua utilità, con il consueto inizio stagione la sua popolarità sembra essere ormai quasi del tutto evaporata. A peggiorare le cose, inoltre, ci sono anche i nuovissimi Pokémon di Alola, quali Tapu Lele, Tsareena e Bruxish, che sono in grado di proteggersi automaticamente dagli attacchi che hanno priorità.

Talonflame era per lo più assente all’interno degli ultimi tornei, ed è chiaro che il sole stia ormai tramontando sui passati giorni di gloria di questo tenace uccello coraggioso. Talonflame ha avuto decisamente una buona corsa, ma ora, purtroppo per lui e per fortuna per i giocatori che lo detestavano, questa è giunta al termine.

Al momento, dunque, mentre non è possibile trovare dei Pokémon da usare esattamente nello stesso modo per cui Talonflame veniva mandato in campo una volta, ci sono diversi nuovi mostriciattoli che minacciano di usurpare la sua svanita popolarità. Ironicamente parlando, chi è appassionato di Pokémon uccello, e volesse trovare un “degno” sostituto per il vecchio falco di fuoco, potrebbe far ricadere la propria scelta su Pelipper: sebbene non ci siano paragoni a livello di “epicità” estetica (il che è palese), il pellicano potrebbe comunque essere un ottimo partito, considerando che con l’abilità Piovischio è in grado di mettere in campo la pioggia, che dura per ben 5 turni durante la lotta e fa si che le mosse di tipo Acqua aumentino del 50%.

E detta così, allora, parrebbe quasi giusto che Talonflame, di tipo Fuoco, possa venire in qualche modo sbaragliato da un Pokémon di tipo Acqua: diventa un po’ come una sorta di legge della natura, un contorto e letale Poké-darwinismo nel quale vince sempre il più forte. Ma secondo voi, chi è davvero il più forte?