Redazione
Il presidente di Nintendo Satoru Iwata durante la scorsa conferenza con gli investitori sui recenti risultati finanziari ha dichiarato che l’azienda non sarebbe capace oggigiorno di garantire il successo già raggiunto nel mercato mobile imitando nei giochi e nelle meccaniche altre società già vincenti nel settore.
L’intento è infatti quello di ricevere una ridotta somma di denaro da un ampio numero di consumatori, anziché il contrario.
“Credo che molti di voi qui presenti sappiano che, pur essendo semplice per alcuni creare un rapido profitto nel ciclo iniziale di un’applicazione per smartphone, la situazione è andata evolvendosi ed ora, con l’intensa competizione ed il mercato pressoché saturo, assicurarsi introiti su tali dispositivi non è più altrettanto immediato e semplice“, ha spiegato Iwata. “Non credo potremmo realizzare i nostri intenti semplicemente ripercorrendo le azioni fatte da altre società del settore, persino perseguendo qualche formula attualmente di successo”.
L’azienda non intende combinare le strategie di monetizzazione dei giochi mobile attuali con le proprietà intellettuali storiche di cui è in possesso ma, invece, desidera produrre risultati a lungo termine anziché concentrarsi sul breve periodo. Iwata ha chiarito inoltre che Nintendo non utilizzerà metodi di remunerazione tipicamente funzionali in Giappone, perché mira al mercato globale e non solo quello nipponico.
“Da quel che è facile comprendere, nel mercato giapponese bisogna concentrarsi su un numero limitato di generosi clienti disposti a spendere molto, per analizzare cosa li incoraggia a spendere attraverso i relativi giochi. Tuttavia, se utilizzassimo tale metodo anche per i nostri prodotti, non riusciremmo ad intrattenere centinaia di milioni di consumatori in tutto il mondo, né potremmo garantire il raggiungimento di obiettivi duraturi nel tempo“.
Benché Nintendo non abbia ancora deciso con esattezza il modus operandi, è comunque a lavoro sulla definizione delle migliori strategie che consentano ai propri giochi di raggiungere un’ampia utenza, sulla falsariga degli storici titoli famosi che ancora oggi continuano a vendere. “Nintendo è un marchio che tiene al concetto di famiglia, e non vogliamo cambiare la possibilità per i genitori di donare ai propri figli i nostri giochi in tutta serenità. Per tal motivo vogliamo prestare la massima attenzione a come garantiremo i nostri ricavi“.
“La base della nostra strategia verterà su come potremo ottenere poco denaro da più consumatori possibile. Ma dal momento che le persone in generale riconoscono che il metodo opposto sia forse più remunerativo, stiamo investigando su come adattare la nostra strategia affinché possa superare gli ostacoli esistenti”, ha affermato Iwata. “Stiamo già discutendo internamente, ho messo al corrente della situazione gli sviluppatori ed hanno già molte discussioni all’attivo su questo cruciale argomento. Abbiamo già qualche idea specifica, che annunceremo in corso d’opera“.
Grazie alla nuova collaborazione tra Nintendo e DeNA (grande azienda giapponese creatrice di giochi mobile e social), la casa di Kyoto aveva annunciato circa due mesi fa che avrebbe cominciato a sviluppare giochi mobile. Secondo i piani finanziari annunciati, il primo gioco mobile dovrebbe essere rilasciato entro la fine del 2015 con l’intento di arrivare alla pubblicazione di cinque giochi entro il primo trimestre del 2017.
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